Tornato
a casa, Benedetto raccontò tutto alla moglie, che lo dissuade
dal raccontare la sua esperienza. Benedetto si convinse.
Il mattino dopo, Benedetto salì su un fico per raccogliere i
frutti, il ramo su cui era salito si spezzò e nella caduta
Benedetto riportò gravi ferite che lo ridussero in fin di vita.
La Madonna gli apparve di nuovo e lo guarì.
La Madonna appare a benedetto Pareto
Di fronte al miracolo della guarigione inspiegabile,
tutta la famiglia si unì al compito che la Madonna aveva
assegnato a Benedetto: costruire una cappella.
Benedetto si recò sul luogo dell’apparizione e costruì una cappella quadrangolare con un tetto di legno.
Per contrastare l’incredulità di diverse persone,
dopo alcuni anni la famiglia decise di mettere per iscritto
l’esperienza di Benedetto. Nel 1530 si recarono da un notaio insieme ad
altri testimoni e redassero un atto notarile, oggi conservato
nell’archivio storico della Curia di Genova.
La cappella costruita da Benedetto divenne meta di pellegrini che
salivano a quella che fu subito chiamata la “Madonna della Guardia”,
per pregare e raccomandarsi alla Madonna.
Gli otto chilometri in salita che portavano alla cappella erano percorsi su una strada sterrata.
L’afflusso di pellegrini portò alla costruzione di un primo
Santuario, tra il 1528 e il 1530, col concorso anche materiale di molti
fedeli. Il Santuario venne ampliato nel corso degli anni.
Nel XVIII secolo furono effettuati vari restauri all’interno: venne sostituito l’Altare, oggi conservato nella sagrestia.
Nel 1890, venne edificato il nuovo Santuario, che dovette essere
demolito e ricostruito a causa della instabilità del terreno.
Pellegrini al Santuario negli anni trenta
Si accede al Santuario da un ampio piazzale racchiuso su tre lati da porticati.
L’interno del Santuario è a croce latina a tre navate