BERGOGLIO E SATANA

Status quaestionis


di Romulus


Pubblicato sul quindicinale SI SI NO NO
anno L  n° 2 – 31 gennaio 2024

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Il Dicastero per la Dottrina della Fede, l’8 novembre 2023, ha decretato (senza definire e obbligare a credere, quindi non infallibilmente) che anche i transessuali possono chiedere e ricevere, pur se non pentiti, il Battesimo. Inoltre, essi possono anche fungere da padrini e testimoni di nozze in chiesa. Infine, pure gli omosessuali che convivono con un’altra persona dello stesso sesso, possono ricoprire lo stesso ruolo (ANSA, 9 novembre 2023).

Per la dottrina cattolica, invece, il Padrino è colui che diviene il padre spirituale del battezzato/cresimato, che, ancora in giovane età nella vita spirituale, ha bisogno di qualcuno che lo istruisca e lo guidi.
Perciò, il Padrino deve essere un buon cristiano e non può vivere pubblicamente in concubinato.

Perciò, “colui, che presenta come Padrino una persona inabile a quest’ufficio, come anche colui, che fa il Padrino in tali condizioni, pecca gravemente” (F. ROBERTI – P. PALAZZINI, Dizionario di Teologia morale, Roma, Studium, 1955, p. 954, voce Padrini). 

Per quanto riguarda i testimoni del Matrimonio, sono ritenuti non idonei coloro che sono di costumi talmente abietti da non meritar fede. Infatti, il testimone è colui che ha assistito a un evento e ha visto e sentito ciò che è avvenuto ed essendo chiamato in giudizio a riferire o testificare ciò che è successo, deve essere una persona degna di essere creduta per scienza e moralità (F. ROBERTI – P. PALAZZINI, Dizionario di Teologia morale, Roma, Studium, 1955, p. 1379, voce Testimone). 

L’idea di Bergoglio – proferendo una cascata continua e progressivamente accelerata di eresie e blasfemie (Amoris laetitia, Abu-Dhabi, Pachamama, legalizzazione dell’omosessualismo…) – sarebbe quella di costringere i buoni Pastori della Chiesa a lasciarla, provocandoli ad accusarlo di eresia e a deporlo, per dichiararli poi eretici e scismatici per aver negato implicitamente il primato del Papa, estromettendoli così dalla Chiesa.

Tuttavia, non bisogna cadere nel trabocchetto teso da Bergoglio. Certamente Francesco dice eresie e blasfemie, ma l’Episcopato non ha un potere di giurisdizione superiore al Papa e non può processarlo giuridicamente né deporlo. Quindi si deve resistere a queste eresie materiali, non accettarle, combatterle, confutarle, ma non si può eccedere attribuendosi una giurisdizione superiore a quella del Papa, che solo Dio ha. Infatti, così, si passerebbe dalla ragione al torto e si verrebbe condannati canonicamente da Bergoglio “il Pontefice condannato da Dio”.

Prendiamo dolorosamente atto che, in questo scontro epocale, colui che dovrebbe condurre la barca di Pietro ha scelto di schierarsi col Nemico, per affondarla. 

Perciò, ogni commento a quanto decretato da Bergoglio è superfluo. Tuttavia, non può non sfuggire la portata anti-cristica e demoniaca di questo Documento firmato dal cardinale Prefetto dell’ex Sant’Uffizio e controfirmato da papa Bergoglio.

Oramai ci si affretta, a rotta di collo, a favorire e affrettare l’avvento dell’Anticristo, sia in campo religioso sia in campo temporale.


Satana e satanismo

L’intero “mondo” (1) , non in quanto creatura fisica di Dio, ma nel senso morale e peggiorativo (coloro che vivono secondo lo spirito mondano o carnale opposto a quello angelico o divino) è sottoposto al diavolo, per il dilemma “o Dio o l’Io”, “o la verità o la menzogna”. Egli è perciò chiamato anche “il capo del mondo” (Io., XII, 31; XIV, 30), “il dio di questo mondo” (2 Cor., IV, 4). Il regno di satana contrasta quello di Dio (Mt., XII, 26).

IIl dramma della situazione odierna è che questo “contro regno” demoniaco è penetrato nella mente degli uomini di Chiesa sino al vertice della gerarchia.

Satana scaccia dal cuore dell’uomo il buon grano della parola di Dio per sostituirvi la zizzania o falso-grano dell’errore (Mc., IV, 15), si veda il caso eclatante dei padrini trans. Suo intento è di “accecare le menti di coloro che non credono ancora, di modo che non possano essere illuminati dal Vangelo della gloria di Cristo” (2 Cor., IV, 41); certamente questo Decreto non invita alla conversione, mentre incita alla perseveranza nella depravazione, cioè all’impenitenza finale, che è un peccato contro lo Spirito Santo.

