Basilica-Santuario

Santa Maria de Finibus Terrae


piazza Giovanni XXIII 73040 Santa Maria di Leuca
Tel./Fax. 0833 758636/758696





L’attributo di “finibus terrae” risale all’epoca romana: con esso si designava l’estremo lembo della penisola. I Greci designavano il posto col nome di Leuko (λευκό) a causa delle sue spiagge bianche. Per entrambi i motivi Leuca nell’antichità è stata sede di diverse divinità pagane.




Il Santuario mariano affonda le sue radici ai primi anni del cristianesimo.
La tradizione vuole che a Santa Maria di Leuca sia sbarcato S. Pietro, proveniente dall’Oriente per recarsi a Roma.
Il Santuario è stato distrutto cinque volte dai Turchi e dai Saraceni ed è stato sempre ricostruito seguendo i vecchi muri perimetrali.
Nel Santuario si trovava un’immagine della Madonna che la tradizione attribuiva a San Luca, a cui i Leuchesi la avevano commissionato mentre il Santo si trovava a Malta.





Sin dai primi anni si è parlato di miracoli operati dalla Madonna di Leuca.
Il 13 aprile del 365 un maremoto stava per investire la città, allora gli abitanti invocarono la Madonna e subito le acque si calmarono e la città non subì alcun danno. Da allora si rinnova alla stessa data un pellegrinaggio a cui partecipano gli abitanti dell’intera penisola salentina.
L’intercessione della Madonna di Leuca veniva chiesta anche da più parti lontane da Leuca. Nel 1300, il re di Napoli, Alfonso d’Aragona, riconoscente per uno scampato pericolo, ordinò un grande pellegrinaggio da Napoli a Leuca, a cui parteciparono tra gli altri oltre cinquecento ragazzi.




Dopo ennesime distruzioni il Santuario è stato ricostruito nel 1507 e in esso è stata collocata un’immagine della Madonna col Bambino commissionata a Giacomo Palma Junior, discepolo di Tiziano, a cui era stato chiesto di riprendere i tratti del dipinto di San Luca.



Nel 1624 il Santuario venne nuovamente distrutto e dato alle fiamme, ma quando le fiamme arrivarono al dipinto della Madonna si spensero miracolosamente; è questo il dipinto collocato ancora oggi sull’altar maggiore e offerto alla venerazione dei fedeli.
Il santuario venne ricostruito nel 1720.





Il 15 di agosto, per i festeggiamenti della Madonna, si svolge una suggestiva processione di barche adornate a festa al pari dei loro occupanti.