Santuario della Madonna della Rosa  

Ostra  (AN)

Italia

1668


Via Madonna della Rosa - 60010 Ostra (AN)
Telefono 071/9093585
Sito internet: www.madonnadellarosa.it





Veduta di Ostra


Ostra è un comune italiano di circa 6.300 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche.
Ha assunto la sua attuale denominazione dal 12 maggio 1881 per Regio Decreto: in precedenza il paese veniva denominato Montebodio e Montalboddo; la prima attestazione del toponimo originale risale al XII secolo.
Nonostante sia in provincia di Ancona, Ostra appartiene alla diocesi di Senigallia.

La tradizione popolare racconta che a breve distanza fuori dalle mura di Ostra, in una ridente valle circondata da colli ubertosi, esisteva in epoca immemorabile, un’edicola in cui si venerava una immagine della Vergine, dipinta sulla nuda parete. La Vergine tiene in braccio il Bambino Gesù e con la mano sinistra tiene una rosa rossa.
Ai piedi dell’edicola scorreva un ruscello di acqua limpida.




La Madonna della Rosa


Dalla rosa che la Beata Vergine tiene con la mano sinistra, i fedeli cominciarono ad invocarla col titolo di “Madonna della Rosa”.

Iddio, che in ogni tempo e luogo vuole l’esaltazione della Madre Sua, stabilì che, col titolo di “Mistica Rosa” Ella divenisse oggetto di particolare culto, strumento di grazie e di strepitosi prodigi.

Nel 1666, dalla mano devota di una pia fanciulla, venne posto davanti alla santa immagine, in un giorno di maggio, un candidissimo giglio, in segno di filiale amore.
Il fiore, con grande meraviglia di tutti, rimase per mesi e mesi fresco e olezzante come quando appena reciso dalla pianta.
Da allora, grandi folle di fedeli accorsero ai piedi della Vergine Santa e i miracoli si moltiplicarono e si ripeterono.
Per il grande afflusso dei fedeli, la modesta e disadorna edicola, due anni dopo, nel 1668, venne trasformata in una Cappella.
Le acque del ruscello, strumento di tanti prodigi, vennero quindi raccolte in un pozzetto ai piedi dell’Altare di Maria, ed anche oggi, come allora, i fedeli rimangono sorpresi dal fatto che il volume dell’acqua si mantiene sempre al livello di cm. 80 sia d’estate sia d’inverno, qualsiasi quantità se ne attinga.
Le grazie ed i miracoli ottenuti mediante l’acqua della fonte continuavano senza sosta, accrescendo in modo costante l’afflusso dei fedeli provenienti anche dai paesi vicini.

La fama dei prodigi operati dalla Madonna della Rosa, giunse fino al Soglio Pontificio, ed il Capitolo Vaticano, nel 1726, concesse all’immagine miracolosa l’onore della solenne incoronazione, ed alla Cappella il titolo di Santuario.

Ben presto, aumentando sempre più l’afflusso dei fedeli, anche la Cappella si dimostrò insufficiente, per cui sorse l’idea di costruirne una più grande.

L’unanime ed ardente desiderio in breve volgere di tempo divenne una realtà.
Nel 1748 si gettarono le fondamenta del nuovo Santuario e, sei anni dopo, fu completato.




Veduta del Santuario


Il Santuario ha la pianta a croce greca, in stile corinzio, diviso in tre navate, a somiglianza di quello di Loreto, e racchiude in sé la vecchia Cappella della Madonna.




Esterno del Santuario


Tra il 1887 e il 1891, su disegno del Conte Francesco Vespasiani, architetto dell’Esposizione Vaticana in Roma, fu costruito il campanile e l’armonica e monumentale facciata.




Facciata del Santuario


La facciata è a due ordini e presenta un piacevole gioco di masse pure e nitide, messe in chiaro rilievo dalle luci e dalle penombre delle colonne di granito del portale maggiore, dal leggero sporgersi delle mezze colonne e dalle lesene, dalla classica trabeazione che delimita i piani, dagli attici che definiscono le navate laterali della nicchia-tempietto che rinserra al centro della facciata una copia a tutto rilievo della miracolosa effigie della Madonna della Rosa, infine dal suo finestrone cinquecentesco e dal timpano a semicerchio che chiude il corpo centrale della fronte.




