Sono stato defraudato !
Ridatemi il mio !

Breve resoconto di un fedele che, mosso dalla curiosità, è andato ad assistere alla 
celebrazione della S. Messa tradizionale, 
venerdì 14 settembre 2007
giorno di entrata in vigore del 
Motu Proprio 
Summorum Pontificum cura




Ieri sera ho partecipato ad una Santa Messa Tridentina  solennemente cantata  nella chiesa di San Luigi Gonzaga di Capitanata [Foggia],  dopo quarant'anni dalla mia prima comunione in ginocchio, quando ero bambino, con la stessa S. Messa. 

Sembrava che tutto fosse diverso dall'altra Messa normale.
Una prepazione particolare dell'altare. I sacerdoti e i fedeli serventi erano tutti in veste talare. L'altare è stato accuratamente preparato in totale silenzio, quasi con devozione, collocandovi il Crocifisso e le sei candele

Il sacerdote è entrato in processione, rivestito dei paramenti liturgici, sembrava un re, mentre risuonavano le note del Christus vincit.

Sembrava strano sentire cantare tante volte la stessa strofa del vecchio Kyrie, eleison.
Come è sembrato strano che le letture fossero fatte in latino. Meno male che subito dopo sono state rilette in italiano.

Non ricordavo più, ero troppo piccolo, ma neanche adesso pensavo che la persona del sacerdote potesse apparire così distante, così appartata, quasi non si trattasse più di un uomo come me. Non solo perché era girato verso la Croce, ma perché si percepiva una tale solennità che sembrava annullata ogni individualità.

Davvero strano, quasi irreale: niente più parole, spiegazioni, interventi, delucidazioni.
Eppure tutto sembrava così chiaro !  Così evidente !

E poi… il silenzio !
Subito ho riconosciuto il canto del Sanctus, che ha riempito la chiesa. Ma sono davvero rimasto sorpreso quando, di colpo, è scomparso ogni suono, i fedeli si sono inginocchiati, anch'io, e la chiesa è stata avvolta, quasi con forza, da un incredibile silenzio.
Un senso di stupore, di riverenza, un raccoglimento, … incredibile ! Quasi una estraneazione !
Fu come se il mondo, anche solo per un attimo, fosse scomparso !

La preghiera del Padre Nostro diventato Pater Noster, che sembra il dialetto foggiano e che invece è l'espressione dell'incomprensibile latino.
La Comunione in ginocchio, in bocca, col piattino … perché non cada nulla del Corpo di Cristo.
Sembrava una vecchia pellicola, un ricordo lontano, … e invece era tutto lì, davanti a me.

Non era gioia, non era compiacimento.
Era stupore. Era anche indignazione.

Possibile che la Chiesa abbia relegato in soffitta tanta ricchezza ?!
Possibile che ci abbia nascosto per decenni un tesoro così prezioso ?!

Sì, perché, di colpo, è come se avessi preso coscienza di tanta bellezza, di tanto coinvolgimento.
Questa sì che è una Messa… un tesoro prezioso… che da solo vale mille catechesi, mille ritiri spirituali, mille piani pastorali.

Sento che da oggi dovrò ritornare ad assistere a questa S. Messa.
Ieri è stata come una folgorazione, una specie di assaggio inaspettato che annuncia dolcezze sempre più grandi.
Sento che non posso più fare a meno di questa S. Messa. Da oggi mi propongo di cambiare vita !
Dovessi fare diecine di chilometri per assistervi, lo farò, e lo farò contento e felice !

Da oggi, quando incontrerò un prete che mi parlerà della nuova Messa, lo guarderò in viso, a testa alta, e gli griderò che per anni 
sono stato defraudato ! Ridatemi il mio !
 

(su)


settembre 2007


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