Santuario della
Madonna di Monte Berico

Vicenza

viale Dieci Giugno, 87, 36100 Vicenza
Telefono: 0444 559411
monteberico@monteberico.it







Il Santuario della Madonna di Monte Berico si trova sull’omonimo colle di Vicenza.



Panoramica del Santuario


Secondo la tradizione Il Santuario è sorto in seguito a due apparizioni della Vergine Maria ad una contadina di Sovizzo: Vincenza Pasini. Le due apparizioni avvennero nel 1426 e nel 1428.
La donna si stava recando dal marito che lavorava nella sua piccola vigna sul Monte Berico; lungo il percorso le apparve una donna bellissima che le disse: “Non temere Vincenza. Sono la Madre di Gesù morto in croce per la salvezza degli uomini” … “Vai e avvisa i Vicentini che io voglio in questo luogo una chiesa consacrata al mio nome; solo allora saranno liberati dal flagello che li percuote. Riferirai al popolo i miei comandi: se non obbediranno, la peste non cesserà” … “Come prova della mia volontà scavino fra queste rocce aride e ne scaturirà una fonte copiosa”.





Tornata a Vicenza, la Pasini raccontò tutto al vescovo e ai magistrati della città, ma non venne creduta.
La veggente non si perse d’animo e fornì al vescovo come una prova di quanto era accaduto: gli spiegò che la Madonna aveva segnato sul terreno, con un ramo d’olivo, il perimetro della chiesa; e inoltre aveva aggiunto che chiunque si fosse recato nella chiesa la prima Domenica del mese avrebbe ricevuto abbondanti grazie. Ma fu tutto inutile.

Due anni dopo, il primo agosto 1428, Vincenza ebbe un’altra visione sempre sul Monte; questa volta, per paura di non essere nuovamente creduta, scese in città e si mise a gridare a gran voce quello che le era accaduto. Il popolo, stremato dalla peste, rimase colpito dalle parole di Vincenza e le credette: le autorità  civili e religiose ne seguirono l’esempio.
Così, il 25 agosto le autorità insieme al popolo salirono sul Monte e posero la prima pietra della chiesa: miracolosamente, man mano che veniva eretta la chiesa la peste andava decrescendo; quattro mesi dopo la chiesa era terminata e la peste era scomparsa del tutto.

La chiesa era in stile gotico e annesso vi era un piccolo cenobio per ospitare i religiosi che accoglievano i pellegrini; venne dedicata a Sancta Maria de gratia, in memoria della fine della peste; e venne affidata all’Ordine di Santa Brigida, per poi passare, nel 1635, ai Servi di Maria. A metà del secolo i Serviti completarono il convento.

La vita religiosa dei Vicentini si imperniò sul Santuario e sopraggiunsero donazioni e lasciti testamentari; fu quindi possibile ingrandire la chiesa.
Nel 1476 il vescovo concesse una particolare indulgenza ai fedeli che avessero fatto un’elemosina alla chiesa; questo ne permise l’ampliamento, che venne completato nel 1480. Successivamente vennero eretti nuovi altari.
Nel 1578-79, l’architetto Palladio ampliò la chiesa in stile gotico con un’aggiunta a pianta quadrata di 12 metri per lato.

Nel 1630 Vicenza venne colpita di nuovo dalla peste. Il Comune propose un’oblazione alla Vergine di Monte Berico perché intercedesse per la fine della pestilenza. La peste cessò e il Comune insieme con i Serviti decisero di ingrandire la chiesa: venne eliminata l’aggiunta del Palladio e venne dato inizio ad un edificio più ampio che venne costruito tra il 1688 e il 1703.

Nel 1810, con l’invasione napoleonica, il convento venne soppresso al pari degli altri. Alcuni frati deposero la veste religiosa e indossarono la talare dei sacerdoti regolari. Nel 1813 una parte del convento soppresso venne acquistato dalla direzione demaniale.

