Santuario di Nostra Signora delle Grazie
Cotignac - Francia
Notre Dame de Grâces, 83570 Cotignac, Francia
Telefono: +33 4 94 69 64 90
Il
Santuario di Nostra Signora delle Grazie si trova nella cittadina
francese di Cotignac, situata nel dipartimento del Var, nella regione
della Provenza - Alpi – Costa Azzurra, a circa 80 km da Tolone.
Il
10 agosto 1519, nella festa di San Lorenzo Martire, un taglialegna,
Giovanni de La Baume salì sul monte Verdaille che sovrasta
Cotignac. Egli aveva 22 anni e iniziava la sua giornata pregando.
All’improvviso gli apparve una nube che avvolgeva la Vergine Maria con
in braccio il Bambino Gesù, accompagnati da San Michele
Arcangelo e da San Bernardo. La Madonna era in piedi. Ella si rivolse a
Giovanni dicendogli: «Sono la Vergine Maria. Vai a dire al clero
e ai notabili di Cotignac di costruire qui una chiesa intitolata a
Nostra Signora delle Grazie alla quale si verrà in processione
per ricevere i doni che vorrò elargire».
Poi, la visione sparì e Giovanni tenne per sé il
messaggio ricevuto. L’indomani, 11 agosto, ritornò sul posto per
completare il suo lavoro. L’apparizione si ripeté e la Madonna
gli rivolse lo stesso messaggio. Allora, Giovanni si precipitò
al villaggio per raccontare quello che aveva visto e sentito.
La Madonna appare a Giovanni de la Baume
La testimonianza di Giovanni venne accolta bene, al
punto che il 14 settembre seguente, festa della Santa Croce, gli
archivi municipali riportano la posa della prima pietra della chiesa,
con una grande processione a cui partecipò l’intera
comunità, clero e notabili in testa.
Il 17 marzo 1521, Papa Leone X concesse una serie di indulgenze al Santuario.
Verso la fine del XVI secolo, un gruppo di sacerdoti e religiosi
oratoriani si stabilirono nei pressi della chiesa per meditare,
studiare e organizzare il culto.
Nel 1610 era salito al trono di Francia Luigi XIII; la Regina, Anna
d’Austria, dopo vent’anni di matrimonio non aveva ancora dato un erede
al Re. Il clero francese pregava per ottenere la grazia di un erede.
Il 27 ottobre 1637, nel convento della Madonna delle Vittorie a Parigi,
la Vergine apparve quattro volte nella stessa notte ad un religioso
agostiniano, frate Fiacre di Santa Margherita; la Madonna chiese che,
perché la Regina avesse un figlio, bisognava recitare tre novene
pubbliche: una nella Cattedrale di Notre Dame e una nella Basilica di
Nostra Signora delle Vittorie, a Parigi; la terza nella chiesa di
Nostra Signora delle Grazie a Cotignac.
la Madonna appare a frate Fiacre
Una
volta informata, la Regina incaricò frate Fiacre di eseguire
queste novene. Egli iniziò l’8 novembre 1637. La Regina lo
mandò a Cotignac per concludere le sue novene che terminarono il
5 dicembre successivo.
Il
7 febbraio 1638, informato della gravidanza della Regina, Luigi XIII
chiese a frate Fiacre, con il suo Priore, di tornare al santuario di
Cotignac per celebrare una novena di Messe, per chiedere che la
gravidanza della Regina andasse bene e che il tanto atteso bambino
nascesse in buona salute.
Il 5 settembre 1638, nacque il futuro Luigi XIV.
In seguito al miracolo, il Re Luigi XIII decise di consacrare il Regno
di Francia alla Vergine di Cotignac, cosa che diede notorietà
nazionale al piccolo paese.
La famiglia reale si recò in visita nei tre santuari, in segno di ringraziamento.
Nel 1644, la Regina chiese a frate Fiacre di portare alla chiesa di
Cotignac un dipinto che aveva fatto eseguire appositamente,
raffigurante il Re, in ginocchio, che presenta la sua corona e il suo
scettro alla Vergine.
Luigi XIII offre alla Modonna la corona e lo scettro
Questo dipinto, esposto nella chiesa, andò distrutto durante la Rivoluzione.