Il mondo di satana combatte – nel tempo – contro il Regno di Dio ma Gesù alla fine vincerà e sconfiggerà definitivamente satana e conquisterà il mondo (Io., XVI, 33). «Sino alla fine del mondo vi sarà opposizione tra i “figli di Dio” e i “figli del diavolo” (Io., VIII, 44), i quali compiono le “opere del diavolo” (Act., XIII, 10), che si riassumono nell’ impostura o seduzione (Io., VIII, 44; 1 Tim., IV, 2; Apoc., XII, 9) con cui alla verità e alla giustizia viene sostituito l’errore e il peccato (Rom., I, 25; Iac., V, 19)» (2).
È evidente che Bergoglio non compie le opere di Dio ma quelle di satana, poiché sostituisce alla verità l’errore e alla santità il peccato.

Genericamente il satanismo è lo stato di ciò che è satanico, ossia sottoposto e addirittura consacrato a satana. Il satanismo è interamente pervaso e impregnato dello spirito di satana, l’avversario di Dio e dell’uomo. In maniera specifica il termine satanismo assume tre significati: 1°) l’impero di satana sul mondo; 2°) il culto reso a satana; 3°) l’imitazione della sua rivolta contro Dio.
Bisogna studiarli tutti e tre per capire bene il significato del concetto di satanismo e il suo rapporto con la modernità e post-modernità.


L’impero di satana sul mondo

Tale dominio è rivelato sia nel Vangelo sia in san Paolo. Esso si compie e s’estende mediante: a) il peccato dell’uomo, che è contrario alla Volontà di Dio; b) l’orgoglio umano o l’egoismo, che è opposto a Dio infinitamente Vero e Buono (3); c) la legge puramente esteriore o farisaica (Decreto bergogliano dell’8 novembre 2023), che è contraria alla vera Fede interiore vivificata dalla Carità.

Il dominio di satana sul mondo rappresenta quasi un “corpo mistico” come lo descrive san Gregorio Magno (Hom. 16 in Evang.; Moral., IV, 14): “Certamente il diavolo è capo di tutti gli iniqui; e tutti gli iniqui sono membra di questo capo”. Perciò, i Padri e i Dottori hanno parlato di “contro-chiesa”, rifacendosi alla Rivelazione (Apoc., II, 9) che parla di “sinagoga di satana” la quale avversa la Chiesa di Cristo. Il Regno di Cristo è in opposizione radicale con quello di satana; essi sono contrari come il sì e il no, il bene e il male, la verità e l’errore, l’essere e il nulla. Loro rispettivo scopo è l’annientamento dell’altro, mediante un continuo e reciproco combattimento, che terminerà solo con la fine del mondo e il Giudizio universale.

Il fatto inaudito e la novità sconcertante (sino a un certo punto, poiché il “fumo di satana è entrato nel Tempio di Dio” sin dal 1958) è che tale spirito demoniaco è arrivato al vertice dell’elemento umano della Chiesa.

Pio XII ha insegnato che il satanismo più profondo e capillare è l’apoteosi dell’uomo, con riduzione della religione a cosa libera, e che, dopo aver abbattuto il cristianesimo, applica le due false vie del collettivismo socialista e dell’individualismo liberale, le quali conducono l’umanità all’annientamento, prima morale e poi fisico (Radiomessaggio natalizio, 24 dicembre 1952, nn. 12-30).

Sessanta anni dopo tocchiamo con mano questa terribile profezia, che purtroppo è divenuta realtà. “Oggi, mediante la bontà puramente naturale, il principe di questo mondo cerca di incatenare gli uomini per conservarli più sicuramente sotto il suo dominio, cioè lontani dalla vera Chiesa di Cristo” (4).


Il culto di satana

Se si nega l’esistenza del diavolo, si nega anche il culto che gli viene prestato. Oggi la vittoria più pericolosa di satana è quella d’aver scosso la Fede cattolica sulla sua esistenza reale.

Non meno perniciosa è la superstizione opposta, ossia il culto prestato a satana quale “divinità” malvagia da conciliarsi e servire per i propri tornaconti personali (onori, ricchezze e piaceri). 

Gli gnostici antichi avevano identificato satana col serpente del paradiso terrestre (IRENEO, Adv. haer., I, 24; TERTULLIANO, Praescr., 47), che viene esaltato per aver rivendicato i “diritti dell’uomo” rivelando ad Adamo la conoscenza o gnosi del bene e del male, insegnandogli la rivolta ai comandamenti di Dio.

Per gli gnostici Cainiti (cfr. IRENEO, ivi, I, 31) i veri liberatori sono i grandi ribelli che si sono eretti contro Dio: Caino, Esaù, gli abitanti di Sodoma e soprattutto Giuda che ha liberato l’umanità da Gesù. Pertanto non ci si deve meravigliare per la riabilitazione recente della figura dell’Iscariota fatta dal cinema e pure da alcuni “neo-esegeti”.


Giuda, Bergoglio e satana

Nel Vangelo di san Giovanni (VI, 71-72) leggiamo: “Rispose Gesù: Non ho forse Io scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo. Egli parlava di Giuda Iscariota, figlio di Simone: questi, infatti, stava per tradirlo ed era uno dei Dodici”. 

