Raffigurazione del Miracolo
Nel 1310, nel piccolo centro austriaco di Sankt Georgenberg-Fiecht,
nella valle dell’Inn, nel Tirolo, mentre un sacerdote celebrava
la Messa nell’Abbazia benedettina dedicata a San Giorgio Martire e a
San Giacomo Apostolo, dubitò che sotto la specie del vino
consacrato ci fosse realmente il Sangue di Cristo.
Allora, secondo quanto tramandatoci dalla tradizione, il vino si
trasformò in sangue, cominciando a ribollire e fuoriuscendo dal
calice, davanti all’assemblea. Per lo spavento il sacerdote non
riuscì a bere tutto il contenuto del calice, che fu conservato.
Abbazia benedettina di Sankt Georgenberg-Fiecht
La notizia si diffuse e iniziarono
ad affluire numerosi pellegrini.
Nel 1472 il vescovo Mons. Georg von Brixen inviò a Sankt
Georgenberg-Fiecht l’Abate di Wilten: Johannes Lösch, insieme ai
parroci Sigmund Thaur e Kaspar di Absam, col compito di svolgere
un’inchiesta. Gli incaricati raccolsero numerose testimonianze e il
miracolo fu dichiarato autentico.
La Reliquia fu conservata in un tabernacolo di marmo bianco proveniente
da Genova, e venne esposta all’adorazione dei fedeli.
L'interno della chiesa dell'Abbazia
Nel 1480, un cronista dell’epoca ebbe modo di affermare che
«il Sangue era ancora fresco, come se fosse uscito oggi da una
ferita».
Tra i devoti che si recarono a Sankt Georgenberg-Fiecht, ci furono
anche il vescovo di Bressanone e il vescovo di Trieste; i quali
concessero delle indulgenze ai pellegrini che si recavano a Sankt
Georgenberg-Fiecht per rendere omaggio al miracolo.
Vicino all’Altare dell’Abbazia di Sankt Georgenberg-Fiecht sono
conservate due tavole: in una si ricorda la concessione delle
indulgenze, nell’altra si attesta che la Reliquia aiutò i fedeli
a conservare la Fede cattolica durante l’eresia protestante.
Si ricorda che verso il 1593, mentre l’eresia di Lutero si diffondeva
dappertutto nel Tirolo, i monaci di Sankt Georgenberg furono incaricati
di predicare ovunque il credo cattolico.
L’Abate Michael Geisser predicava con grande successo davanti ad una
grande folla nella chiesa parrocchiale di Schwaz e non esitava a
raccontare il Santo Miracolo del Sangue come prova dell’esistenza della
Presenza Reale di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento
dell’altare. L’Abate predicava in modo così convincente che i
Protestanti si videro obbligati ad abbandonare il campo.
Questa vittoria sul credo eretico dei luterani venne considerata dai
fedeli come una grazia speciale che il Signore concedeva ai Suoi
fedeli, adoratori del prezioso Sangue.
Ostensorio in argento e oro con l'ampolla contenete il Sangue