AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Colei che doveva dare alla luce Cristo, doveva essere sposata?




Pubblicata dalla FSSPX il 29 gennaio 2022


Le precedenti considerazioni hanno mostrato che la Madre di Dio, non solo era vergine prima, durante e dopo la nascita di suo Figlio Gesù Cristo, ma che aveva fatto il voto di verginità su ispirazione dello Spirito divino.
A questo punto, è naturale chiedersi se ella doveva prendere uno sposo.

In effetti, l’Arcangelo Gabriele fu inviato «ad una vergine che era fidanzata con un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe» (Lc. 1, 27).
Questo dettaglio espressamente riportato dalla Sacra Scrittura, come raccontato nel Vangelo, mostra la volontà di Dio su questo punto. Ma i Padri e i teologi si sono chiesti cosa abbia motivato il piano divino.
San Tommaso la riassume con la sua chiarezza abituale.


In considerazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio

Il Verbo ha assunto la natura umana in tutto ciò che essa comporta, tranne in ciò che avrebbe derogato alla Sua dignità. Egli ha quindi assunto la vita sociale e in primo luogo la vita familiare: ecco perché nacque in seno ad una famiglia.

Era anche importante che il Messia non fosse rifiutato come un figlio illegittimo: «Non è forse questo Gesù, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre?» (Gv 6, 42).

Per gli Ebrei la filiazione era cosa essenziale e questo lo si constata nelle genealogie della Scrittura fino al santo Vangelo. Secondo l’usanza, la genealogia deve essere tracciata attraverso la linea paterna.

Infine, Dio ha voluto che il Bambino divino avesse un protettore e un padre adottivo. Il ruolo di questo padre, nel piano speciale della Redenzione, consiste nel dare al Verbo Incarnato la possibilità di condurre la vita nascosta.

In considerazione della Madre di Dio

Una ragazza che veniva meno ai suoi doveri era passibile di essere lapidata. La nascita di Cristo nella santa famiglia ha eliminato questa minaccia.

E posto che questa pena non sia stata applicata, questo ha protetto la Vergine Maria dall’infamia di essere una ragazza madre. Il disonore, per quanto apparente, si sarebbe riflesso sul Figlio di Dio.

Infine, il matrimonio assicurò alla Santissima Vergine l’aiuto di San Giuseppe; e sappiamo quanto questo fu prezioso.

In considerazione degli uomini

Le usanze ebraiche non avrebbero ammesso che una donna non fosse sposata, e questo in ragione delle regole di trasmissione del patrimonio e del dovere di ampliare il popolo di Israele. Infatti, per evitare il passaggio di una porzione di eredità ad un’altra tribù, le donne si sposavano in seno alla loro tribù.

La testimonianza di San Giuseppe conferma in maniera eloquente la concezione verginale del Salvatore. Infatti, a lui spettava denunciare la colpevole di adulterio e la sua esitazione dimostra la virtù della Vergine Maria.

La testimonianza di Maria che afferma la sua verginità ha quindi più autorità. Se la Vergine afferma di aver concepito senza perdere la sua verginità, merita più fiducia da sposata che da non sposata.

Era anche necessario che la Madre di Dio fosse d’esempio per tutte le ragazze. Se avesse concepito verginalmente senza essere sposata, la sua reputazione avrebbe potuto essere - a torto - macchiata. La concezione verginale di una donna sposata salvaguarda la sua reputazione e costituisce un esempio per tutte le donne.

In questo modo, la Vergine diviene una meravigliosa immagine della Chiesa cattolica: ad un tempo vergine, sposa e madre.

Infine, nella stessa persona di Maria sono onorate la verginità e il matrimonio: tale che la rispettiva dignità di questi due stati è messa in rilievo in modo particolare.