AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Purificare l'Immacolata ?



Pubblicata dalla FSSPX il 1 febbraio 2020


Le parole che sotto la penna di San Luca aprono il Vangelo della Messa del 2 febbraio hanno di che sorprenderci e turbarci: «Compiuti i gioni della purificazione di Maria, secondo la Legge di Mosè…».

Quale può essere il senso di una tale affermazione? Visto che si purifica solo quello che può esserlo… Come ammettere che Maria, la Vergine Immacolata, abbia potuto essere purificata?
E se lo fu, quale significato può avere il termine «purificazione», applicato alla «tutta pura»?

Per comprenderlo occorre ricordare la prescrizione di Mosè: ogni donna che, avendo concepito da un uomo, ha partorito  nel suo sangue con mezzi ordinari, ha contratto un’impurità legale da cui deve essere purificata alla scadenza di un certo periodo di tempo. Questo perché l’essere messo al mondo era stato concepito e partorito nel peccato originale.

A ben guardare, come fanno notare San Beda, Sant’Ambrogio e lo stesso Origene, sembrerebbe che la Vergine Maria non rientrasse in questa prescrizione.
Non avendo concepito da un uomo, ma dallo Spirito Santo, ella era rimasta Vergine dopo la concezione del Figlio di Dio; e quando questi nacque ella partorì in maniera immacolata, continuando a conservare miracolosamente il suo sigillo verginale.
Di conseguenza, questa vergine non era una donna come le altre; il Figlio di Dio che si era fatto carne in lei, incarnandosi e nascendo non aveva aperto il seno materno; e in tutto questo non ci fu l’uso di mezzi ordinari.

Nessuna macchia, quindi, offuscò mai la purezza mariale.

Preservata fin dal primo istante della sua esistenza dal peccato originale, ella non commise mai il minimo peccato né incorse nella più piccola imperfezione.

E il bambino che ella concepì e mise al mondo, essendo Figlio di Dio, non aveva bisogno di essere preservato dal peccato originale, che comunque non poteva toccarlo.

Meglio ancora, lungi dall’essere un’occasione di profanazione per la Sua santa Madre, il Bambino Gesù fu per lei l’inizio di una nuova santità: accogliendo in lei, all’ombra dello Spirito Santo, il frutto benedetto del suo grembo fecondo, l’Immacolata Concezione ha ricevuto, con questo contatto divino, un meraviglioso incremento di grazia e di purezza. La sua santità originaria è stata confermata e accresciuta.

E durante tutta la sua vita, fino all’Assunzione nella gloria dei Cieli, la Madre di Dio non cessò di crescere nell’ordine della grazia. Quindi, lungi dall’aver bisogno di una purificazione, alla quale si sottomise per darci l’esempio, è lei stessa che ci purifica!

Innanzitutto perché è la fonte purissima di Colui che è la Purezza stessa, e che ce lo offre perché attraverso di Lui possiamo essere lavati dalle nostre contaminazioni. Poi perché ci strappa al demonio di cui schiaccia la testa, per offrirci al suo divino Figlio. Infine perché con la sua stessa bellezza ella eleva e purifica le nostre anime: in effetti San Tommaso fa sua l’opinione che circolava all’epoca e secondo la quale «come si dice, la grazia della santificazione non solo ha represso in lei la cupidigia illecita, ma è stata efficace anche per gli altri, cosicché, pur essendo bella nel corpo, non ha mai potuto suscitare la cupidigia negli altri» .

O Madre Immacolata, Maria, piena di grazia, purifica i tuoi figli dai loro peccati.