AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Maria e il Santissimo Sacramento




Pubblicata dalla FSSPX l'11 giugno 2020


Ave verum Corpus natum de Maria Virgine”, cantiamo con la Chiesa adorando la Santa Ostia. Il sacro Corpo di Cristo che noi riceviamo è stato formato nel seno dell’Immacolata, Corpo del suo corpo, Sangue del suo sangue. Senza il suo fiat non ci sarebbe l’Eucarestia. L’azione di grazie dopo la Santa Comunione è dunque anche un’azione di grazie nei confronti di lei, come fonte di questa Santissimo Sacramento.

Maria è la creatura perfetta. Dio ha fatto tutto per lei: per lei ha creato il mondo, per lei prima di tutto e innanzi tutto si è fatto uomo e si è sacrificato sulla Croce. Egli ha istituito la Santa Eucarestia prima di tutto per lei. Perché ha istituito questo sacramento?

Per amore: per nutrire le anime per la loro fame, per consolarci con la Sua presenza nel corso del nostro esilio, per unirsi completamente e totalmente a noi.

Per amore di lei, per nutrirla per la sua fame di Dio, anche perché possa nutrire i suoi figli attraverso di Lui. Lei, più di ogni altro essere umano, soffriva per questo esilio ed era consumata dal desiderio dell’Eterno. Ecco perché Egli ha voluto istituire la Sua presenza in questo modo soprattutto per lei, al fine di essere più intimamente unita a lei.
Tutte le grazie che Dio ha voluto includere in questo sacramento, Maria le ha  prima di tutto ricevute nelle sue comunioni, e da qui esse dovevano arrivare alle altre anime. E’ per questo che la sola maniera di ricevere pienamente le grazie della Santa Comunione e i frutti che ne derivano è di unirci a lei per ricevere l’Ostia.
La Chiesa conferma questo quando applica a Maria le parole della Sapienza: “Venite, comedite panem meum et bibite vinum quod miscui vobis”, “Venite a mangiare il mio pane e a bere il vino che ho preparati per voi”. Ella ci invita a mangiare il “suo pane”, quello che ci ha preparato con l’Incarnazione. Questo pane è Gesù, che sull’altare, come sulla Croce, è suo Figlio.

Questo significa che Maria è la Mediatrice tra noi e la Santa Ostia. Noi le apparteniamo interamente e lei è sempre spiritualmente con noi. Ecco perché quando Cristo viene nella nostra anima, Egli trova prima di tutto la “padrona di casa” e poi ci trova anche coperti col suo manto protettore, nel suo cuore. In questo momento, la sua mediazione è di una grande importanza, poiché l’Onnipotente compie il Suo più grande atto d’amore, si umilia per prendere la forma dell’Ostia, impegnando tutta la Sua Onnipotenza per fare tutta una serie di miracoli ciascuno più grande della stessa creazione del mondo intero.
Ma noi Lo riceviamo con disattenzione, sonnolenza, indifferenza e distrazione! Non dobbiamo temere che le nostre dichiarazioni d’amore e le nostre azioni di grazie siano indegne di un Dio, superficiali e persino insufficienti, spesso pronunciate con una piangente mancanza di profondità?

Ma ecco che l’Immacolata entra nel nostro cuore; lei ama Cristo più di tutte le creature. Per la sua unione con lo Spirito Santo, lei ha il privilegio di amare Cristo con l’amore stesso di Dio. E’ per questo che quando Lo riceviamo noi possiamo offrirGli prima di tutto Maria, e così siamo sicuri che il nostro misero cuore Gli diventa gradito per la presenza spirituale in noi della Sua divina Madre.