Alcalà

Spagna

 1597



Veduta di Alcalà


Alcalá de Henares è un comune spagnolo di circa 198.000 abitanti situato nella comunità autonoma di Madrid, da cui dista circa 40 chilometri.
E’ noto perché è stata la sede di una famosa Università fin dal 1499 e per aver dato i natali a Miguel de Cervantes.




La chiesa dei Gesuiti


Nel 1597, un brigante pentito andò a confessarsi nella chiesa dei Gesuiti di Alcalà.
Raccontò di aver fatto parte di una banda di predoni mori che, dispersi su quei monti, avevano saccheggiato numerose chiese e rubato ostensori e oggetti sacri in diversi paesi, compiendo numerosi sacrilegi.

Il pentito portava con sé alcune Ostie consacrate, che consegnò tra le lacrime al
confessore. Questi, emozionato, si recò subito dal suo superiore per informarlo.
Inizialmente si pensò di consumarle durante una Messa, ma poi, temendo che le Ostie fossero state avvelenate, come era recentemente accaduto ad alcuni sacerdoti a Murcia e a Segovia, si decise di conservarle in uno scrigno d’argento e di attendere la loro naturale decomposizione.




Lo scrigno d'argento


Undici anni dopo, le Ostie, che erano ventiquattro, furono trovate ancora intatte.
Il Padre Luis de la Palma, Provinciale dei Gesuiti, ordinò che le Sante Ostie venissero trasferite in una cantina sotterranea, e che assieme ad esse venissero collocate altre Ostie non consacrate. Alcuni mesi dopo, quelle non consacrate si erano decomposte a causa dell’umidità, mentre le altre, quelle consacrate, erano rimaste integre.




Allegoria del Miracolo


Passati altri sei anni, Padre de La Palma decise di rendere pubblico il Miracolo
delle Ostie conservate intatte.
Furono eseguiti dei nuovi esami dal cattedratico e medico di camera di Sua Maestà: Garcia Carrera: e fu richiesto l’intervento di illustri teologi.
Tutti considerarono l’integrità delle Ostie come un vero Miracolo.

Nel 1619, le autorità ecclesiastiche autorizzarono ufficialmente il culto del Miracolo.
Le Sante Ostie furono adorate pubblicamente anche dal Re Filippo III, che nel 1620 presidiò una solenne processione alla quale partecipò tutta la famiglia reale.

Dopo che Carlo III espulse i Gesuiti dalla Spagna, le Sante Ostie furono spostate nella Cattedrale.




La Cattedrale di Alcalà


Collocate nell’Altare Maggiore, rimasero esposte per oltre un secolo e mezzo, oggetto di adorazione e venerazione da parte di ogni categoria di persone: spagnoli e stranieri, nobili e gente comune. Nemmeno i disordini dovuti alle tristi vicende napoleoniche impedirono il culto; davanti alle Sante Ostie si inginocchiò anche Giuseppe Bonaparte nel 1810.

Nel 1936, quando i rivoluzionari comunisti incendiarono le chiese, i sacerdoti don Pedro García Izcaray, don Eduardo Ardiaca e don Pablo Herrero Zamorano, poco prima di essere uccisi, riuscirono a nascondere prudentemente le Sante Ostie; e in modo tale che ancora oggi non si è riusciti a scoprire dove.

Sono state condotte molte indagini sia nella Cattedrale sia nella cripta, ma senza alcun esito.
Nessuno sino ad oggi ha pubblicato la minima notizia riguardo alle ventiquattro Sante Ostie Sante di Alcalá.

«Dio faccia di nuovo un Miracolo!», esclamava l’erudito biografo della città, don Anselmo Raymundo Tornero, che ha scritto un’opera documentatissima con la quale ha trasmesso minuziosamente i dati storici.

Molti sperano che, presto o tardi, si possa ritrovare questo mirabile tesoro della fede.
Alcuni pensano che forse il Signore, per manifestarsi di nuovo, aspetta il ritorno della Spagna alla vera fede, quella che valse alla nazione il titolo di cattolicissima.

Tuttavia, benché scomparse alla vista, le Sante Ostie brillano ancora nel cuore e nella storia della nazione spagnola.