Basilica di Nostra Signora di Suyapa

Basilica de Nuestra Señora de Suyapa

Tegucigalpa – Honduras


3RJV+525, Tegucigalpa, Honduras

Telefono: +504 2257-1651




Panoramica


La Basilica di Nostra Signora di Suyapa si trova a Suyapa, un sobborgo di Tecugigalpa, la capitale dell’Honduras. Il nome “Suyapa” è la forma spagnola del termine indigeno “Coyapa”, che significa “nell’acqua delle palme”.





Nella Basilica è custodita una piccola statua in legno della Vergine Maria, che gli Honduregni chiamano Nuestra Señora de Suyapa; il cui titolo completo è Nuestra Señora de la Inmaculada Concepción de Suyapa.





La statuetta, in legno di cedro, risale al XVIII secolo ed è alta 6,5 cm.

Ci sono diverse leggende sul ritrovamento della statuetta, quella più ricordata ha per protagonisti due contadini di Suyapa.
Nel gennaio del 1747, Alejandro Colindres e Lorenzo Martinez stavano rientrando a casa dopo una settimana di lavoro in un’azienda agricola distante da Suyapa. Durante il viaggio si fermarono di notte per riposare.
Sdraiatosi sull’erba, Alejandro sentì sotto di lui un oggetto duro: lo prese e lo gettò lontano. Tuttavia, quando si sdraiò di nuovo sentì di nuovo lo stesso oggetto: non lo gettò più via, ma lo mise nel suo zaino. La mattina dopo, vide che l’oggetto era una piccola statua della Madonna di circa 6,5 cm., intagliata da un legno di cedro.

Era il 3 febbraio 1747.



Raffigurazione del ritrovamento della statuetta della Madonna


Alejandro e Lorenzo portarono a casa la statuina, dove rimase per vent’anni su un piccolo altare nella casa della famiglia Colindres.
Avvenne che nel villaggio di Suyapa diversi malati si rivolsero alla Madonna raffigurata nella statuina e vennero guariti.

Non lontano dal villaggio viveva il ricco José de Zelaya y Midence, che soffriva fin dall’infanzia di calcoli renali. Nel 1768, José sentì parlare della statuetta di Suyapa che poteva guarire i malati.
La statuetta venne portata a casa sua, dove egli promise che avrebbe costruito una cappella sul suo terreno se fosse stato liberato dai calcoli. Tre giorni dopo, tre grossi calcoli renali vennero espulsi dal suo corpo.
Fu solo molto più tardi che José fu in grado di mantenere la sua promessa, finché non ottenne il permesso dalla diocesi di Comayagua.
La costruzione della cappella fu completata nel 1780 e la statuetta della Madonna venne collocata al suo interno.

Il luogo sacro divenne ben presto Santuario Nazionale e meta continua di numerosi pellegrinaggi.

Nel 1925 la Vergine di Suyapa fu dichiarata Patrona dell’Honduras dal Pontefice Pio XII.




L'ingresso al complesso della Basilica




L'esterno della Basilica

L’8 dicembre del 1954, l’arcivescovo di Tegucigalpa, Mons. José de la Cruz Turcios y Barahona, pose la prima pietra della nuova Basilica, su un terreno donato dalla famiglia Zúñiga Inestroza nel 1950.
La costruzione della Basilica fu realizzata da diecine di operai che lavorarono ininterrottamente e alcuni persero la vita.

Eseguita la prima parte del progetto, venne posta all’interno dell’edificio l’immagine della Madonna.

Nel 1993, la Basilica venne dichiarata zona di riserva morale e venne inaugurata nel 2005.



Facciata della Basilica

La Basilica ha una lunghezza di 93 metri, sulla facciata si elevano due torri alte 43 metri, la cupola raggiunge i 46 metri.




Interno della Basilica

L’interno ha tre navate per una larghezza complessiva di 31.5 metri: 9 le due navate laterali e 13,5 la navata centrale.




L'Altare

L’Altare maggiore raggiunge i 15 metri di altezza: è stato costruito a Valencia, in Spagna, con marmo e bronzo. La decorazione è stata elaborata su marmo e ricoperta con oro zecchino.
Nel complesso dell’Altare vi sono 10 sculture: due che raffigurano San Pietro e San Paolo; due che raffigurano dei ragazzi seduti sugli archi laterali; due angioletti posti ai piedi al medaglione della Vergine; ai fianchi due Angeli che portano il sole e la luna, e infine le figure della Santissima Trinità.
Tutte le sculture sono di marmo bianco lucidato; l’irradiazione di luce della Santissima Trinità è realizzata in bronzo.



Il medaglione con la statua della Madonna

Il medaglione o trono dove è posta la Vergine di Suyapa è montato su uno sfondo di onice.
Sopra l’ovale si legge “Tota pulchra es Maria et macula originalis non est in te” – Tutta bella sei Maria e non c’è macchia originale in te!
L'iscrizione è in bronzo dorato con oro zecchino, così come le decorazioni di accompagnamento.
La parte centrale o gloria, in cui si trova l’immagine, è composta da raffinati strass sintetici, smeraldi e rubini.
Il medaglione ha anche una base girevole, che gli permette di essere visto ad una distanza minima dal passaggio interno della pala d’altare, che comunica anche con le tribune laterali.

La festa della Vergine di Suyapa si svolge il 3 febbraio, la stessa data del ritrovamento.
I fedeli accorrono alla Basilica da tutto l’Honduras e dai paesi vicini.








In occasione della festa l’immagine della Vergine viene portata in processione.








Preghiere alla Vergine di Suyapa




Oh! Santissima Vergine di Suyapa,
tutta fascinosa, bella e dolce,
concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a Te.

Oh! Santissima Vergine di Suyapa,
esente dal peccato originale,
piena di grazia fin dal primo istante,
della Tua purissima concezione,
prega per noi che ricorriamo a Te.

Oh! Santissima Vergine di Suyapa,
protettrice a avvocata nostra,
 onore del nostro popolo
e Patrona dell’Honduras,
prega per noi che ricorriamo a Te.


Piccola Vergine di Suyapa,
Madre del mio cuore,
stai sempre sulla mia spalla,
come col ragazzo che Ti ha trovata,
guidami nel cammino,
cóprimi col Tuo amore,
conducimi in Paradiso,
dove il sole non tramonta.

Quando la stanchezza mi vince,
o l’angoscia mi assale,
quando la morte, al suo passaggio,
risveglia i miei dubbi,
piccola Vergine di Suyapa
vieni in mio aiuto,
sostiénimi col Tuo sguardo
e asciuga le mie lacrime.

Regina degli Honduregni,
con le tue piccole mani,
prega per il bene del popolo
che confida nella Tua protezione.
Piccola Vergine di Suyapa,
bruna di razza indigena,
colma la mia anima di pace
fino alla fine dei miei giorni.
Amen