Il 21 febbraio 1660, la Reggente Anna d’Austria e Re Luigi XIV si
recarono di persona al Santuario di Cotignac, accompagnati da 40
gendarmi e da un distaccamento di moschettieri.
Durante la sua visita, il giovane re, di 21 anni, donò alla
statua della Vergine il lungo cordone di moiré celeste indossato
dai membri dell’Ordine dello Spirito Santo di cui era membro. La Regina
dispose che con i suoi fondi venissero celebrate sei Messe in perpetuo.
La visita personale a Cotignac del Re Luigi XIV, accompagnato da sua
madre, e i segni di riconoscenza del Re al Santuario, stabilirono un
forte legame tra la monarchia francese e il Santuario di Nostra Signora
delle Grazie.
Tornato a Parigi, Luigi XIV chiese a frate Fiacre di portare a suo nome
al Santuario di Nostra Signora delle Grazie una copia del suo contratto
di matrimonio con Maria Teresa d’Austria, nonché un dipinto che
rappresentava il Re e la giovane Regina.
Il religioso si recò al Santuario nel marzo 1661 e
proseguì poi per Roma, su richiesta della Reggente Anna
d’Austria.
Nel 1667, un anno dopo la morte della Regina reggente, Luigi XIV fece
portare a frate Fiacre, nella chiesa di Cotignac, una targa di marmo
nero, in memoria della madre, ricordando che “fu dato al suo popolo dai
voti che Anna d’Austria aveva fatto in questa chiesa”
.
Questa targa è ancora installata sul muro della chiesa.
Nel 1684, poco prima di morire, frate Fiacre chiese per iscritto al re
Luigi XIV il permesso di poter far seppellire il suo cuore nella chiesa
di Nostra Signora delle Grazie, sotto la pedana dell’Altare. Il
religioso morì il 10 febbraio 1684, e il Re acconsentì
alla sua richiesta. Il 7 maggio, due religiosi del suo Ordine si
presentarono al Santuario, portando il cuore del monaco defunto in una
cassa di piombo. Dopo la celebrazione della Messa e una breve cerimonia
con i religiosi del Santuario, il cuore venne seppellito in chiesa,
sotto l’altare.
Durante questo periodo, e fino alla Rivoluzione, il santuario fu
oggetto di numerose processioni e pellegrinaggi, organizzati da
città, corporazioni, enti religiosi e confraternite. Alcune
parrocchie della diocesi decisero di andare ogni anno in processione al
Santuario per rendere grazie alla Vergine.
Nel 1793 furono espulsi i padri dell’Oratorio che gestivano il
Santuario. I rivoluzionari distrussero il quadro offerto al santuario
dalla regina Anna d’Austria, ma il quadro che decora l’Altare maggiore,
e che frate Fiacre aveva visto in sogno prima della sua prima venuta,
venne salvato dal sindaco del paese, che prima che arrivassero i
rivoluzionari, tagliò la tela del dipinto prima di nasconderla.
Tornata la calma, restituì la tela al Santuario.
I rivoluzionari trasformarono la chiesa in prigione, dove vennero
rinchiusi i “sospetti” prima di essere deportati a Tolone per essere
giustiziati. Quando il 26 luglio 1794, tutte le prigioni vennero
svuotate, i rivoluzionari misero in vendita il Santuario e le sue
pertinenze: la chiesa, l’annesso convento e il bosco circostante.
Nel 1796 gli edifici furono distrutti per recuperare tutti i materiali
edili che potevano essere rivenduti, e gli alberi del bosco furono
tagliati. Il cronista locale ricorda che “l'acquirente della
proprietà” cercò “anche nelle volte” eventuali pietre e
oggetti da rivendere.
Nel 1810 la chiesa fu ricostruita dagli abitanti della città; la
ricostruzione venne eseguita sullo stesso progetto della chiesa
primitiva e ognuno contribuì come poteva: con denaro o giorni di
lavoro. La nuova chiesa venne inaugurata l’8 settembre 1810.
La statua della Madonna e il dipinto che raffigurava l’apparizione,
eseguito nel XVI secolo, furono preservati dalla furia distruttrice.
Il Santuario fu poi affidato alla congregazione degli Oblati di Maria
Immacolata, che realizzarono importanti opere di approvvigionamento
idrico e di valorizzazione del sito.
