Ogni anno nel giorno dell’Assunta,
il 15 agosto, il sole, venti secondi prima del tramonto, si posa in
maniera concentrica sul fiore a otto petali che è raffigurato
sulla bifora e per venti secondi incorona Maria che venne assunta in
Cielo anima e corpo.
La bifora illuminata
Il fiore a otto petali illuminato si riflette sul pavimento antistante l’Altare.
Lo spettacolo richiama sempre numerosi fedeli, che si recano nella
Basilica per rendere omaggio così alla Madonna Assunta.
Il pavimento della Basilica richiama il disegno della facciata.
L’orientamento della Basilica lungo la direttrice Est-Ovest fa
sì che si riscontri un particolare collegamento tra i tre rosoni
della facciata e il disegno del pavimento di fronte all’abside: al
solstizio d’estate, la luce che penetra dai tre rosoni illumina sei
punti precisi del pavimento in cui le mattonelle sono disposte in tre
cerchi concentrici. La luce che penetra dal rosone centrale crea un
settimo cerchio che li avvolge tutti e tre.
In seguito al terremoto del 2009, la Basilica è stata sottoposta
a lavori di consolidamento e restauro che si sono conclusi nel 2017.
Si racconta che Pietro da Morrone al Concilio di Lione abbia incontrato
i Cavalieri Templari, i quali gli avrebbero affidato delle reliquie:
una spina della corona di Cristo e l’indice della mano destra di San
Giovanni Battista; che sono conservati nella Basilica.
Organo a canne esistente prima del terremoto del 2009
Durante il terremoto del 2009, l’organo a canne è andato
distrutto; nello stesso anno sono state recuperate alcune parti, tra le
quali il somiere, elementi della cassa e della cantoria e alcune canne.
Dopo complessi lavori di restauro della cassa e della cantoria con la
ricostruzione delle parti mancanti, quest’ultime sono state rimontate
in Basilica nel 2018, prive della parte fonica.
Sul lato destro della chiesa si accede al chiostro, caratterizzato da
un bellissimo porticato con al centro una fontana monumentale.
A partire dall’emissione da parte di Celestino V della “Bolla del
perdono” è sorta a L’aquila una tradizione che dura ancora oggi:
detta “La Perdonanza”, termine medievale riportato in auge da Gabriele
D’Annunzio.
Nel corso dei secoli scorsi vi sono stati periodi di disinteresse,
tanto che la ricorrenza era limitata alla funzione religiosa. Tra gli
anni settanta e ottanta del secolo scorso si ebbe il riaccendersi
dell’interesse per Celestino V e la sua Bolla.
Nel 1983, l’allora sindaco de l’Aquila, Tullio De Rubeis, decise di
rilanciare la cerimonia: a fianco delle cerimonie religiose fu
ripristinato il corteo storico, il Corteo della Bolla, che porta la
Bolla dalla torre civica alla Basilica di Collemaggio, immediatamente
prima dell’apertura della Porta Santa.
La cerimonia è preceduta da una settimana di manifestazioni preparatorie tra il 23 e il 29 agosto.
I tre appuntamenti principali dell’evento sono il “cammino del Fuoco
del Morrone” (antecedente alla settimana festiva), il “corteo della
Bolla” e “l’apertura della Porta Santa” della Basilica di Santa Maria
di Collemaggio.
Il “cammino del Fuoco del Morrone” si rifà al corteo con cui
Pietro da Morrone, in sella ad un asino, partì dall’eremo sul
Morrone e fece il suo ingresso trionfale a L’Aquila il 27 luglio 1294,
attraversando varie località.
La rievocazione prevede che i tedofori accendano la fiaccola, il
“Fuoco”, nell’eremo e la portino di corsa, con un percorso di diverse
giornate e attraversando vari comuni, fino ad arrivare in Piazza
Palazzo, a L’Aquila, dove accendono il tripode posto sulla torre
civica, in cui è custodita la “Bolla del perdono”, generalmente
il 23 agosto, dando così inizio alla settimana di
festività.
Il “corteo della Bolla” si svolge il 28 agosto e sfila per le strade
del centro storico portando solennemente la Bolla dalla sede del Comune
alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
La Bolla viene portata dalla “Dama” accompagnata dal “Giovin Signore”,
dalla “Dama della Croce”, dal gonfalone medievale, dai Carabinieri in
alta uniforme e da oltre 250 figuranti.
Le autorità religiose, civili e militari attendono l’arrivo della Bolla sul prato della Basilica di Collemaggio.
Una volta sul sagrato viene letta solennemente la Bolla e consegnata simbolicamente alla Chiesa Aquilana.
Il “Giovin Signore” e la “Dama della Croce”
La “Dama” che porta la Bolla
I figuranti
I figuranti
L’“apertura Porta Santa” ha inizio
col Vescovo de L’aquila – o da chi per lui: molte volte viene invitato
un Cardinale – nel 2021 fu invitato il Cardinale Enrico Feroci – che
colpisce per tre volte, con un bastone di legno d’ulivo del Getsemani,
la Porta Santa della Basilica.
Le Sante Messe di apertura e di chiusura della Porta Santa vengono celebrate sul sagrato,
condizioni metereologiche permettendo, diversamente le celebrazioni si svolgono all’interno della Basilica.
Chiusura della Porta Santa
Chiusura della Porta Santa
Chiusura della Porta Santa