Augsburg - Germania

1194



Nell’anno 1194 in Germania, nella città di Augsburg, una donna partecipò alla Messa e fece la Comunione. Solo che, proprio mentre riceveva l’Ostia sulla lingua, venne presa da fortissimi scrupoli; non fu più sicura, cioè, di esserne degna in quel momento. Così, non inghiottì l’ostia ma la tenne in bocca fino a che non fu tornata a casa.
Qui giunta, mise l’Ostia in una scatoletta di cera e la chiuse in un cassetto.




Il convento di Santa Croce


Trascorsero cinque anni e l’11 Maggio del 1199 la donna, tormentata dai rimorsi, si confessò al superiore del convento di Heilig Kreuz, Padre Berthold, che si fece consegnare l’Ostia.

Il sacerdote aprì l’involucro di cera che avvolgeva la Particola e vide che questa si
era trasformata in carne sanguinante. L’Ostia si presentava «divisa in due parti unite l’una con l’altra tramite dei fili sottili di carne sanguinante».



L'Ostia miracolosa


Il vescovo Odescalco, subito informato, fece portare l’Ostia miracolosa in solenne processione fino al Duomo, dove la si conservò in un ostensorio di cristallo.
Era il 1199.
Il giorno di Pasqua di quell’anno tutti poterono vedere l’Ostia aumentare di dimensioni, fenomeno che continuò fino al 24 giugno, festa di San Giovanni Battista.

In seguito, il Vescovo Odescalco fece riportare l’Ostia presso il convento di Santa Croce e stabilì che, «a ricordo di un fatto così memorabile e straordinario», ogni anno fosse festeggiata una speciale ricorrenza in onore della Santa Reliquia.

Nel 1200, il conte di Rechber, donò ai Padri agostiniani uno scrigno di argento rettangolare, provvisto di un’apertura anteriore, nel quale venne riposta l’Ostia del Miracolo.




Reliquario


L’Ostia è rimasta di carne e nei secoli è stata protagonista di altri prodigi.

In un’occasione, sopra di essa apparve Gesù Bambino vestito di bianco, con il volto raggiante e la fronte cinta da una corona d’oro; in un’altra, apparve Cristo crocifisso; in un'altra sanguinò il Crocifisso della chiesa; in un’altra ancora, mentre il sacerdote impartiva la benedizione dopo la Messa, si vide Cristo benedicente in persona.

L’Ostia miracolosa di Augsburg è stata più volte sottoposta ad esami ed analisi che hanno confermato essere di carne e sangue umani.
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