Nel 1938, la statua della Madonna delle Grazie fu incoronata canonicamente.
Nel 1981, gli Oblati di Maria Immacolata cedettero il Santuario ai
confratelli della Comunità di San Giovanni, che si occupavano
anche del monastero di San Giuseppe di Bessillon, distante tre
chilometri dal Santuario e ad esso collegato con un sentiero nel bosco.
Oggi il santuario è visitato da più di 140.000 pellegrini
all’anno, specialmente in prossimità delle festività del
10, 11 e 15 agosto, e dell’8 settembre.
Molte coppie arrivano in pellegrinaggio per chiedere “grazie per la famiglia, soprattutto le coppie in attesa di figli”. Molti ex voto esprimono la gratitudine di questi pellegrini per aver ottenuto una risposta alla loro preghiera.
L'accesso alla chiesa
L’attuale chiesa fu completamente ricostruita in mattoni e pietra nel 1810 sulle fondamenta della chiesa originaria.
Un piccolo convento ospita i frati di San Giovanni incaricati del santuario.
Esterno del Santuario
All’esterno, sulle pareti della piazza, numerosi ex voto
testimoniano il riconoscimento dato dai pellegrini alla Madonna delle
Grazie; alcuni ex voto portano il nome di un bambino, “per ringraziare
la Vergine della sua nascita”.
Gli ex voto
La chiesa è a navata unica, con abside semicircolare.
Il quadro raffigurante la Vergine è appeso sopra l’Altare.
L'Altare
Il quadro sopra l'Altare
La pietra incisa di marmo nero, donata da Luigi XIV, è esposta su una parete della chiesa.
La cittadina di Cotignac gode di un privilegio unico: oltre
all’apparizione della Madonna delle Grazie, sul monte Verdaille,
nell’agosto del 1519, un secolo più tardi, nel 1660, avvenne
l’apparizione di San Giuseppe sul vicino monte Bessillon.
Il 7 giugno 1660, un pastore del luogo, Ricard Gaspar, si trovava sul
monte Bessilon a tre chilometri dal paese. Pascolava con il suo gregge
sotto un sole cocente, ed era assetato. Pregò San Giuseppe, di
cui era tanto devoto, e ad un tratto ebbe l’apparizione di un uomo
molto alto che indicandogli una grossa pietra gli disse: “Io sono San
Giuseppe, alza quella pietra e potrai bere”.
La statua di San Giuseppe
Il pastore guardò la pietra indicata:
dieci uomini non avrebbero potuto neanche muoverla, tuttavia
obbedì, alzò la pietra con molta facilità e bevve
avidamente alla sorgente d’acqua pura che nessuno aveva mai visto da
quelle parti.
La fonte miracolosa
Gaspard non dubitò della realtà del fatto, né lo fecero gli abitanti di Cotignac.
Con una straordinaria rapidità la notizia si diffuse e ancora
oggi i pellegrini si recano alla fontana da tutte le parti della
provincia e dai paesi limitrofi, infermi e malati di ogni genere, la
maggior parte dei quali tornano guariti o confortati nelle loro
infermità.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Cotignac
Come dimostrano gli ex-voto
che fiancheggiano il muro del Santuario, molti pellegrini ricevono
grazie a Cotignac e implorano l’intercessione della Vergine Maria. In
particolare per il dono dei figli nella famiglia.
Si può recitare questa preghiera per 9 giorni (novena) accompagnata dalla recita del Rosario.
Madre della Divina Grazia, nel tuo aspetto al Monte Verdaille
Lei ci ha invitato a cercare i vostri favori.
Corriamo con fiducia per implorare il tuo aiuto.
Dare,
Ai giusti, la perseveranza,
Alle anime triste, consolazione
Al cuori macellati, coraggio e fiducia,
agli ammalati, la salute,
ai peccatori conversione e il perdono
alle anime del Purgatorio, sollievo e la liberazione
ad ognuno la tua protezione materna.
Noi imploriamo particolarmente il vostro aiuto nell’ora della nostra morte.
Sii la nostra avvocata al giudizio di Dio.
Vogliamo raccontarvi in cielo per sempre la nostra gratitudine.
Madonna delle Grazie, prega per noi.
Amen.
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