AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA
a cura della Fraternità San Pio X

L’epidemia
e
la presentazione della Madonna al Tempio



 
Pubblicata dalla FSSPX il 21 novembre 2020


La sola maniera di attraversare un periodo difficile è o superarlo o risalire alle sue fondamenta.

Oggi, seguire la logica della crisi del Covid-19, che consiste nella paura, il falso ragionamento, il dubbio, l’ansietà, l’inganno, l’ipocrisia, l’orgoglio, l’impazienza, la disperazione e la confusione, ci condurrà a renderci complici e vittime insieme del cattivo spirito.

In effetti, risalendo alle fondamenta di questa crisi a partire dagli effetti che essa ha prodotto, l’uomo che ha l’abitudine del discernimento degli spiriti ritroverà le stesse manifestazioni dell’attività del maligno contro ogni anima che si sforza seriamente di guadagnare il Regno dei Cieli. Così, per aiutarci in questi tempi così apocalitticamente confusi, andiamo a vedere come Maria Immacolata si è comportata fin dalla tenera età per superare le circostanze.

All’età di 3 anni, la Vergine Maria è stata condotta al Tempio da San Gioacchino e Sant’Anna. Dopo aver salutato i suoi genitori, ella si è risolutamente impegnata a salire i 15 gradini che portavano al Tempio, senza mai guardare indietro, ma con l’occhio fisso sul sacerdote, il Tempio e Dio che doveva ricevere la sua oblazione.

Già gradita a Dio per il Mistero ineffabile della sua Immacolata Concezione, la Vergine Maria sarà formata in questo Tempio di pietra, per essere il vero e degno Tempio di Dio fatto uomo. La sua guida era lo Spirito Santo, che dopo la sua santificazione originale nel seno di Anna non l’ha mai lasciata.

Durante i 12 anni passati nel Tempio, lo Spirito Santo ha istruito la sua Opera magistrale con la più grande cura, conducendola attraverso gli scritti, le cerimonie e le leggi dell’Antico Testamento, così da penetrarne il senso profondo e di modellare nella sua anima la realtà celeste che l’Antico Testamento conteneva solo in maniera pittorica.

Ogni aspetto dell’Antico Testamento diventava un mezzo per trovare il suo Dio e magnificarLo con tutta la sua anima. Per 12 anni lo Spirito Santo, con cui ella era così docile, la fece crescere in comprensione, conoscenza, amore e saggezza, perché fosse pronta ad essere inviata a Nazareth per il Mistero centrale della salvezza dell’umanità: l’Incarnazione.

Seguendo in tutto la Sua guida, l’Immacolata non si sofferma su rimpianti, paure, angosce, inquietudini sterili, provando a cercare il perché del suo ritorno a Nazareth. Ella supera le circostanze con la sua totale consacrazione a Dio.

Allo stesso modo, questo Covid non ha altro senso che condurci a Dio e permetterci di credere che questi avvenimenti sono tutti sotto il controllo della divina Provvidenza. E poiché l’atto più importante della Vergine Maria nel Tempio era il suo voto di verginità perpetua – ella è stata la prima a consacrarsi totalmente a Dio in questo modo – anche noi dovremmo seguire questa via per la nostra consacrazione totale.

Se noi ci consacriamo a Maria, siamo sicuri di trovare un posto particolare nella Provvidenza di Dio, perché consacrandoci a lei miriamo ad appartenere più perfettamente e più interamente a Dio. Con lei, noi cominceremo a conoscere più perfettamente e ad imitare più da vicino Nostro Signore Gesù Cristo.

Il fondamento di questa consacrazione è una profonda umiltà che ci permette di riconoscere che noi non possiamo fare fronte a questa crisi, né servire Dio come merita, né imitare veramente Cristo senza l’aiuto della nostra Madre spirituale.

La seconda cosa è puntare più in alto di qualsiasi altra cosa che l’epidemia, il mondo o il diavolo potrebbero portarci via. Maria non cerca altro che Dio e non può accontentarsi di niente di meno. Perciò dobbiamo cercare la nostra santificazione soprattutto con la volontà di sacrificare tutto ciò che nelle nostre azioni non piace a Dio.

E’ così che Maria ci insegna a fare fronte ad ogni crisi: superarla cercando la santità in Dio, attraversarla con l’umiltà e la consacrazione a Maria.