Basilica di Nostra Signora d’Africa

Basilique Notre-Dame d'Afrique


Algeri - Algeria


R22V+93C, Rue de Zighara, Bologhine, Algeria

Telefono: +213 023 15 40 19




Panoramica


Nel maggio del 1840, a Mons. Dupuch, primo vescovo di Algeri, venne offerta una statuetta in bronzo della Vergine Maria. Il vescovo la collocò nel monastero trappista di Staouëli a Bouchaoui, un piccolo villaggio a una ventina di chilometri da Algeri.




Monastero trappista


Il successore di Mons. Dupuch, Mons. Louis-Antoine-Augustin Pavy, decise di costruire una grande chiesa per il pellegrinaggio per la “Nostra Signora”; e intanto pose la statuetta in una cappella, inaugurata il 20 settembre 1857.
Egli iniziò la costruzione della chiesa 14 ottobre 1855, che venne ultimata nel 1872. Morto Mons. Pavy, la chiesa venne consacrato il 7 luglio 1872 dal cardinale Lavigerie, nuovo arcivescovo di Algeri, il quale, il 2 maggio 1873 vi trasferì la statua della Vergine Maria.

Il Papa Pio IX concesse alla chiesa il titolo di Basilica.

La custodia della Basilica venne affidata alla Società dei missionari d’Africa (i cosiddetti Padri bianchi) e alle Suore missionarie di Nostra Signora d’Africa, dette anche Suore bianche, costituiti rispettivamente nel 1868 e nel 1869.






La Basilica è costruita su un promontorio a picco sul mare alto 124 metri, situato a nord del centro di Algeri; ed è collegata alla località Bologhine tramite una funivia.






La Basilica è in stile romanico-bizantino. Esternamente è caratterizzata da un’alta cupola impostata su tamburo cilindrico.



Esterno della Basilica


Un motivo realizzato con mattonelle smaltate segue il profilo superiore dell’edificio.



La cupola


Questa Basilica ha la particolarità di avere l’abside a Sud-ovest, piuttosto che ad Est.

Nel maggio 2003 si verificò un terremoto che provocò 3.000 morti, l’edificio venne fortemente danneggiato
I lavori di restauro, iniziati nel 2007, vennero finanziati per 1 milione di Euri da enti francesi e dalla Provincia di Algeri; l’inaugurazione avvenne il 13 dicembre 2010.




L'interno della Basilica


All'interno si venera una statua della Madonna, posta sull’Altare maggiore.






La statua della Madonna d’Africa, in bronzo, fu realizzata nel 1838 dal famoso orafo parigino Louis-Isidore Choiselat. Si tratta di una copia della Vergine di Bouchardon detta anche “Vergine fedele” che l’orafo aveva già realizzato per Saint Sulpice nel 1832 e come ex voto per la conversione di Talleyrand nel 1838. Fu offerta per la prima volta da Mons. de Quelen alle suore del Sacro Cuore di rue de Varenne. Nel 1840 le suore la offrirono a Padre Dupuch, divenuto nel 1838 il primo vescovo di Algeri.
Il modello di questa statua di Bouchardon è conosciuto anche con il nome di “Vergine con il sorriso” per via di un episodio della vita di Santa Teresa di Lisieux.
La statua è coronata d’oro ed indossa un vestito in stile berbero, di velluto blu ricamato con fili d’argento ricoperti d’oro, realizzato dal sig. Sekkal, maestro ricamatore di Tlemcen (Algeria).





L'Altare maggiore




La statua della Madonna sull'Altare


Ai due fianchi dell’Altare vi sono due cappelle, ornate da reliquie: la prima, consacrata a Sant'Agostino, è caratterizzata da sei ex voto di Charles de Foucauld, beatificato nel 2005 e canonizzato nel 2022.



La cappella di Sant'Agostino


L’altra cappella è dedicata alla madre di Sant’Agostino: Santa Monica, e rende omaggio a diciannove religiosi e preti uccisi negli anni ‘90 del ‘900 in Algeria.




L'abside


L’abside, semicircolare, porta l’iscrizione: “Notre Dame d’Afrique priez pour nous et pour les Musulmans” (Nostra Signora d’Africa pregate per noi e per i Musulmani); ripetuta anche in arabo e in berbero.

La parte inferiore della parete dell’abside porta incollati tanti ex voto in marmo, cristiani e musulmani.