Nel 1817 vennero costruite tre nuove gradinate e nel 1826 venne sostituito il vecchio campanile con uno più grande.
Con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto sotto l’Impero austriaco, nel 1835 il convento venne ricostituito e la vita religiosa del Santuario riprese vigore.
Nel 1860 venne restaurata la facciata sempre in stile gotico.

Nel 1904 il Santuario venne elevato al rango di Basilica minore dal Papa Pio X.
Restauri e aggiunte vennero eseguite negli anni 1970.

Dal 1978 la Madonna di Monte Berico è la Patrona principale della città di Vicenza e della diocesi.




La via delle Scalette

Si può arrivare al Santuario in auto o attraverso due vie pedonali: la più antica è quella delle cosiddette “Scalette” costruita nel 1574: composta da 192 gradini che iniziano con un arco monumentale.




I Portici che dal centro città porta al Santuario

La più recente è la via dei “Portici”, ultimata nel 1780: è lunga 700 metri, con 150 arcate, che corrispondono ai 150 grani del Rosario, e con 15 cappellette che corrispondono ai 15 Misteri del Rosario.

Monte Berico è anche un luogo di memoria storica: nel 1848 fu al centro della battaglia tra gli Austriaci e i risorgimentali. Tra gli altri episodi si ricorda che il 10 giugno 1848, quando gli Austriaci del maresciallo Radetzky attaccarono Vicenza difesa da volontari e da soldati pontifici, il Principe del Liechtenstein, che guidava le truppe che attaccarono i difensori asserragliati sul Monte Berico, entrò nella chiesa a cavallo, ma subito cadde fulminato da un colpo di moschetto.





La statua della Madonna venne realizzata tra il 1428 e il 1430: è alta 1,7 metri, ornata di corona e gioielli, con una base di 1,4 metri; rappresenta Maria Madre della Misericordia, o Madonna del Manto, sotto il quale stanno quattro supplicanti per parte. I volti dei fedeli supplicanti richiamano i volti di bambini, quasi ad ricordare l’ingiunzione di Gesù: “se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt. 18, 1-4)

La corona sul capo della Madonna è una copia di quella che fu posta il 2 agosto 1900 dal Patriarca di Venezia Mons. Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X. Dopo vari tentativi di furto, l’originale è conservata in un luogo sicuro.






Al di sopra dell’altare è posta la nicchia della Madonna, incorniciata dentro un’edicola dipinta sullo sfondo con un manto decorato, sorretto da angeli. Sotto la statua è collocato un grande tondo d’argento, decorato con un bassorilievo che rappresenta l’apparizione della Vergine a Vincenza Pasini.
I pellegrini in visita al Santuario passano dietro l’altare e sostano in preghiera
davanti alla statua.

La Supplica alla Madonna di Monte Berico

O Vergine Santissima, Madre di Dio e Madre mia Maria, Ti ringrazio che Ti sei degnata di apparire sul Monte Berico e Ti ringrazio per tutte le grazie che qui concedi a quanti a Te ricorrono.
Nessuno mai Ti ha pregato invano.
Anch’io a Te ricorro e Ti supplico per la Passione e Morte di Gesù e per i Tuoi dolori: accoglimi, o Madre Pietosa, sotto il tuo manto, che è manto materno; concedimi la grazia particolare che Ti domando… e proteggimi da ogni male e specialmente dal peccato che è il male più grande.
Deh! fa’, o Maria, Madre mia, che io goda sempre della Tua amorosa protezione in vita e più ancora in morte e che venga poi a vederTi in cielo e a ringraziarTi e benedirTi per sempre. Amen.
Madonna di Monte Berico, prega per noi.






La chiesa presenta tre facciate identiche, ornate da statue e bassorilievi, di esse la principale è quella orientale, che guarda verso i portici.

