Santuario
di
Nostra Signora della Concezione
Muxima, Quiçama, in provincia del Bengo - Angola
Il Santuario di Nostra Signora della Concezione di Muxima (Santuario da Nossa Senhora da
Conceição da Muxima) si trova nel distretto di
Muxima della provincia di Bengo, nell’Angola occidentale.
Panoramica
Il Santuario si trova sulla riva sinistra del fiume Kwanza, ed è
contemporaneo alla fortezza di Muxima.
I Portoghesi occuparono il territorio nel 1589 e nel 1599 costruirono
la fortezza e la chiesa, ponendo entrambe sotto la protezione della
Madonna, invocata per l’occasione come “Nossa Senhora da Muxima”;
partendo dal Portogallo, essi facevano voto alla Madonna di diffondere
il suo culto ovunque si stabilissero.
Il Santuario ha un’architettura essenziale, secondo lo stile
portoghese; fu dato alle fiamme dagli Olandesi nel 1641, quando
catturarono Muxima; è stato poi ricostruito e modificato.
Il santuario, con l’immagine della Vergine, è da generazioni
luogo di grande devozione per i pellegrini cristiani.
È stato classificato come monumento nazionale con un decreto del
12 gennaio 1924; appartiene alla Chiesa cattolica ed è curato
dal ministero della Cultura.
I fedeli angolani lo chiamano “casa di Mamã Muxima” e si
rivolgono alla Vergine con l’affettuoso nome di “Mamã do
coração”, “mamma del cuore”: nella lingua locale,
infatti, il kimbundo, “muxima” significa “cuore”.
Attualmente esiste un progetto per la costruzione di una basilica
destinata ad accogliere al suo interno circa 4mila persone e altre
120mila nel piazzale antistante.
Interno
Altare
Fedeli in preghiera nella chiesa
Ogni anno, il 4 settembre, si svolge il pellegrinaggio al Santuario.
La Messa nel corso del pellegrinaggio
Processione con la staua della Madonna
Il canto a Mama Muxima
Mama Muxima,
tueza kokué
Mamma del cuore, veniamo da te.
Mama Muxima,
tutambululé
Per offrirti tutto.
Mama Muxima,
tukuatekese
e per chiedere,
Mama Muxima,
tubane dibesa
la tua benedizione.
Canto
Madonna del mondo nero
Madre amorevole, non è
vero che mistero sconcertante e desolante / è quello dei tuoi
figli neri?
La notte fu dura e lunga / ma
di collina in collina le pernici hanno annunziato la nascita del giorno.
Per onorarti, i tuoi figli neri
ti hanno scolpita / un’immagine di legno d’ebano, ebano dal nero
compatto
Per venerarti, i tuoi figli
neri ti hanno scolpita / un’immagine, bianca, fatta con l’avorio
dell’elefante
Le tue immagini possono essere
nere o bianche, senza inconvenienti / perché tu sei madre dei
bianchi e dei neri
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