Chiesa della Madonna delle Grazie

Nuoro

Italia

1670



ciesa della Madonna delle Grazie
via delle Grazie, 08100 Nuoro







Nel XVII secolo, a Nuoro, un giovane pastore trovò una statuetta lignea della Madonna.
I racconti popolari attribuirono alla Madonna raffigurata nella statuetta il miracolo di aver salvato la città dalle peste.

Il 13 maggio 1670, il vescovo di Alghero, Mons. Francesco Lopez de Urraca, concesse a Nicolau Ruju Manca la permissione di poter fabbricare una chiesa in onore della Vergine delle Grazie di Nuoro.
In un atto notarile redatto a Nuoro il 10 luglio 1677, si legge di Nicolao Ruju Pugioni cap patrò de la capilla de n.ra Señora de Gracia.

In seguito all’evento miracoloso, ogni anno, dal 1812, viene sciolto un voto fatto alla Vergine: il 21 novembre si celebra la festa, molto sentita da tutto il centro Sardegna, della Madonna delle Grazie.







Alla Madonna delle Grazie, in lingua sarda Nostra Sennora de sa Grassia, è dedicata nel quartiere nuorese di Seuna la chiesa ‘vecchia’, detta così per distinguerla dal nuovo Santuario edificato, anch’esso in onore della patrona di Nuoro, negli anni Cinquanta del XX secolo e dove è stato trasferito il simulacro ‘miracoloso’.




Facciata della chiesa

Il portale ha un frontone in trachite composto dal timpano con nicchia, che poggia su un architrave diviso in specchi da due cornici, e sorretto da due semicolonne. Il capitello di una delle lesene presenta decorazioni con figure zoomorfe e floreali come il rosone, anch'esso in trachite.





Nello spazio fra l’architrave e la base del timpano vi è una iscrizione in latino che riporta la dedica alla Madonna delle Grazie, il nome del committente, Nicolao Ruju Manca, ed il suo diritto di essere sepolto all'interno della chiesa insieme con i suoi familiari.
A conferma di ciò, durante gli ultimi lavori di restauro, sotto il pavimento vennero ritrovate alcune sepolture.

La facciata termina in alto con una cimasa curvilinea e sul lato destro c'è una torre campanaria.

Alla chiesa si accede tramite una scala di granito, ma vi è un secondo ingresso che si apre nella fiancata laterale sinistra della Chiesa, il quale si presenta con stipiti in trachite rossa e sovrastato da una nicchia. Un terzo ingresso è collocato sul lato destro della chiesa e conduceva a un ampio cortile con un loggiato (lozas), che fungeva da ostello per i pellegrini durante la festa della Patrona di Nuoro.




Interno della chiesa

La chiesa è ad un’unica navata, col tetto a botte; un presbiterio quadrato e sopraelevato, in cui è posto un Altare di stile neoclassico, rifatto nell’800.





Pitture murali

All’interno vi sono delle pregevoli pitture murali, risalenti al XVIII secolo e attribuiti alla bottega di Pietro Antonio e Gregorio Are, artisti sardi che operarono in diversi paesi della Provincia. Il ciclo pittorico ha come tema l’Apocalisse, e vi sono raffigurati i 12 Apostoli, i Profeti, alcuni brani delle Sacre Scritture.

Dal 1719 la chiesa fu gestita dai Gesuiti, che vi rimasero fino al 1773, quando la Compagnia di Gesù venne sciolta.

Il culto della Madonna si diffuse rapidamente, tanto che la novena è attestata già dal 1681. All’epoca, la festa si celebrava nel mese di settembre.

Nel 1812, in occasione di un’epidemia di colera, il Consiglio Comunale cittadino fece voto alla Madonna perché risparmiasse la città dal morbo.
Da allora, ogni 21 novembre, giorno della festa, il Consiglio Comunale offre alla Madonna 19 ceri, uno per ogni rione storico della città, portati in chiesa da altrettanti uomini in costume.







PREGHIERA ALLA MADONNA DELLE GRAZIE





Santissima Vergine Maria, che fosti scelta fin dall’eternità ad essere la Madre di Colui che è la Grazia Sostanziale ed Increata, noi esultiamo nell’invocarTi perciò col glorioso titolo di madre della Divina Grazia e esultiamo con Te per la tua dignità incomparabile, pregandoTi, in pari tempo, perché ci aiuti a godere i benefici frutti dell’Incarnazione e della Tua divina maternità.

Ave Maria

Santissima Vergine Maria, che essendo vera Madre del divin Redentore, sei perciò stesso Mediatrice di grazia e di santità per i Tuoi figli mortali, noi esultiamo nel chiamarTi con questo titolo vera Madre della divina Grazia, e Ti preghiamo di custodire sempre nei nostri cuori il tesoro celeste della grazia santificante, affinché mai la perdiamo per il peccato, ma piuttosto sempre la aumentiamo rendendoci più cari ed accetti alla augusta maestà di Dio.

Ave Maria

O Vergine Santissima delle Grazie, Tu che fin dal giorno che scegliesti di abitare in questo Santuario a Te dedicato, fosti sempre la speranza e il conforto dei padri nostri nelle pubbliche e private calamità e non cessasti mai di versare a larghe mani i tesori delle divine grazie sopra i figli devoti che a Te ricorsero, dal Tuo trono, dove regni qual Madre di misericordia, rivolgi anche sopra di noi il Tuo sguardo benigno; abbi pietà di noi che a Te ricorriamo e ottienici dal Tuo divin Figlio Gesù i favori celesti e quelle grazie particolari che in questo momento Ti domandiamo e che per mezzo della Tua potente intercessione imploriamo dalla Divina Clemenza.

Amen.