AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


L’Assunzione della Madre di Dio




Pubblicata dalla FSSPX il 5 febbraio 2022


Il termine «assunzione» indica: l’essere elevata al Cielo, in virtù di una potenza che non appartiene primariamente alla Vergine. Tuttavia, questa potenza le appartiene in virtù delle qualità del corpo glorioso. Si tratta dunque di un movimento il cui punto di partenza è la presenza del corpo sulla terra e il cui termine è la presenza del corpo unito all’anima in Cielo.

Qui non esaminiamo la questione del termine “dormizione” della Vergine Maria – morte o semplice sonno. Le due opinioni sono ammesse e il Magistero non ha affrontato questo punto.

La Tradizione è mirabilmente riassunta da Papa Pio XII nella bolla che definisce il dogma.

La testimonianza dei Padri della Chiesa

San Gregorio di Tours: «Gesù apparve loro di nuovo, e elevando questo sacro corpo [della Vergine] in una nuvola, lo fece portare in paradiso, dove ora, riunito alla sua anima, Maria gode con gli eletti di Dio i beni dell’eternità che a nessuna fine può giungere».

Modesto di Gerusalemme: «Cristo l’ha resuscitata dai morti e l’ha elevata accanto a Lui in un luogo conosciuto solo da Lui».

Anche San Giovanni Damasceno testimonia dell’Assunzione della Vergine.

Magistero

Nella Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus, il Papa Pio XII dichiara: «Noi affermiamo, dichiariamo e definiamo come dogma divinamente rivelato che l’Immacolata Madre di Dio, Maria sempre Vergine, dopo aver concluso la sua vita terrena, è stata elevata corpo e anima alla gloria celeste», DzS 3903. Non si parla della morte né delle circostanze.

E’ di fede che alla fine della sua vita terrena la Vergine è stata elevata al Cielo in corpo e anima.

I Padri e i teologi mostrano l’alta convenienza di questo mistero

La dignità di Madre di Dio è il fondamento di tutti i privilegi della Vergine: essa spiega anche l’Assunzione..

La pienezza di grazia e la concezione Immacolata spiegano che la Madre di Dio è stata esentata dalla corruzione della tomba: esenzione dalle maledizioni di Eva.

La singolare partecipazione alla Redenzione richiede una singolare partecipazione ai frutti della Redenzione.

La vittoria dell’Immacolata sul peccato deve essere completa. Ora, la morte è il riscatto del peccato; così, se la Vergine ottiene con Cristo una vittoria completa sul peccato, questa vittoria deve includere il trionfo sulla morte: come minimo la resurrezione anticipata.

Anche la pietà filiale di Gesù richiede un favore della stessa natura, così come richiede un’apparizione speciale di Gesù risorto a Maria alla quale Egli è apparso la notte di Pasqua.

Se la Madonna non fosse attualmente viva in Cielo, non si potrebbe dire che Gesù sia attualmente figlio di Maria, poiché sua Madre non ci sarebbe più, avendone la morte dissolto la natura e la persona umana. È una persona umana che è il termine della filiazione temporale di Gesù.

Pio XII, nelle considerazioni della definizione del dogma, utilizza il principio di attribuzione dei privilegi: nella Santa Vergine bisogna supporre il più perfetto. Così, l’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo corona i suoi privilegi di purezza singolare.

Concepita senza peccato e in stato di grazia, concependo verginalmente il Figlio di Dio, e rimanendo esente dalla decadenza della tomba, la Vergine sfuggì così a tutte le occasioni di corruzione che, colpevoli o meno, hanno colpito la razza umana a partire dal peccato originale.