Il voto musulmano in piena espansione a Bruxelles


Articolo della Fraternità San Pio X








Il 20 febbraio 2024, sul sito del Figaro, il senatore onorario belga Alain Destexhe scrive:
«Con un imam pakistano che ha salmodiato alcuni versetti di una sura dall’alto della tribuna del Parlamento di Bruxelles, è stata compiuta una tappa simbolica».

Questo imam è intervenuto in occasione di una conferenza che «aveva lo scopo di sottolineare i successi e l’integrazione economica e sociale (sic) della numerosa comunità pakistana di Bruxelles, ma la maggior parte degli oratori si sono espressi in inglese o in urdu! [la lingua colta del Pakistan]»

Da notare che «il deputato che ha coperto l’evento è il socialista Hasan Koyuncu, di origine turca. Egli è il primo vicepresidente, non del Parlamento di Bruxelles, ma del Parlamento francofono di Bruxelles (benvenuti nella fabbrica di gas delle istituzioni belghe), e alle elezioni comunali nell’ottobre prossimo guiderà la lista del Partito socialista (PS) a Schaerbeek, uno dei due comuni con la più grande comunità turca di Bruxelles»

Alain Destexhe precisa che «il 73% dei Turchi del Belgio, la maggior parte dei quali ha la doppia nazionalità, ha votato per Erdogan alle ultime elezioni presidenziali, più dei Turchi in Turchia la cui percentuale è stata del 52%». 

Ed ha aggiunto: «il PS è ormai asservito all’islam. Una gran parte dei suoi eletti al Parlamento di Bruxelles, che sono delle vere e proprie macchine elettorali, è di religione o di cultura musulmana. […] Bruxelles, la capitale d’Europa, è ormai una delle città più islamizzate del continente».

«Secondo lo Statbel, l’ufficio di statistica belga, il 61% della popolazione di Bruxelles non è di origine europea, mentre vi è solo il 23% che è composto di belgi di origine belga, un caso unico per una Capitale europea».

Il 22 febbraio, sul sito The European Conservative, il giornalista irlandese inviato a Bruxelles, Thomas O’Reilly, scrive nello stesso senso:

«Un partito marxista-leninista che dispone una forte base elettorale islamica, è in testa ai sondaggi nella città di Bruxelles in vista delle elezioni nazionali ed europee, scavalcando gli ex liberali e i verdi Valloni, e raccoglie gli elettori musulmani scontenti della guerra condotta da Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza».

«Il Partito dei Lavoratori del Belgio (PTB) ha guadagnato in popolarità nel corso dell’ultimo decennio, appoggiandosi sugli elettori turchi e arabi, grazie al suo dichiarato “antisionismo”. Oggi sembra essere il partito politico più popolare di Bruxelles, col 21% dei consensi dell’opinione pubblica, rosicchiando voti ad altre correnti socialiste».

Ed aggiunge: «Il Belgio non è il solo ad assistere alla rapida crescita della politica di fusione tra islamici e sinistre. Un nuovo partito lanciato dalla diaspora turca spera di entrare al Bundestag tedesco». 

«Intanto, in Gran Bretagna, George Galloway [che si fa chiamare “Gaza George”] è ormai il favorito nelle scommesse per vincere l’elezione parziali a Rochdale, con un forte sostegno di elettori musulmani di origine pakistana…».

- E in effetti, il 1 marzo, George Galloway ha vinto le elezioni a Rochdale.








 
marzo 2024
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