AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Eva e Maria





San Paolo, esponendo il piano di Dio per il nostro riscatto, spiega come la disobbedienza del primo Adamo ci ha perduti tutti, e come l’obbedienza al nuovo Adamo ci salva tutti (Rm. V, 12-21). Ma a fianco del primo Adamo c’era Eva, che fu l’istigatrice del peccato di suo marito. Al fianco del nuovo Adamo, non doveva esserci una nuova Eva, per svolgere un ruolo analogo per la nostra salvezza?

In effetti, già San Giustino, a metà del II secolo, oppose alla Eva incredula e ribelle, che genera la disobbedienza e la morte, Maria, credente e obbediente, Madre di Colui che libera dalla morte e dal peccato.
Verso la fine di questo stesso secolo, Sant’Ireneo analizza l’azione di Maria nella nostra salvezza, e la descrive con una forza che non è mai stata superata: «Come Eva fu, per la sua disubbidienza, causa di morte per lei stessa e per tutto il genere umano, così Maria fu, per la sua obbedienza, causa di salvezza per lei stessa e per tutto il genere umano […] Ciò che Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede […] Come il genere umano fu votato alla morte da una vergine, così è stato salvato da una Vergine» (Contro le eresie, III, 22, 4).

Questo parallelo tra Eva e Maria è stato ripreso dai principali Padri della Chiesa. «La morte causata da Eva, la vita da Maria», scrive San Gerolamo. E Sant’Agostino spiega: «E’ da una donna che è stato somministrato il veleno all’uomo; ed è da una donna che gli è stato offerta la salvezza». L’antitesi Eva-Maria divenne popolare. Essa si trova espressa con un giuoco di parole in una preghiera ben nota, risalente ad almeno il IX secolo: Ave maris stella:

Sumens illud ave

Gabrielis ore

funda nos in pace

mutans Evae nomen.

Maria cambia il nome di Eva in Ave.

Ecco il primo passo di una lunga epopea teologica, spirituale e mistica, che ha come scopo il mettere in luce il ruolo di Maria nell’opera della nostra Redenzione.

Papa Pio XII ricorda questo ruolo nella sua enciclica Mystici Corporis Christi:
«Ella fu che, immune da ogni macchia, sia personale sia ereditaria, e sempre strettissimamente unita col Figlio suo, Lo offrì all’eterno Padre sul Golgota, facendo olocausto di ogni diritto materno e del suo materno amore, come novella Eva, per tutti i figli di Adamo contaminati dalla miseranda prevaricazione del progenitore. Per tal modo, Colei che quanto al corpo era la madre del nostro Capo, poté divenire, quanto allo spirito, madre di tutte le sue membra…»