AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Dedicazione di Santa Maria delle Nevi




Pubblicata dalla FSSPX il 5 agosto 2020


Santa Maria delle Nevi è l’antico nome della Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma ed è il più grande santuario mariano dagli inizi della Cristianità, costruito da papa Liberio verso l’anno 360.

Questa Basilica fu ornata da bei mosaici rappresentanti la grandezza di Maria, in memoria del concilio di Efeso (431). In occasione di questo concilio, tenuto in presenza del legato papale, l’ortodossia cattolica trionfò sull’eresia con il grande grido di fede dogmatica: “Maria è Madre di Dio”, Theotokos in greco, la lingua del concilio.

Di conseguenza, la seconda parte dell’Ave Maria, nella quale diciamo: « Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori» è un segno dell’unità cattolica universale dall’Oriente all’Occidente, sanzionata e affermata dall’autorità papale. Il Vicario di Cristo ha veramente agito come Figlio di Maria.

Del pari, il rito liturgico di questa festa di Maria, che celebra la dedicazione della più grande Basilica mai eretta in suo onore, è un monumento visibile all’importanza della Vergine nella Chiesa cattolica e alla perennità del suo insegnamento.

Innanzi tutto, la missione di Maria è di condurre gli uomini a Cristo e dunque di rinnovare il genere umano a immagine di Cristo. Nell’intera Chiesa cattolica
L’Incarnazione di Maria si svolge così: viene insegnata dal pulpito e rinnovata all’altare.

In seguito, ogni apparizione mariana, o quasi, si diffonde con la fondazione e l’erezione di una chiesa, affinché, sotto l’impulso della devozione mariana il mistero dell’Incarnazione possa proseguire nella più perfetta ortodossia sacramentale, dottrinale e cattolica.
Così: Guadalupe, Lourdes, La Salette. Pontmain e Fatima, su richiesta espressa della Madonna, hanno delle chiese mariane per proseguire la loro missione essenziale di dare il Salvatore all’umanità e perpetuare l’Incarnazione. Dovunque appaia Maria, Cristo si manifesta in tutta la Sua gloria, la Sua presenza sacramentale e il Suo insegnamento infallibile.

Vediamo così due caratteristiche importanti della pietà mariana: essa è dogmatica e sacerdotale.
Dogmatica, poiché conoscere Maria è conoscere Cristo, e conoscere Cristo significa confessare la Sua divinità.
Sacerdotale, perché conoscere e amare Cristo significa essere totalmente e completamente uniti al Suo Sacrificio, che è continuato e applicato con i sette sacramenti.


Così, la Chiesa cattolica con i suoi preti e i suoi fedeli venera Dio Trino attraverso la liturgia divina, che si svolge in uno spazio santo di una chiesa consacrata sotto la direzione e il patronato della Madre di Dio.

Infine, è impossibile stabilire tutto in Cristo senza ricorrere a Maria. E questi ricorsi a Maria, in questi ultimi tempi, troveranno particolare la sua forza in questa pulsione mariana dispiegata nei santuarii che le sono dedicati: sia quelli che sono stati richiamati sia la moltitudine delle chiese di cui ella è titolare.

La promessa speciale della nostra Santa Madre riguardante il Portogallo e che assicura che «il dogma della fede vi sarà preservato», significa che la devozione mariana, che introduce alla perfetta conoscenza di Cristo sopravviverà a tutte le tempeste.
Ella è il segno della speranza che un giorno Dio ristabilirà per mezzo di lei la gloria di Suo Figlio e della Sua Madre, in particolare in Russia e a Santa Maria Maggiore a Roma.