Dopo il Gran Maestro una seconda testa sta per cadere: quella del cardinale Burke

di Sandro Magister


Pubblicata su Settimo Cielo, il bloga di Sandro Magister







Decapitato dal papa del suo Gran Maestro, l'inglese Fra' Matthew Festing, il Sovrano Militare Ordine di Malta non solo ha ratificato, sabato 28 gennaio, le sue forzate dimissioni, ma ha riportato indietro la macchina del tempo al fatidico 6 dicembre 2016, reinsediando nel ruolo di Gran Cancelliere proprio colui che quel giorno era stato da lì rimosso e sospeso dall'Ordine, il tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager.

A rovesciare le sorti all'interno dell'Ordine, fino a spingerlo a questo gesto di totale sottomissione ai voleri di papa Francesco, sono stati tre atti in rapida successione compiuti dallo stesso pontefice: la convocazione il 24 gennaio del Gran Maestro e l'ordine a lui impartito di dimettersi; la lettera del giorno dopo del segretario di Stato cardinale Pietro Parolin con l'esplicitazione delle volontà del papa; e infine due lettere del 27 gennaio del papa in persona, con un'ulteriore specificazione del ruolo che avrà il "delegato pontificio" di cui è stato annunciato l'arrivo: "per il rinnovamento spirituale dell’Ordine".

Ed è quest'ultimo l'elemento di maggiore novità che si coglie nel comunicato diffuso nella sera di sabato dall'Ordine. Come Settimo Cielo aveva correttamente informato, papa Francesco ha effettivamente concesso all'Ordine la facoltà di procedere secondo le sue costituzioni per quanto riguarda la reggenza interinale – ora assunta dal Gran Commendatore dell'Ordine, Fra' Ludwig Hoffmann von Rumerstein – e la nomina del nuovo Gran Maestro. Il "delegato pontificio", quindi, non si sostituirà né si sovrapporrà al legittimo governo dell'Ordine, come molti avevano auspicato o temuto. Ma piuttosto gli si affiancherà con un compito di guida "spirituale". Un compito, cioè, molto simile a quello che già spetta statutariamente al cardinale patrono.

La decapitazione inflitta da papa Francesco all'Ordine di Malta è quindi doppia. Perché a cadere non è solo la testa del Gran Maestro Festing, ma anche, di fatto, quella del cardinale patrono Raymond Leo Burke. Cioè di coloro che avevano portato alla rimozione di Boeselager sicuri con ciò di mettere in pratica il mandato inizialmente affidato loro dal papa, in una lettera del 1 dicembre a Burke, di "promuovere gli interessi spirituali dell'Ordine e rimuovere ogni affiliazione con gruppi e pratiche contrarie alla legge morale".
Quella rimozione, invece, mise in moto uno scontro senza precedenti dentro l'Ordine di Malta e tra l'Ordine e la Santa Sede, la cui cronaca era leggibile nei bellicosi comunicati emessi man mano dall'Ordine fino a pochi giorni fa.
Oggi di quei comunicati non c'è più traccia. Sono stati tutti rimossi dal sito web ufficiale dell'Ordine.
Ma è difficile credere che per azzerare lo sconquasso basti l'atto di sottomissione al papa compiuto dalla nuova reggenza dell'Ordine sabato 28 gennaio.




gennaio 2017
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