AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


«Ecco tua Madre»:
i misteri delle dolcezze divine




Pubblicata dalla FSSPX il 28 marzo 2020


Le parole di Gesù operano quello che significano. A Naim, Egli tocca la bara che contiene il morto: «Giovinetto, dico a te, alzati!», e il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. A Betania, dopo aver pregato Suo Padre, Egli grida a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!», e il morto uscì dalla tomba.

La parola di Gesù sulla Croce, rivolte a Sua Madre, viene incontro all’ardente desiderio che ella aveva di dare la sua vita con suo Figlio, per la salvezza del mondo. Dicendo a Sua Madre: «Donna, ecco tuo figlio», Egli apre il suo grembo materno all’angoscia dell’umanità; fintanto che è possibile alla più santa delle creature, Egli le dà di far nascere con Lui e dopo di Lui ciascuno di quelli che solo Lui, essendo Dio, può lavare dei loro peccati col Suo Prezioso Sangue.

San Giovanni riceve una felicità e una dolcezza che mai avrebbe potuto sperare. Egli è tanto vicino a Dio che dovrà custodire come sua madre la stessa Madre di Dio. Le parole del Salvatore: «Ecco tua Madre», inaugurano e fondano nel suo cuore un amore sconosciuto in tutte le età anteriori, ma da allora destinato a passare nel cuore dei discepoli anche i più piccoli. Per esso, loro diventano realmente i fratelli del Salvatore e Sua Madre diventa la loro Madre: «Santa Madre del mio Dio, che siete, per me miserabile, una Madre, mia Madre!».

E da allora, «accepit eam discipulus in sua», che si può tradurre «il discepolo la prese nella sua casa» o «tra i suoi beni». Ella gli è affidata, non tanto come donna da proteggere, quanto come Madre da venerare. E ancora più segretamente, non è la sua dimora temporale, ma è la dimora del suo cuore che il discepolo amato apre alla Madre del suo Dio. E’ lei che dona ed è lui che riceve. E come diceva Origene: «Nessuno può acquisire lo Spirito se non si è riposato sul petto di Gesù e da Gesù non ha ricevuto Maria per propria Madre».

Quale dolcezza di Gesù per Sua Madre: nel darle come figli, nella persona del suo discepolo amato, coloro per i quali Egli versa il Sangue della Sua redenzione!
E quale dolcezza di Gesù per il discepolo amato, nel quale sono rappresentati tutti coloro che, vicini o lontani, accoglieranno gli ammonimenti del divino amore: nel dargli spiritualmente per Madre la Sua stessa Madre!

Ed ecco che la tenerezza del Cuore della Madre di Dio si riverserà sulla miseria dei figli di Adamo, ed ecco che essi diventeranno fratelli di Gesù, non solo perché avranno per adozione Dio per Padre, ma anche perché, per mezzo della Sua universale compassione redentrice, avranno Maria per Madre.