L'affresco sopra il coro


Un grande affresco in fondo al coro rappresenta la Vergine Maria in gloria, venerata dal cardinale Lavigerie, circondata da personaggi che evocano il passato cristiano del Nord Africa: i santi Cipriano di Cartagine e Agostino d’Ippona, le sante Perpetua e Felicita (martirizzate nel 203), Monsignor Lavigerie, i Martiri di Uganda (1886), padre Siméon Lourdel (1853-1890), Charles de Foucauld e il cardinale Duval.




L'organo

Sopra l’atrio della Basilica è posto l’organo, costruito nel 1911 e donato alla chiesa nel 1930 dalla moglie del defunto Albert Weddell, un ricco residente inglese ad Algeri.


La festa della Nostra Signora d’Africa si celebra il 30 aprile.

<> <>Dopo più di un secolo di dominazione francese, tra novembre 1954 e marzo 1962 si svolse in Algeria un conflitto tra le truppe francesi e gli indipendentisti algerini, volto ad ottenere l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia, proclamata poi il 5 luglio 1962.
La minoranza di Francesi in Algeria, detti pieds noirs, dovette in gran parte ritornare in Francia.

Nel corso di questi eventi, la Basilica di Nostra Signora d’Africa subì solo qualche lieve danno, soprattutto per la venerazione della Madonna comune ai Francesi e agli Algerini.

L’associazione dei pieds noirs rimpatriati dall’Algeria fece costruire un memoriale per ricordare la tragedia.
Il luogo scelto fu la collina di Théoule-sur-Mer (in italiano Teula), un comune francese sulla costa mediterranea a circa 12 km. da Cannes; i rimpatriati vollero che il memoriale contenesse una replica della Madonna venerata nella Basilica di Algeri.
I lavori durarono dal 1990 al 2013.




Memoriale

Venne collocata una statua della Madonna alta 12 metri, composta da ottone, acciaio, vetro e smalto; con la corona della Madonna avente un diametro di 2 metri.







Sul muro che tiene il terrapieno su cui è posta la statua della Madonna sono poste delle placche commemorative presentate da un’iscrizione in diverse lingue:
«Siate i benvenuti al Memoriale di Notre Dame d’Afrique.
«Questa statua, alta 12 metri, è opera dello scultore Fortuné Evangelisti, e prende ispirazione dall’originale che si trova nella Basilica di San Eugenio ad Algeri.
«Rispettando le caratteristiche proprie della statua originale (corona, posizione, forma), la sua orientazione suggerisce un legame tra le due rive del Mediterraneo.
«Questo memoriale vuole essere luogo di raccoglimento, di meditazione, e di unione.
«Dedicato a Nostra Signora d’Africa, il memoriale è stato consacrato nell’anno 2000. La posa della prima pietra è avvenuta nel 1990 su un terreno messo a disposizione dell’Associazione “Memorial Nostre Dame d’Afrique”, tramite un contratto enfiteutico



Preghiera a Nostra Signora d'Africa





Nostra Signora d’Africa, Madre di noi tutti,
ricordati in particolare dei popoli dell’Africa.
Riunisci tutti coloro che seguono Gesù Cristo.
Possano essere uniti nella Chiesa di Tuo Figlio.
Tutti coloro che non hanno ancora riconosciuto Gesù
come Figlio del Padre, siano attratti dalla sua luce.
Tutti coloro che sono già stati raggiunti da Cristo
proclamino la Buona Novella con la loro vita.
Tu che eri presente con gli Apostoli agli inizi della Chiesa,
sostieni gli apostoli di oggi, affinché possono
proclamare con coraggio la Parola di Dio.
Amen.


Preghiera a Nostra Signora d’Africa per la conversione dei musulmani

Cuore Santo e Immacolato di Maria,
così pieno di misericordia,
siate toccato dalla cecità e dalla profonda miseria
in cui versano i Musulmani.
Voi, la Madre di Dio fattosi uomo,
ottenete loro la conoscenza della nostra santa religione,
la Grazia di abbracciarla e di praticarla fedelmente,
poiché, tramite la Vostra potente intercessione,
siamo tutti riuniti nella medesima fede,
stretti nella medesima speranza
e avvinti nel medesimo amore per il Vostro divino Figlio,
Nostro Signore Gesù Cristo, crocifisso e morto per la salvezza di tutti gli uomini,
e che, risuscitato nella gloria,
regna in unità col Padre e con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen

O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi.
Nostra Signora d’Africa, pregate per noi, per i Musulmani, per i Giudei e per tutti gli altri infedeli.
Consolatrice degli afflitti, pregate per noi.