Basilica di Santa Maria degli Angeli
 

Assisi - Perugia


Piazza Porziuncola, 1, 06081 Santa Maria degli Angeli (PG)

Telefono: 075 805 1430





La basilica di Santa Maria degli Angeli si trova ad Assisi, in provincia di Perugia.
La costruzione fu iniziata nel 1569 e ultimata nel 1679.





Al suo interno si trova la Porziuncola: la chiesetta dove si raccoglieva in preghiera San Francesco d’Assisi.




Per volere del Papa San Pio V (1566-1572), al fine di custodire la chiesetta della Porziuncola, le cappelle del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di San Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recavano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 venne edificata la Basilica di Santa Maria degli Angeli.






I terremoti che colpirono l’Umbria nel 1832 provocarono danni gravissimi alla Basilica. Vennero effettuati i lavori di restauro e la Basilica venne riaperta al culto l’8 settembre del 1840.



La facciata, ispirata al barocco romano, fu inaugurata l’8 giugno 1930; alla sua sommità fu collocata l’imponente statua della Vergine in bronzo dorato.





In cima alla facciata del tempio, a 40 metri d’altezza, spicca la statua della Madonna in bronzo dorato: alta 7 metri e pesante 140 chili.


La Porziuncola è la chiesetta in cui San Francesco d’Assisi si rese conto della sua vocazione: qui egli accolse Santa Chiara e i primi frati.



San Francesco accoglie Santa Chiara

Nella stessa chiesetta, San Francesco ebbe la visione in cui domandò l’istituzione dell’indulgenza plenaria per i peccatori pentiti.



La visione di San Francesco

In una notte di luglio del 1216, mentre San Francesco era in preghiera nella chiesetta della Porziuncola, ebbe una visione di Gesù e della Vergine Maria  circondati da una schiera di Angeli. A lui che aveva tanto pregato per i peccatori gli fu chiesto quale grazia desiderasse.
Francesco rispose domandando che fosse concesso il perdono completo di tutte le colpe a coloro che confessati e pentiti visitassero la chiesetta: gli fu detto che avrebbe dovuto rivolgersi al Papa, in quanto Vicario di Cristo in terra.
In quei giorni il Papa Onorio III era a Perugia, dove era stato eletto da un conclave di 19 cardinali.
Il mattino seguente, Francesco e il confratello Masseo da Marignano si recarono a Perugia per incontrare Onorio III: ammessi alla presenza del Papa gli esposero la richiesta di un’indulgenza senza speciali condizioni. Il Papa accettò di concedere l’indulgenza per un solo giorno all’anno, il 2 agosto.
Da allora, ogni anno viene celebrata nella Basilica la ricorrenza religiosa.




San Francesco presenta la richiesta dell'indulgenza a Papa Onorio III


Inizialmente, l’indulgenza era legata alla visita, il 2 agosto, alla chiesetta della Porziuncola; col tempo essa venne estesa alla visita, sempre il 2 agosto, alla chiesa parrocchiale.
L’indulgenza viene chiamata «Perdono di Assisi».

Le condizioni richieste per ottenere l’indulgenza sono le seguenti:
- visita alla chiesa abilitata;
- recita del “Padre Nostro” e del “Credo”;
- disposizione dell’animo che porti a rifuggire ogni peccato, anche veniale;
- confessione sacramentale negli otto giorni precedenti o seguenti la visita;
- assistenza alla Santa Messa e Comunione Eucaristica negli otto giorni precedenti o seguenti la visita;
- preghiera secondo le intenzioni del Papa: almeno un Pater e un’Ave.




San Francesco in preghiera


La festa di Santa Maria degli Angeli si celebra sempre il 2 agosto; per l’Ordine francescano ha il grado di solennità.



La Festa del Perdono


Sul fianco sinistro della Basilica, dalla famiglia dei Medici di Firenze fu fatta costruire nel 1610 una lunga fontana, detta delle 26 cannelle, per portare sollievo ai pellegrini che il 2 Agosto si recavano a Santa Maria degli Angeli per lucrare il Perdono di Assisi.





Nella Basilica, oltre alla chiesetta della Porziuncola, si trovano la cappella del Transito, il Roseto, la cappella delle Rose.


La cappella del Transito



La cappella del Transito


Si tratta di un semplice vano in pietra in cui era situata l’infermeria del primitivo convento.
San Francesco trascorse qui gli ultimi giorni della sua vita e, deposto nudo sulla nuda terra, vi morì la sera del 3 ottobre 1226, dopo aver aggiunto gli ultimi versi al suo Cantico delle creature:
Laudato sii mi’ Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntate, ka la morte secunda nol farrà male”.

Ogni anno, il 3 ottobre, verso il tramonto, si celebra qui solennemente la Commemorazione Nazionale del Transito del Santo, Patrono d’Italia.
Il giorno 3 di ogni mese, al termine della celebrazione dei Vespri, i Frati della Porziuncola si recano processionalmente alla cappella del Transito per commemorare la nascita al Cielo del Poverello d’Assisi.



