Come
d'ordinario, ecco l'altare da assemblea condominiale, con tanto di
croce senza Crocefisso, sulla destra si nota un quadro enorme, a fianco
della statua di un Santo. Si tratta di uno dei sette, che nella
fantasia malata del pittore dovrebbe raffigurare la “Gola”.
In quest'altra
inquadratura, dall'altro lato dell'altare, ecco la supposta
raffigurazione della “Superbia”, anch'essa a fianco di un'immagine
sacra.
Non è nostra intenzione fare la pubblicità alle mostruose
produzioni di questo “artista”, ma riproduciamo qui sotto un altro del
quadri per dare l'idea di quanto siano orribili anche dal semplice
punto di vista estetico.
Questo stupendo
capolavoro (!?), che dovrebbe raffigurare l'“Ira”, fa bella mostra di
sé su un'altra parete della chiesa, dove si intravedono anche
dei piccoli quadri che, presumibilmente, fanno parte del complesso
della Via Crucis.
Gli altri quattro non li riproduciamo, non
solo per una questione di buon gusto, la cui violazione offende noi e
il luogo dove
sono stati colpevolmente esposti, ma anche perché sono
volutamente e palesemente osceni. Qualcuno dice che sono anche
pornografici, ed è vero, ma visto lo stile sarebbe necessario
aggiungere che si tratta di una pornografia da mente malata e dalla
fantasia macabra.
Insomma, una colossale porcheria.
In questi altri 4 quadri, l'elemento dominante, che si scorge con
facilità nonostante la confusione, il caos e la bruttezza dei
tratti pittorici, è costituito dalla nudità femminile e
maschile, presentata con l'accentuazione dell'aspetto della
volgarità e della sporcizia.
Interrogato il parroco, un certo Wolfgang Döll, risponde che
“Queste immagini dovrebbero indurre i fedeli a riflettere su loro
stessi”, ovviamente proprio in occasione della Quaresima, periodo di
penitenza e di esame di coscienza, così da capovolgere
totalmente quanto si recita nell'Atto di Dolore: fuggire le occasioni
prossime al peccato.
Il geniale pastore d'anime, però, ha agito in perfetto accordo
col Consiglio parrocchiale, i cui componenti menano vanto di tutte le
oscenità bellamente esposte nella casa del Signore. A chi,
indignato, ha fatto notare che in tal modo si fuorviano e si
scandalizzano i ragazzi, il portavoce del Consiglio parrocchiale,
Martin Förster, ha riferito il parere di psichiatri infantili che
hanno assicurato che le immagini “non hanno alcun affetto negativo
sullo sviluppo psicosessuale dei giovani”.
Non facciamo fatica a crederci, visto lo stato morale e mentale degli
adulti e vista l'atmosfera che si respira in questa parrocchia. …
Peggio di così?!
Il presidente del Consiglio parrocchiale poi, un tale Klaus Koschinsky,
sostiene che i ragazzi non vedono in queste immagini quello che invece
vi scorge l'immaginazione degli adulti.
Vale a dire che mentre gli adulti, con la loro immaginazione malata, in
una donna nuda con il pube messo in risalto vedono una gratuita
oscenità, i ragazzi, con la loro innocenza incorrotta, vi vedono
una donna vestita e velata.
Davvero i cattolici
moderni, guidati dai nuovi preti della nuova Chiesa, hanno perso il ben
dell'intelletto.
Quos perdere vult,
Deus dementat.
Ora, … si è venuti a conoscenza di questa porcheria, non tanto
perché si espongono quadri osceni nella casa del Signore,
pratica ormai diffusa nell'ecumene cattolico, quanto perché si
è verificata una sollevazione tra i fedeli.
Tra questi quadri sporchi
e osceni, ve n'era uno, che avrebbe dovuto illustrare la “Lussuria”,
composto da una gigantesca donnona nuda, in primo piano con le gambe
ampiamente divaricate, di fronte alla quale stanno a guardare due
piccoli orribili uomini col membro eretto.
Ebbene! Anche per dei
fedeli avvezzi alle porcherie… il troppo è troppo!
Molti si sono ribellati e
ne è nata una polemica feroce che, tra l'altro, ha fortemente
turbato l'illuminato autore di queste oscenità. Forse
meravigliato che le sue “opere d'arte” non venissero accolte con una
corale ovazione, soprattutto in una chiesa.
Siamo davvero alla demenza generalizzata!
Com'è finita la storia?
Semplice: com'è d'uso nella nuova Chiesa conciliare, dove va
bene tutto e il contrario di tutto, … perché noi cattolici
moderni siamo “buoni”, siamo “evoluti”, siamo “adulti”, abbiamo
ampliato il nostro agolo di visuale: includendo nelle cose di Dio anche
le cose del Demonio.
I quadri sono rimasti
nella chiesa per tutta la Quaresima e, siccome in questa “aula per le
assemblee” non si fanno solo mostre oscene, ma si amministrano i
Sacramenti e si celebra la Messa, la genialità del parroco e
l'avvedutezza dei fedeli più ligi e più praticanti, ha
saggiamente trovato un accordo con gli altri fedeli:
tutte le porcherie continueranno
indisturbate a fare da coreografia alla Messa… tranne la porcheria
più porca, la “Lussuria”,
che durante la Messa verrà velata!
O siamo pazzi noi o questa
nuova Chiesa conciliare ha davvero ceduto il passo alle pretese del
Demonio.
Chissà cosa ne pensano in Curia, a Bamberga, dove governa Mons.
Ludwig Schick, Presidente della Commissione “Weltkirche” della
Conferenza Episcopale Tedesca e assiduo frequentatore delle assisi
vaticane.
Chissà cosa ne pensano in Curia, a Roma, dove si cerca di
definire i contorni dell'“ermeneutica della riforma” in
continuità con la Tradizione della Chiesa.
Povera Chiesa! … per colpa
grave dei moderni uomini di Chiesa!
Sono questi i frutti del
Concilio, con buona pace di chi si arrampica sugli specchi per cercare
di dare ad intendere che il Concilio, nonostante tutto, fu “cosa buona”.
Disgraziatamente, il
Concilio e i suoi frutti non appartengono al passato, ma sono vivi e
vegeti nel presente, e nel prossimo futuro continueranno nella loro
opera di demolizione della Fede e della Chiesa.
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