AVE MARIA

RUBRICA SPIRITUALE DEDICATA ALLA
SANTISSIMA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


La vita mariana
secondo Dom Columba Marmion




Gesù resuscitato incontra Sua Madre


 

Pubblicata dalla FSSPX il 6 marzo 2021


Secondo Mons. Lefebvre, Dom Marmion era uno dei più grandi maestri di vita spirituale dei nostri tempi.

Egli incoraggiava spesso sacerdoti, seminaristi e fedeli ad attingere alle sue opere e alla sua spiritualità, che si riassumono in questa verità fondamentale: ogni nostra perfezione consiste nell’esprimere l’immagine di Gesù Cristo. Dio ci ha predestinati a diventare simili a Suo Figlio.

Partendo da questo principio, Dom Marmion spiega il ruolo della Madonna nella nostra vita spirituale:

«Ora, in Gesù Cristo vi sono degli attributi, delle perfezioni che sono fondamentali ed essenziali, ed altre che ne derivano e che noi concepiamo come secondarie.

«Quanto agli attributi essenziali, ogni cristiano deve riprodurli, e la loro perfezione in ogni anima è la misura della sua perfezione, mentre gli altri attributi di Nostro Signore sono riprodotti più o meno perfettamente dalle anime secondo le circostanze e l’attrazione dello Spirito Santo.

«Ma vi sono due attributi fondamentali che, per così dire, sono l’essenza dell’Uomo-Dio, e la loro imitazione, la loro riproduzione in noi costituisce l’essenza della nostra santità: Gesù è “Filius Patris” e “Filius Matris”. Più noi saremo in Lui “figli di Dio” e “figli di Maria”, più parteciperemo alla Sua santità infinita, più saremo perfetti.

«E’ col battesimo, rivestendoci di Gesù Cristo, che noi diventiamo necessariamente in Lui i figli dell’eterno Padre e i figli di Sua Madre.»

Dom Marmion insiste sul fatto che non si tratta di una pia esagerazione o di qualcosa di fittizio: «Non è una figura, una metafora. Come dice San Giovanni: “non è solo un modo di dire, ma una realtà il fatto che diventiamo figli di Dio” (1 Gv. 3, 1).

«Parallelamente, noi siamo realmente figli di Maria, poiché ella è Madre del Suo Corpo Mistico. Sulla Croce, Gesù ci ha affidati ufficialmente a Sua Madre, poiché se ella ha partorito nella gioia il suo Figlio che era senza macchia, è nel dolore che doveva partorire i peccatori».

Da qui il nostro dovere di vivere pienamente secondo questa grazia di adozione, riempiendo il nostro cuore delle disposizioni di Gesù Cristo verso Sua Madre:
«Gesù, essendo essenzialmente “Figlio di Dio” e “Figlio di Maria”, anche noi dobbiamo essere per grazia quello che era Gesù Cristo per natura: figli di Dio e figli di Maria. Dio riconoscerà per Suoi veri figli solo quelli che, come Gesù, sono figli di Maria».

Tutto l'approccio del cristiano nella sua relazione con Maria consisterà dunque nel modellarsi sui sentimenti più intimi di Gesù verso sua Madre: «Gesù Cristo è il nostro modello. E come troviamo in Lui il tipo perfetto del figlio di Dio, in Lui troviamo anche il tipo perfetto del figlio di Maria».

L’invocazione liberamente scelta da Dom Marmion, e che egli ripeteva senza posa, era: «Mater Christi». Egli vedeva in Maria prima di tutto la Madre di Cristo, e lui stesso voleva essere per Maria un altro figlio, «un altro Cristo».