Altorilievo sopra il portale d'accesso





Campanile


Il campanile è una sintesi di eleganza e di robustezza, si innalza maestoso sulla valle e poggia su di un solido basamento, ingentilito peraltro dal cinquecentesco finestrone: sul primo piano di forte aggetto, si sovrappongono altri due ordini arricchiti di paraste e di trabeazioni classicheggianti; al di sopra della cella campanaria su leggero basamento contornato da volute, si slancia la cuspide di ricordo gotico, coronata da una maestosa palla che domina superba, con la sua croce, il Santuario sottostante.




Interno del Santuario


L’interno del Santuario è di un gusto architettonico che va dal tardo Rinascimento agli albori del Barocco: la pianta è a croce greca con semicupola al centro, poggiante su quattro paraste corinzie che reggono la trabeazione e i pennacchi.
Alla navata centrale dalle linee solenni, si aggiungono le due navate laterali con arco a tutto sesto.
La luce che si diffonde ovunque dalle ampie finestre rende l’atmosfera serena propria del Rinascimento. La decorazione è opera dei fratelli Bedini e rende una sensazione di ricchezza e di eleganza.



L'Altare


La navata centrale si chiude col presbiterio, separato dalla navata con una balaustra in pietra.
 




La Cappella della Madonna


La Cappella della Madonna, inserita nel Santuario, è avvolta nella penombra per la fioca luce che entra indirettamente dall’esterno.
La vecchia e barocca decorazione architettonica che contornava la miracolosa immagine della Vergine, è sostituita da un nuovo altare-custodia su disegno dell’architetto Garlati.





La Madonna della Rosa


Il nuovo monumento arricchisce degnamente il Santuario, per la sua esuberante ricchezza di fantasia decorativa. Il suo classico stile, armonica sintesi dei vari motivi architettonici del Santuario, danno al fedele la gioia di vedere posta la santa immagine della Vergine su un trono che soddisfa le esigenze della pietà e dell’arte.





Una delle sale degli ex voto


Fra le centinaia di ex voto, provenienti da tutta Italia, sono conservate due bandiere turche, uniche in Italia, conquistate dalle forze armate cristiane durante una battaglia combattuta in Dalmazia nel 1717 da tremila soldati veneziani contro seimila Turchi. Per una serie di inattese circostanze, il Generale Alvise III, detto Sebastiano, della nobile famiglia veneziana dei Mocenigo, attribuì la vittoria proprio all’intercessione della Madonna della Rosa.





La cantoria con l'organo


Nella cantoria posta sopra l’ingresso del Santuario è posto un organo del 1721, opera di Angelo Albertini di Jesi, restaurato nel 1990.


La festa della Madonna della Rosa si celebra il 5 settembre

Il 2, 3 e 4 settembre si svolge un triduo di preparazione, con al mattino la recita del Santo Rosario seguita dalla celebrazione della Santa Messa; alla sera si recita ancora il Santo Rosario, seguito da una veglia di preghiera.
Il 5 settembre si celebra una Santa Messa al mattino presto e un’altra alle 9,30 seguita dalla benedizione delle auto. Alle 18,30 si celebra una Santa Messa di ringraziamento alla Madonna celebrata dal vescovo di Senigallia, alla cui diocesi appartiene Ostra.
Durante i diversi giorni, nel Santuario vengono esposti dei testi religiosi edificanti, che è possibile visionare e acquistare.




Fedeli al Santuario





PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA ROSA





Maria, Madonna della Rosa,
Tu che un giorno hai accettato
il dono di un semplice fiore,
segno di amore di una umile fanciulla,
e lo hai mantenuto fresco per mesi,
accetta la nostra fervida preghiera
che Ti rivolgiamo con sincera devozione.
Volgi il Tuo sguardo di Madre
su ciascuno di noi, sulle nostre famiglie,
sui nostri giovani, sui nostri fanciulli.
Sostieni i nostri passi
perché non soccombiamo
nelle prove della vita.
Guidaci nel nostro cammino
dietro a Tuo Figlio Gesù
e aiutaci ad essere ogni giorno
suoi discepoli.
A Te affidiamo le nostre comunità cristiane
perché con la Tua potente intercessione
siano ad imitazione della Chiesa originaria:
“un cuor solo ed un’anima sola”.

Amen