AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


La compassione di Maria
è stata corredentrice ?





Pubblicata dalla FSSPX il 12 marzo 2022


La teologia ci ha fatto scoprire che la compassione di Maria ha partecipato alla nostra salvezza come meritoria, come soddisfattoria, come sacrificatoria, a immagine della Passione di Cristo. L’ultima caratteristica è: redentrice, o più precisamente, nel caso di Maria, corredentrice.

Lo studio teologico del ruolo della Passione nella Redenzione è cominciato nel Medioevo. Lo stesso dicasi per lo studio della compassione e della corredenzione.  L’idea di corredenzione si trova nella tradizione solo implicitamente, nei termini: nuova Eva, socia, adjutrix (associata).

L’insegnamento dei Papi


Leone XIII, nell’enciclica Adjutricem populi, chiama Maria «Riparatrice del mondo intero».

Benedetto XV, nel Breve Inter sodalicia, scrive: « Con il suo Figlio sofferente e morente, Maria ha sopportato la sofferenza e quasi la morte. Ella ha rinunciato al suo diritto di madre su suo Figlio per procurare la salvezza dell’umanità e per placare la giustizia divina. Ella ha immolato suo Figlio, per quanto poteva, per poter dire veramente che insieme a Cristo ha redento il genere umano».

Pio XI, nella sua Allocuzione del 30 novembre 1933, afferma: «Il Redentore, per forza di cose, doveva associare Sua Madre alla Sua opera. E’ per questo che noi la invochiamo col titolo di corredentrice».

Ragioni teologiche

E’ giusto che una donna partecipi alla Redenzione, poiché una donna ha partecipato alla caduta: la caduta è opera di tutto l’uomo, e Dio fa sì che l’innalzamento sia opera di tutto l’uomo.

1) La Redenzione designa metaforicamente l’opera  di salvezza degli uomini, sotto un duplice rapporto:
- dal punto di vista degli effetti: questi sono paragonati a una liberazione dalla servitù del diavolo, dal peccato e dalla punizione subita a causa del peccato.
- dal punto di vista dell’azione compiuta per ottenere questi effetti: questa è paragonata
ad un acquisto, dove l’acquirente porta il proprio bene a fronte del bene che desidera; ed egli è un acquirente:
- se compie lui stesso lo scambio
- se la parte che porta gli appartiene in proprio.

E’ il caso di Gesù Cristo stesso che paga da Sé il prezzo, e questo prezzo è il Suo Sangue. Per questi motivi è proprio di Cristo l’essere Redentore.

2) Parlare di Corredenzione significa indicare una partecipazione a quest’opera.  Per quanto riguarda la Madre di Dio, si può capire il suo modo di partecipare alla Redenzione confrontando il suo ruolo con quello di Cristo:
- quanto agli effetti: La Madonna ottiene in convenienza ciò che Gesù ottiene in giustizia. Gli effetti prodotti sono gli stessi, ma con una efficacia subordinata, quantunque universale.
- quanto all’azione che produce questi effetti,  paragonata ad un acquisto:
- solo Cristo offre il sacrificio del Suo Sangue come sacerdote, ma la Madonna vi si unisce con l’intenzione dopo aver fornito la vittima.
- il prezzo offerto appartiene in proprio a Cristo, ma vi è anche qualcosa di Maria, per tre motivi:
- il prezzo principale, il Prezioso Sangue, è stato prodotto dalla sostanza di Maria.
- la di lei accettazione (il Fiat) è conditio sine qua non per questa acquisizione.
- tra i dolori della Passione, certi esistono solo perché il Salvatore ha un’associata.

«La presenza e la sofferenza di Maria danno alla Passione di Cristo una qualità che le sarebbe mancata. La sofferenza di Maria sarebbe mancata in una Redenzione che vuole essere l’offerta a Dio di tutta la sofferenza umana. Gesù poteva soffrire tutto, tranne questa compassione per le proprie sofferenze. Tutto ciò che lacera due persone che si amano, e il dolore di una che risuona nell’altra, è ciò che la presenza di Maria vicino a Gesù, nel suo sacrificio redentore, Gli ha permesso di sperimentare in nome nostro». Nicolas, Theotokos.

3) Il posto speciale della nuova Eva nella Redenzione appare più nettamente se lo si paragona alla partecipazione degli altri giusti alla Redenzione:
-  quanto agli effetti:
- i meriti dei giusti hanno una efficacia particolare, mentre quelli della Madonna hanno una efficacia universale.
- in più, i giusti ottengono solo l’applicazione dei meriti della Passione, mentre la Madonna partecipa alla loro stessa acquisizione.

- quanto all’atto redentore:
- come Maria, i fedeli si accontentano di unirvisi con l’intenzione, ma con una carità minore.
- sebbene Gesù abbia una natura umana, i fedeli non possono rivendicare il prezzo offerto come proprio, almeno quanto la stessa Madre di Gesù. Si accontentano di offrire i propri sforzi in unione con la Croce. Anche la Madonna lo fa, con maggiore perfezione.

Conclusione

La Redenzione si realizza così in tre tappe, nelle quali intervengono il Figlio di Dio come agente principale e Sua Madre in maniera secondaria:

- l’Incarnazione, che stabilisce il Mediatore, Dio e Uomo. La Madonna interviene secondo la sua grazia della maternità divina;

- la Passione, nella quale Cristo realizza la Sua mediazione. La madonna vi partecipa con la sua compassione;

- L’applicazione delle grazie, esercizio della grazia capitale di Cristo. La Madre di Dio vi prende parte secondo il suo ruolo di mediatrice universale delle grazie.