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AVE MARIA RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA a cura della Fraternità San Pio X Il “fiat” della Vergine Maria Pubblicata dalla FSSPX il 16 ottobre 2021 In Maria, la maternità, che è divina, supera la sola maternità umana. Il Figlio di Maria comincia in lei solo secondo la Sua umanità. Non è lei che “fa” suo Figlio, è Lui che ne fa sua madre. Maria dà a Dio una natura umana, ma è Dio che la riceve, che viene a prenderla. Il risultato è una nuova relazione, più che materna. Il “fiat” è una risposta al dono che la persona divina fa di Sé stessa. Se Maria deve acconsentire spiritualmente a ciò che avviene nella sua carne, non deve acconsentire solo alla nascita di questo nuovo essere, ma all’Incarnazione di Dio. E poiché essere Sua madre è darGli il dono di essere uomo, essere Sua madre è condividere l’intenzione per cui il Verbo si fa carne, si fa uomo. L’unione fondamentale tra Maria e suo Figlio è questa totale comunione di volontà nell’atto stesso dell’Incarnazione. Si stabilisce così tra loro un legame che non ha equivalenti nella maternità puramente umana. Madre e Sposa L’immagine della sposa è tradizionale, per esprimere i rapporti di Yahweh col Suo popolo, del Verbo Incarnato con la Chiesa ed anche con ogni anima fedele; essa deve essere intesa a livello spirituale e mistico. Una tale unione si realizza eminentemente tra Maria e il Verbo Incarnato. San Tommaso parla del “fiat” come di un «consenso nuziale»: il dono reciproco che per lui è l’essenza del matrimonio. In un matrimonio umano, il consenso riguarda l’unione dei corpi e delle vite; nell’Incarnazione vi corrisponde l’unione delle due nature in Cristo, ma anche dell’intero genere umano, incluso nella natura umana di Cristo, con la divinità. Se il consenso di Maria è nuziale, è perché è dato in nome del genere umano. Era altamente conveniente che la Vergine acconsentisse con il “fiat” all’Incarnazione Per mostrare l’estensione dell’unione di Maria con Dio. Dice San Leone Magno: “Se la
Maternità Divina realizza la più stretta unione con Dio,
deve includere questo insegnamento che permetterà alla Vergine
di concepire il Verbo divino nel suo cuore prima di concepirlo nella
sua carne”.
Per l’utilità della sua fede. Grazie all’Annunciazione la
Vergine fu più certa del mistero di cui doveva essere testimone.
Lei stessa era troppo umile per credere e dire cose così grandi
per lei. Questa apparizione le diede una fede più certa nella
realtà di questo mistero
Per l’onore di Dio. L’Annunciazione fornisce alla
Vergine l’occasione di offrire a Dio l’omaggio di una perfetta
obbedienza. Quando ella afferma «Ecce ancilla Domini» - ecco la serva del Signore – pronuncia le parole più sagge mai uscite della bocca di una creatura.
Dalla parte della natura umana. L'incarnazione realizza come un
matrimonio spirituale tra il Verbo e la natura umana. Era quindi
necessario che ciascuna delle parti desse il suo consenso a questo
matrimonio. Maria ha rappresentato la natura umana in questo scambio.
Il “fiat” è dato specialmente nel nome di Maria. La Vergine aderisce
all'Incarnazione in tutto il suo svolgimento, entra in comunione anima
e corpo con tutti i sentimenti di cui il cuore di suo Figlio è
abitato dal momento della sua concezione.
San Bernardo ha descritto questa scena in modo magnifico:
«Aspettiamo,
o Madonna, sopraffatti da una sentenza di condanna, aspettiamo una
parola di misericordia. È offerto a voi il riscatto della nostra
salvezza. Consentite, e saremo subito liberi.
«Il
mondo intero attende questa risposta, prostrato alle vostre ginocchia.
Dalla vostra parola dipende il sollievo degli sventurati, la salvezza
di tutti i figli di Adamo, di tutta la vostra razza.
«Beata
Vergine, aprite il vostro cuore alla fede, le vostre labbra
all’assenso, il vostro grembo al Creatore. Alzatevi nella fede, correte
con prontezza alla Sua volontà, aprítevi a Lui con il
vostro consenso».
San Bernardo di Chiaravalle, Sermone sulle lodi della Vergine Maria
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