Il Dottore Comune della Chiesa commenta: “Diavolo non per natura, bensì per l’imitazione della malizia diabolica” (SAN TOMMASO D’ AQUINO, Commento al Vangelo di San Giovanni, Roma, Città Nuova, 1990,  vol. I, p. 537). Infatti, Giuda per natura era un uomo e non un diavolo, ma, imitando la cattiveria del demonio, nell’odiare e tradire a morte Gesù, era simile al diavolo quanto al modo di agire.



Massoneria e satanismo

Monsignor Antonino Romeo ci spiega come «il culto di satana si concentra nelle messe nere […], che ricordano formule e riti massonici. […]. Covo segreto di satanismo è certamente la massoneria, la quale eredita fede e costumi dello gnosticismo cainita» (5).

La massoneria, ispirata dal giudaismo talmudico, è la contro-chiesa universale che da oltre duecento anni pianifica gli avvenimenti politici, economici e militari, dai quali dipendono le sorti dei popoli.

Si costata nella storia della modernità «una direttiva di marcia costante, che tende al ‘progresso’ incontrollabile, alla religione della natura, esclusa ogni religione o morale positiva. La lotta è condotta soprattutto contro il cattolicesimo, caduto il quale il cristianesimo non sarà più che un simbolo o un ricordo» (6).

I suppositi principali e preferiti di satana sono il giudaismo anticristiano (“voi che avete per padre il diavolo”, Io., VIII, 42), il quale a sua volta ha ispirato quasi tutte le sette e le eresie anticristiane (7).


La rivolta satanica

Consiste nell’affermazione eroica dell’Io, difeso nella sua assoluta integrità.
Monsignor Antonino Romeo scriveva: «Persino alcuni teologi cattolici [oramai anche il cardinal Prefetto del S. Uffizio e il Pontefice, nda], per adulare la volontà o libertà umana non più rispecchiante quella divina, osano accarezzare il rischio del peccato […], in una posa di rischio mortale, che ha molti contatti col titanismo odierno» (8).

Il marxismo, secondo cui “Dio è il male”, è una delle forme moderne del satanismo rivoluzionario, come pure il nichilismo filosofico post-moderno (Nietzsche/Freud), che vorrebbe distruggere la morale, l’intelletto umano e l’essere per partecipazione il quale rimanda all’Essere per essenza.


Conclusione

Tale Decreto, pertanto, è un’abominazione, che “non è legge, ma corruzione di legge poiché è contraria alla Legge naturale e dunque anche alla sana ragione” (S. Th., I-II, q. 95, a. 2).

Infatti, “Quando la legge umana comanda atti contrari alla retta ragione e alla Legge naturale e divina, occorre disobbedire agli uomini per obbedire a Dio. In questo caso, non obbedire è bello e giusto” (LEONE XIII, Enciclica Libertas, 20 giugno 1888).
Anche la divina Rivelazione ci insegna: “Bisogna obbedire prima a Dio che agli uomini” (Atti degli Apostoli, V, 29).

Questo Decreto è l’anti-Decalogo o meglio il Decalogo di satana. Infatti, Gesù ci ha insegnato: “Guai a chi dà scandalo ad uno di questi pargoli, sarebbe meglio per lui che gli sia legata una mola asinaria al collo e sia gettato nel profondo del mare” (Mc., IX, 42).

Tuttavia, dobbiamo restare tranquilli: la fine è vicina: quella del potere delle tenebre; infatti, la Madonna della Rivelazione disse a Bruno Cornacchiola nel 1947: verrà una tremenda prova per la Chiesa, che “sarà purificata dal catrame che si è infiltrato nei suoi ministri” e addirittura: “Spero che ciò che ho sognato non s’avveri mai, è troppo doloroso. Il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio”.

Purtroppo con quest’ultimo Decreto Bergoglio ha negato, una volta di più e ancor più radicalmente, la fede e la morale rivelata e ha cercato di mettersi al posto di Dio, dicendo tutto il contrario di quanto rivelatoci o comandatoci da Lui.


NOTE

1 - Io, I, 10; VI, 7; XV, 18; XVI, 20; XVII, 9-16; 1 Io., II, 16; V, 19; Mt., XVIII, 7; Gal., VI, 14.
2 - F. SPADAFORA (diretto da), Dizionario biblico, Roma, Studium, 3a ed., 1963, p. 165.
3 - “Il diavolo non perseverò nella verità perché la verità non era in lui” (Io., VIII, 44).
4 - A. STOLZ, Teologia della mistica, tr. it., Brescia, 1940, p. 66.
5 - Voce “Satanismo”, in Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, vol. X, 1953, col. 1958.
6 -  A. ROMEO, ibidem, col. 1959.
7 - Cfr. J. MEINVIELLE, De la cabala al progresismo, Buenos Aires, 1970, II ed., EVI, Segni (Roma), 2013; tr. it., Proceno – Viterbo, Effedieffe, 2019.
8 - A. ROMEO, ivi





 
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