AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


La grazia della maternità divina



(Natività - del Maestro di Moulins)


Pubblicata dalla FSSPX il 2 ottobre 2021


«L’umanità di Cristo, perché è unita a Dio; la beatitudine creata, perché è il godimento di Dio; e la Beata Vergine, perché è la Madre di Dio, hanno, per così dire, una dignità infinita, derivata dal bene infinito che è Dio. In questo senso nulla può essere reso migliore di loro, come nulla può essere migliore di Dio. (Summa Theologica, I, 25, 6, ad 4).

Con queste decise parole San Tommaso d’Aquino ci fa apprezzare la grandezza della grazia della maternità divina. In questo articolo della Summa Theologica, egli pone la domanda: potrebbe Dio fare le cose meglio di come le fa? E lui risponde: sì, perché il potere di Dio è infinito.

Il magistero dei Papi ci dà lo stesso insegnamento: «La dignità della Madre di Dio è così alta che non può esserci niente di più grande» (Leone XIII, Quamquam pluries).

E ancora: «L’augusta Madre di Dio, unita a Gesù Cristo da tutta l’eternità in maniera misteriosa da uno stesso e unico decreto della predestinazione» (Pio XII, Munificentissimus Deus).

Lo stesso Papa ci dice anche: « Non c’è dubbio che Maria Santissima supera in dignità tutte le realtà create, e che ha anche un primato su tutte le altre dopo suo Figlio» (Ad coeli reginam).

La ragione scopre i fondamenti di questa meravigliosa elevazione

La maternità divina è immediatamente ordinata (adattata) all’Incarnazione da cui procedono tutte le grazie, tutti i carismi, tutti i ministeri.

Incarnandosi, Dio non solo assume la natura umana, ma anche la maternità umana: la rende soprannaturale e divina con la grazia che infonde nei sentimenti di Maria per elevarli a sé e a colui che diventa suo Figlio.

L’effetto proprio di questa grazia in Maria è di permetterle di unire tutta la sua persona al «frutto del suo grembo», e quindi di essere madre e «associata» alla missione di suo Figlio.

Così la grazia propria della maternità divina è una relazione di Maria con la persona del Verbo, relazione che si iscrive nel suo stesso essere, accompagnata dalla conoscenza e dall’amore. È una sorta di ingresso di Maria nell’ordine delle Persone divine.

La Vergine Maria è indissolubilmente legata all’Incarnazione

Di tutti gli esseri creati, Maria è dunque la sola, dopo l’umanità di Cristo ma con essa, che raggiunge la persona divina come tale. La stessa grazia che eleva l’umanità di Cristo all’unione ipostatica eleva Maria alla maternità divina. Entrambi procedono dallo stesso dono.

Di tutte le realtà create, solo la natura umana di Cristo e la maternità di Maria sono intrinsecamente e immediatamente ordinate all’unione ipostatica e costituite da essa nella loro propria relazione con Dio.

Come dice Sant’Alselmo: «Era davvero opportuno che questa Vergine risplendesse con la massima purezza possibile al di sotto di quella di Dio stesso, questa Vergine alla quale Dio Padre ha voluto dare il suo unico Figlio, quello che Egli genera dal suo stesso cuore come uguale a Se stesso per amarLo come se stesso, e darLo a lei in modo tale che ci fosse un solo e unico Figlio in comune con la Vergine e Dio Padre; questa Vergine che il Figlio stesso aveva scelto per farne sostanzialmente Sua madre, questa vergine dalla quale lo Spirito Santo ha voluto che fosse concepito Colui dal quale Egli stesso procedeva», De conceptu virginali, c. 18.