Raffigurazione del Miracolo
Nella città polacca di Sokółka, nella Polonia
nord-orientale, quasi al confine con la Bielorussia, nella chiesa
dedicata a Sant’Antonio di Padova, durante la Messa domenicale del 12
ottobre 2008 un’Ostia consacrata cadde accidentalmente a terra: dopo
essere stata recuperata dal celebrante, Don Filip Zdrodowski, fu posta
nell’acquamanile (contenente l’acqua per il lavaggio delle dita dopo la
distribuzione della comunione), come è consuetudine in questi
casi.
Al termine della Messa, suor Julia Dubowska ripose il tutto in
cassaforte.
La Domenica 19 ottobre la suora riaprì la cassaforte e
notò che, al centro dell’Ostia quasi sciolta, si era formato
come un coagulo rosso, simile a sangue.
L’arcivescovo di Białystok, Mons. Edward Ozorowski, interpellato dal
parroco, lo invitò a prelevare l’Ostia residua, insieme al
coagulo, e a porla su un Corporale bianco che venne chiuso nel
Tabernacolo.
La chiesa di Sant'Antonio di Padova
Mons. Ozorowski decise di sottoporre il tutto a indagini scientifiche,
affidandole a due esperti dell’Università di Białystok, il prof.
Stanisław Sulkowski e la prof.ssa Maria Elżbieta Sobaniec-Łotowska,
entrambi anatomopatologi.
Il 7 gennaio 2009 fu aperto il tabernacolo e la prof.ssa
Sobaniec-Łotowska prelevò una piccola porzione del materiale,
che divise con il prof. Sulkowski.
Gli esami, effettuati separatamente dai due esperti sia con il
microscopio ottico sia con quello elettronico, fornirono i seguenti
risultati:
• La parte
modificata si presenta come tessuto miocardico.
• Sono presenti nelle fibre segni di sofferenza, come
segmentazione e frammentazione, tipiche di un organismo vivente in
prossimità della morte.
• Le fibre miocardiche e la struttura del pane azzimo
sono legati in modo scientificamente inspiegabile.
• Nonostante il lungo tempo trascorso, sono assenti,
sia nelle fibre miocardiche sia nel pane, segni di corruzione o di
degradazione, pure in assenza di conservanti.
Il Corporale
Dopo le indagini scientifiche, il 30 marzo 2009 la diocesi di Białystok
istituì una commissione ecclesiastica per investigare su quanto
accaduto. Le conclusioni furono le seguenti:
• Il materiale
esaminato è lo stesso di cui si era occupata suor Julia Dubowska
dal 12 ottobre 2008, e non vengono considerati possibili l’intervento o
la manomissione di terzi.
• Il 14 ottobre 2009, il Rettore dell’arcivescovado
di Białystok dichiara che “l’evento di Sokółka non si oppone, ma
anzi conferma, la fede della Chiesa”, e riconosce ai fedeli la
possibilità di venerare la Reliquia.
L'Ostensorio
Il 2 ottobre 2011 l’Ostensorio
contenente il corporale, i frammenti di ostia e il tessuto, venne
trasferito solennemente, alla presenza di 35.000 fedeli, nella cappella
della Madonna del Rosario che si trova nella chiesa parrocchiale, dove
venne esposto per la venerazione insieme a un Ostensorio con il
Santissimo Sacramento.
Cappella della Madonna del Rosario
Numerosi fedeli si recano ogni
giorno in pellegrinaggio nella chiesa, e sono segnalate molte
guarigioni fisiche e spirituali.
Pur essendo la Polonia una nazione a maggioranza cattolica, non sono
mancate polemiche per la vicenda di Sokółka. Le prime reazioni
negative sono venute dal Direttore dell’Università di Białystok,
prof. Lech Chyczewski, il quale criticò i due ricercatori
perché le loro indagini sarebbero state “illegali”, nonostante
fossero state richieste dalla Curia di Białystok.
Nell’ottobre 2009, in un’intervista sul giornale
Super Express, il prof. Paweł
Grzesiowski, dell’Istituto Nazionale di Igiene e Profilassi di
Varsavia, attribuì i fenomeni all’azione della
Serratia marcescens, un batterio
che produce un pigmento di colore rosso-arancio, chiamato
“prodigiosina”, che simula la comparsa di sangue su pane o altre
sostanze ricche di amido. Ma la spiegazione non è sostenibile in
questo caso, perché il materiale è stato esaminato al
microscopio, dove una popolazione batterica non può essere
confusa con un tessuto muscolare cardiaco. Inoltre le contaminazioni
batteriche scompaiono nel tempo, mentre le reliquie di Sokółka
sono da anni invariate, senza conservanti che, tra l’altro, sono nemici
dei batteri.
Altre critiche vennero dall’Associazione Razionalista Polacca, la cui
Presidentessa, dott.ssa Małgorzata Lesniak, scrisse il 1º ottobre
2009 una lettera pubblica di denuncia al Procuratore distrettuale di
Sokółka, affermando:
• Provenendo il
tessuto cardiaco in questione da un cadavere umano, si configura il
reato di profanazione di resti umani (Articolo 262§1 del codice
penale polacco).
• Finché non viene chiarita l’origine del
tessuto, non si può escludere l’ipotesi di omicidio.
• Se il materiale fosse stato trafugato durante
un’autopsia, non si può escludere il rischio epidemiologico, per
la possibile contaminazione di alimenti destinati al consumo dei
cittadini durante le funzioni religiose.
• Costituisce reato anche l’omissione di indagini da
parte delle autorità competenti.
Le accuse non hanno trovato séguito presso la Procura di
Sokółka.
Ogni anno, nella ricorrenza del Miracolo si svolge a Sokółka una
solenne processione con l'Ostensorio.