Santuario
di Maria Santissima del Bosco
Buscemi (SR)
Italia
XVI Secolo
Indirizzo: SR9, 96010 Buscemi SR - Italia
Telefono: 0931 878912
Buscemi – in siciliano Buscema
– dall’antico nome Buxema,
derivato dall’arabo, col significato di castello o fortezza – è
un comune di circa mille abitanti in provincia di Siracusa, da cui
dista circa 50 chilometri a Ovest, i paesi più vicini sono
Buccheri e Palazzolo Acreide, a meno di 10 chilometri ciascuno.
Panorama di Buscemi
Una antica storia narra che in un giorno del XVI secolo si presentarono
a Buscemi due frati sordomuti, che con gesti e suoni gutturali fecero
capire ad alcuni uomini del paese che avevano bisogno di attrezzi per
riuscire ad aprire un varco nella fitta boscaglia, dove si trovava
qualcosa di straordinario.
Gli uomini accontentarono i due frati e, mossi dalla voglia di sapere
di cosa si trattasse, decisero di aiutarli.
Con una certa fatica giunsero in una raduna nel bosco, dove con grande
stupore trovarono un muretto intonacato e illuminato da una luce, su
cui era raffigurata con colori policromi la Madonna col Bambino.
Appena la notizia giunse a Buscemi, gli abitanti, increduli ed
emozionati, decisero di costruire una Cappella in onore della Madonna,
dove collocare l’affresco trovato.
Ma nelle vicinanze non c’era acqua per eseguire il lavoro. Il problema
venne risolto dai due frati, che scavarono a debita distanza dal
muretto due buche da cui fecero sgorgare una sorgente di acqua
limpidissima, che in seguito si constatò essere miracolosa.
Intanto, senza che gli abitanti se ne accorgessero i due frati erano
scomparsi.
Affresco della Madonna col Bambino
La Vergine Maria è raffigurata seduta su un masso, con la mano
sinistra che regge un globo, che col tempo è diventato un
melograno, simbolo di fertilità e abbondanza, mentre con la
destra tiene il Bambino Gesù seduto sul suo ginocchio destro.
Dagli interventi di restauro dell’affresco è risultato che si
tratta di un lavoro di origine cinquecentesca, il cui stile ed i colori
sono simili agli affreschi della Basilica Superiore di Assisi.
Il luogo dove è situata la Cappella è il colle San
Nicolò, di fronte al centro abitato. Originariamente, alla
Cappella fu aggiunto un eremo, ma entrambi furono distrutti dal
terremoto del 1693.
Miracolosamente, rimase illeso l’affresco della Madonna, che fu poi
inglobato nella nuova struttura che, per la devozione popolare, divenne
un piccolo Santuario.
Il terremoto distrusse anche il centro abitato, che fu ricostruito poco
distante, ma il Santuario fu riedificato nel luogo in cui si trovava
prima, risultando ad un chilometro dal nuovo centro abitato.
Statua della Madonna
Alla fine del XVIII secolo fu
realizzata una statua somigliante all’affresco e il 18 maggio del 1919
la Vergine, denominata Madonna del Bosco,
fu proclamata, per volere degli abitanti, Patrona di Buscemi.
Questa proclamazione viene ricordata ogni anno, alla stessa data, con
la cosiddetta “festa del patrocinio”,
durante la quale la statua della Madonna viene portata in processione.
Esterno del Santuario
L’affresco della Madonna è
conservato sulla parete sinistra del Santuario.
Interno del Santuario
Il Santuario è ad una sola navata, con lesene con
capitello ionico che sorreggono una sottile trabeazione; la volta e la
piccola cupola sono illuminate e arricchite da disegni dorati.
L'Altare del Santuario
Il presbiterio contiene l’Altare, sul quale è posta una statua
di Cristo risorto.
Sopra l’Altare, in una apposita nicchia, vi è l’affresco della
Madonna del Bosco.
Statua della Madonna nel Santuario
All’interno del Santuario è collocata la statua della Madonna
del Bosco, realizzata a partire dall’affresco, posta sotto un
baldacchino e poggiante su una struttura che permette di trasportarla
in occasione delle processioni.
La Madonna del Bosco è diventata la Patrona di Buscemi, la sua
festa si celebra l’ultima Domenica di agosto, ma i festeggiamenti si
svolgono in tutto il periodo estivo.
I numerosi fedeli, in prossimità dei festeggiamenti usano
compiere quello che è definito “u viaggiu scausu”
– il viaggio scalzo - : partono dalle loro abitazioni e arrivano al
Santuario a piedi nudi pregando la Madonna.
Il sabato prima dell’ultima Domenica di agosto, alcuni giovani del
paese si recano a rendere omaggio alla propria Patrona, partendo dalla
chiesa Madre con degli stendardi e un gonfalone della Madonna.
La mattina della Domenica, alcuni colpi di cannone e il suono festoso
delle campane, svegliano il paese e danno inizio ai festeggiamenti.
La statua della Madonna sul fercolo per la processione
Alle 9.30, inizia la processione mattutina, l’artistica “vara”
(fercolo) ottocentesca con la statua della Madonna, esce dal Santuario
tra lo sparo di bombe ed il suono festoso delle campane e della banda
musicale.
Il fercolo portato dai fedeli
Il fercolo è portato a
spalla dai fedeli che hanno fatto il voto della “spadda nura” cioè di portare
il fercolo con “la spalla nuda”.
Alle ore 10, il fercolo con la statua della Madonna è accolto
all’ingresso del paese da ventuno colpi di cannone, da molti fedeli e
dalle Autorità cittadine, che offrono dei fiori alla Madonna e
si uniscono alla processione.
Alcune centinaia di metri più avanti, inizia una piccola salita
molto stretta e ripida, che i portatori fanno correndo e chiedendo
l’aiuto della Madonna: “e chiamamula
ca na aiuta! Evviva a Maronna!” – “ chiamiamola che ci aiuta!
Evviva la Madonna! -.
Numerosi genitori svestono i loro bambini al passaggio del
fercolo e donano gli abiti alla Madonna come segno di ringraziamento e
devozione.
Intorno alle ore 13.30, la processione si conclude nella chiesa Madre,
tra scampanii festosi, lo sparo di bombe e il lancio di ‘nzareddi (fettuccine di carta
colorata) e palloncini.
La Madonna nella processione serale
La sera si celebra una Santa Messa solenne con la presenza delle
Autorità cittadine e dopo si svolge la processione serale con il
fercolo, che percorre le vie principali del paese seguita da molti
fedeli.
PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BOSCO
Ave Maria
O Vergine potentissima,
che in questo luogo di Vostra particolare predilezione
avete consolato tante anime col liberarle dal peccato
e dai mali che ne sono le conseguenze,
col manifestar loro le vie su cui il Signore le voleva,
coll’infervorarle nei santi loro proponimenti,
consolate noi pure col renderci
Vostri fervorosissimi figli,
sempre fedeli al Vostro amore
ed alla pratica generosa delle cristiane virtù fino alla morte.
Cosi sia.
Ave Maria.
Salus infirmorum, ora pro
nobis.
Consolatrix afflictorum,
ora pro nobis.
Refugium peccatorum, ora
pro nobis.
Madonna del Bosco,
pregate per noi.
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