Sopra ciascuna delle tre porte di entrata del Santuario sono posti dei bassorilievi eseguiti tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. Essi raffigurano scene della storia del Santuario: nella porta di Oriente vi è la scena dell’apparizione.



Bassorilievo con l'apparizione della Madonna


Nella porta a Nord vi è la scena della Pasini che racconta l’accaduto alle autorità.




Bassorilievo con la posa della prima pietra

Nella porta a Occidente vi è la scena della posa della prima pietra della chiesa.




Interno del Santuario

All'interno del Santuario, sulla parete di fondo, sopra l’abside, vi è una grande vetrata che raffigura l’apparizione della Vergine sul Monte. Una sottostante cornice a volute porta la scritta in latino:
Adorabimus in loco ubi steterunt pedes eius” (La adoreremo nel luogo dove si posarono i suoi piedi).







La sistemazione dell’abside come si vede oggi è stata realizzata  negli anni 1926-1928, nel quinto centenario delle apparizioni; nell’occasione è stato sostituito l’altare risalente al 1590.




Altare maggiore


Sulla cantoria in controfacciata, si trova l’organo a canne, costruito nel 1943 utilizzando parte del materiale degli organi precedenti.






Vicino al Santuario si trova un piccolo museo in cui sono raccolte più di 150 tra tele e tavolette votive lasciate nel Santuario dai fedeli in ringraziamento delle grazie ricevute.

L’8 settembre, a Vicenza, si celebra la festa della Madonna di Monte Berico, istituita nel 1917 e diventata patronale nel 1978.





Il Gioiello di Vicenza


Nel biennio 1576-1577 la peste colpì il Ducato di Milano e arrivò a contagiare alcune città del Veneto fino a Verona. I Vicentini, per timore che la peste arrivasse fino a Vicenza, si rivolsero alla Madonna di Monte Berico per esserne preservati.
Pensarono di offrire come ex voto alla Madonna un manufatto in argento, su supporto in legno, che rappresentava tutta la città. L’opera venne realizzata col concorso economico dell’intera cittadinanza e venne completato nel 1578. Al manufatto i Vicentini diedero il nome di “Gioiello”
Vicenza venne graziata e il Gioiello venne conservato nella chiesa costruita nel 1428.

A ricordo dell’evento vennero realizzati diversi dipinti, tra cui uno che raffigura San Vincenzo, allora Patrono della città, che offre il Gioiello alla Madonna.



San Vincenzo offre il Gioiello alla Madonna


Nel 1797, le truppe napoleoniche occupanti il territorio razziavano ogni cosa di valore che trovavano, ovunque si trovassero. Trovato il Gioiello di Vicenza, lo portarono via e per comodità pensarono di fonderlo; ma il Gioiello non era di argento massiccio, come pensavano i razziatori, e quindi si bruciò e andò perduto.

Nel 2010 si costituì un Comitato per il Gioiello di Vicenza, che ebbe il sostegno di vari enti istituzionali, compreso l’Ufficio dei Beni Culturali della diocesi. L’architetto scelto per la realizzazione del nuovo Gioiello, in assenza di disegni originali, si basò sui dipinti esistenti.
Il gioiello è stato realizzato in argento 925/1000 ed è composto da 300 modellini di edifici, fusi e cesellati, poggiati su un vassoio rotondo dal diametro di 58 cm. Frutto di 2000 ore di lavoro, il tutto pesa 15 chili.

Il Gioiello resta conservato per tutto l’anno ed esposto al pubblico nel Museo diocesano.
Ogni anno, alla vigilia della Festa patronale della Madonna, il 7 settembre, il Gioiello viene portato in corteo dal centro cittadino al Santuario attraverso il percorso delle “Scalette”. Ogni anno si incarica del corteo una diversa Associazione della città.




Il Gioiello e il Gonfalone del Comune rimangono esposti sull’Atare maggiore del Santuario di Monte Berico per tutta la festa patronale, l’8 settembre.