Spagna:

crollo del numero delle vocazioni a partire dal Concilio



Articolo della Fraternità San Pio X







Seminario San filippo Neri a Baeza, Spagna, chiuso nel 1969



Il sito Religion Confidencial ha pubblicato una approfondita analisi sulla situazione dei seminari in Spagna. Il declino delle vocazioni al sacerdozio sembra ineluttabile.
Di fronte a questa situazione molto preoccupante, la Conferenza Episcopale spagnola ha deciso di non fornire tutti dati relativi agli ultimi cinque anni.


Mancanza di trasparenza

L’analisi di Religion Confidencial mette in luce la preoccupante crescita di mancanza di trasparenza, dopo la decisione della Commissione per il Clero e i Seminari di non pubblicare i dati annuali, suddivisi per diocesi, sui seminaristi in Spagna.

La pubblicazione dei dati annuali è stata interrotta dopo l’anno accademico 2018-2019, suscitando preoccupazione in diversi ambiti ecclesiali, che vi vedono un passo indietro in termini di trasparenza e una possibile dissimulazione delle crisi vocazionali in alcune diocesi.

Malgrado la sua reticenza a pubblicare dei dati dettagliati, la Conferenza Episcopale spagnola continua ad aggiornare sul suo sito web alcuni dati sulle diocesi, anche se con alcune incoerenze e senza i dettagli precedenti per diocesi.


Una forte tendenza al ribasso a partire dagli anni sessanta

Il numero dei seminaristi in Spagna ha conosciuto un calo considerevole a partire dagli anni sessanta. In quegli anni, la Spagna contava più di 7000 seminaristi; dieci anni più tardi il numero è sceso a 1500, con un calo dell’80%. Dopo una risalita a 2000 tra il 1985 e il 1990, la tendenza al ribasso è ripresa fino a scendere sotto i 1000 dell’anno scorso.

Se si considera la suddivisione dei seminaristi per diocesi, la situazione continua ad essere allarmante: nel 2023, 6 diocesi non avevano alcun seminarista; 8 diocesi ne avevano uno solo per l’anno accademico 2022-2023. Così che 14 diocesi su 69 contavano tra 0 e 1 seminarista per l’intero anno.

Nelle rimanenti diocesi vi erano più di 20 seminaristi, con il seminario di Madrid che da solo ne contava 119. Anche nella Capitale il calo del numero dei seminaristi si presenta catastrofico.

Evidentemente, al calo del numero dei seminaristi corrisponde il calo del numero delle ordinazioni. Negli ultimi due anni sono stati ordinati nella Penisola Iberica meno di 100 seminaristi diocesani, esclusi gli ordinati nelle società religiose. Nel 2022 sono stati ordinati 97 preti e nel 2023 il numero è sceso a 79.

Questa dinamica inquietante ha comportato la chiusura di un certo numero di seminari; numero difficile da precisare perché recentemente sono cambiate le dizioni: tra seminari e case di formazione. Comunque, l’inchiesta di Religion Confidencial ha indicato la chiusura ad oggi di 21 seminari.


Roma impone l’unificazione dei seminari

E’ tenendo presente questa realtà che bisogna comprendere il recente intervento romano per il quale i vescovi sono stati convocati in Vaticano. Papa Francesco ha imposto l’avvio dell’unificazione dei seminari, che peraltro non era necessario imporre visto che la realtà obbliga a rivedere l’elenco dei seminari e delle case di formazione.

In questo Paese dal passato gloriosamente cattolico, il progressismo ha fatto dei disastri profondi che lasciano ormai la Chiesa spagnola quasi esangue.
L’unica salvezza è il deciso ritorno alla Tradizione, come peraltro negli altri paesi colpiti dalla crisi post-conciliare.







 
aprile 2024
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