Esterno della cappella del Transito

Sulla parete esterna della cappella si trovano gli affreschi raffiguranti la morte e i funerali di San Francesco.



Interno della cappella del Transito

Le decorazioni parietali interne raffigurano Santi e beati francescani.
All’interno della cappella si conservano un panno dell’abito e, in una teca, il cingolo del Santo.
Al centro della cappella è posta una statua bianca di San Francesco in terracotta smaltata.
Nelle sue mani stringe il Vangelo e la Croce.

Il Roseto




Alla destra dell’abside della Basilica, si trova il roseto.
Appena dietro alla Porziuncola vi erano dei rovi tra i quali, preso da forti dubbi e dal rimorso del peccato, Francesco si gettò nudo: i rovi, a contatto col corpo del Poverello, si cambiarono in rose senza spine, dando origine alla “Rosa Canina Assisiensis”, che ancora oggi continua a fiorire solo alla Porziuncola.

Nel roseto, oltre ad essere presente una grande quantità di rose di diversi colori e qualità, è posta una statua in bronzo che ricorda l’episodio di una pecorella donata a Francesco che egli accettò volentieri.


La cappella delle Rose




La cappella delle Rose

Il luogo dove sorgeva originariamente la capanna che ospitava San Francesco venne trasformato in cappella per volere di San Bonaventura da Bagnoregio intorno al 1260; venne poi ampliata nel 1440 circa da San Bernardino da Siena.
L’interno è diviso in due vani su livelli diversi, impreziosito nel 1500 dagli affreschi di Tiberio di Assisi.
I dipinti nel livello inferiore riproducono i cinque quadri della Pala d’Altare della Porziuncola; quelli nel livello superiore ritraggono san Francesco con i suoi primi 12 compagni e alcuni Santi francescani, tra cui Santa Chiara, San Bonaventura e San Bernardino.

Sotto la cappella si apre una sorta di grotta dove si trova una statua del Santo in preghiera.





La Basilica, a croce latina, è lunga 126 metri e larga 65. L’interno della basilica, a tre navate, ha uno stile essenziale, in modo da dare risalto alla chiesetta della Porziuncola, posta nella navata centrale.



Interno della Basilica

La Basilica, a croce latina, è lunga 126 metri e larga 65. L’interno della basilica, a tre navate, ha uno stile essenziale, in modo da dare risalto alla chiesetta della Porziuncola, posta nella navata centrale.



La Porziuncola



interno della Porziuncola


L’abside semicircolare contiene il presbiterio e l’Altare.



Il presbitero




L'Altare


Lungo le navate laterali si aprono dieci cappelle, cinque per ogni lato.
Dalla fine del Cinquecento i Francescani di Santa Maria degli Angeli cominciarono ad assegnare il patronato delle cappelle a coloro che ne avanzano richiesta, secondo l’uso invalso nei secoli.

Nell’abside vi è un organo a canne, costruito nel 1961 riutilizzando parte del materiale fonico del vecchio organo del 1932.
Un altro organo a canne si trova sotto l’ultima arcata tra la navata centrale e la navata di sinistra, costruito dalla ditta Pinchi nel 2000 riutilizzando il materiale fonico dell’organo del 1840.




Nella Basilica vi sono ancora altri tre organi.





La preghiera a Santa Maria degli Angeli

Vergine degli Angeli, che da tanti secoli hai posto il tuo trono di misericordia alla Porziuncola,
ascolta la preghiera dei figli tuoi che fiduciosi ricorrono a Te.
Da quel luogo veramente santo e abitazione di Dio, particolarmente caro al cuore di San Francesco, hai sempre richiamato tutti gli uomini all’amore.
I tuoi occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua, materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del tuo trono o da lontano si rivolgono a Te, chiamandoti in loro soccorso.
Tu sei veramente la nostra Regina e la nostra speranza.
O Madonna degli Angeli, ottienici, per la preghiera del beato Francesco, il perdono delle nostre colpe, aiuta la nostra volontà a tenerci lontani dal peccato e dall’indifferenza per essere degni di chiamarti sempre nostra Madre.
Benedici le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo, dandoci quella pace serena che si gusta fra le mura vetuste della Porziuncola dove l’odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato amore si tramutano in canto di letizia, come il canto dei tuoi Angeli e del serafico Francesco.
Aiuta chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o nella tentazione, nella tristezza o nello scoraggiamento, nella malattia o in punto di morte.
Benedici noi come tuoi figli prediletti e con noi Ti preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi.
Benedici l’intera umanità, affinché gli uomini riconoscendosi figli di Dio e figli tuoi ritrovino, nell’Amore la vera Pace e il vero Bene.
Amen.

Salve Regina.

Santa Maria degli Angeli, prega per noi.