Santuario
di Nostra Signora di Lourdes
Lourdes
-
Francia
1, Av. Mgr Théas, 65108
Lourdes, Francia
Telefono: +33 5 62 42 78 78
Panoramica
Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes è un insieme di 22
luoghi di culto, tra cui 3 basiliche, che si estende su una superficie
di 52 ettari.
L’11 febbraio 1858, giovedì, in un piccolo villaggio dei Pirenei
francesi chiamato Lourdes, la Madonna apparve ad una ragazzina di 14
anni di nome Bernadette.
Bernadette viveva in una piccola dimora con la sua famiglia: il
papà François Soubirous, la mamma Louise, una sorella
più piccola, Toinette, di 11 anni, e due fratellini ancora
più piccoli, Jean-Marie di 6 anni e Justin di 3.
Bernardette Soubirous da ragazza
Come era d’uso nei piccoli paesi, anche da noi, per scaldare la
casa si raccoglieva la legna nei terreni circostanti. Quella mattina
Bernadette insieme alla sorella e accompagnate da un’amica di 13 anni,
Jeanne Abadie, andarono a raccogliere la legna lungo il fiume Gave fino
ad una grotta chiamata Massabielle.
La grotta di Massabielle all'epoca delle apparizioni
Ad un certo punto, Bernadette sentì un rumore, come un colpo di
vento; si girò e vide «una Signora che indossava un abito
bianco, un velo bianco e una cintura blu, e aveva una rosa gialla su
ogni piede». Bernadette fece istintivamente il segno della croce
e incominciò a recitare il Rosario, alla cui recita si
unì la «Signora, senza muovere le labbra, e poi
scompare».
Il sabato successivo, Bernadette confessò l’accaduto a Don
Pomian, il quale le chiese se potesse riferire la cosa al parroco, Don
Dominique Peyramale.
Il 14 febbraio, Domenica di Carnevale, dieci ragazze andarono in
chiesa, riempirono una bottiglia di acqua benedetta e poi raggiunsero
la grotta di Massabielle per recitare il Rosario. Dopo la prima decina,
Bernadette vide di nuovo la Signora: «eccola, ha il rosario al
braccio destro», disse alle amiche. Poi rivolta alla Signora,
agitando la bottiglia con l’acqua benedetta, le disse «Se venite
da parte di Dio, restate, se no …» e le gettò l’acqua
benedetta. La Signora sorrise e inclinò la testa. Bernadette era
pallida e immobile, gli occhi fissi in alto. La Signora scomparve.
All’alba di giovedì 18 febbraio, Bernadette, per sfuggire ai
curiosi, si incamminò per la grotta che è ancora notte.
Arrivata, ecco di nuovo la Signora. Bernadette le presentò un
pezzo di carta e una penna e le chiese di scrivere il suo nome. La
Signora si mise a ridere e per la prima volta parlò e le
rispose: «Non è
necessario… Volete avere la gentilezza di venire qui durante quindici
giorni?… Non vi prometto di farvi felice in questo mondo ma nell’altro».
Venerdì 19 febbraio
Bernadette andò alla grotta con un cero acceso, ecco la Signora,
ma non parlava.
Sabato 20 febbraio Bernadette andò alla grotta, la seguirono 20
persone; ecco la Signora, ma non parlò e la vide solo Bernadette.
Domenica 21 febbraio Bernadette andò alla grotta, la seguirono
100 persone; ecco la Signora, ma non parlò e la vide solo
Bernadette.
Al ritorno la convocò il vicario, Don Pène, e
l’apostrofò: «Ti diverti».
Bernadette rispose: «Non
è così. Ella mi renderà felice, ma a patto che mi
comporti bene».
Era presente anche il commissario Jacomet, che la interrogò ma
non ottenne nulla, neppure con la minaccia della prigione.
Lunedì 22 febbraio, nel pomeriggio, Bernadette andò alla
grotta ma non accade nulla.
Martedì 23 febbraio Bernadette andò alla grotta,
portò di nuovo il cero acceso: la fiamma del cero le
lambì le dita, ma Bernadette non si bruciò. Le chiesero:
«Che ti ha detto?»,
e lei rispose «una richiesta
per me sola».
Mercoledì 24 febbraio Bernadette andò ancora alla grotta.
Ecco la Signora; Bernadette era contenta, ma ecco che impallidì;
la Signora le parlò e Bernadette procedette sulle ginocchia e
cadde con la faccia a terra: «Mi
parla in dialetto e mi dà del voi. Ha detto: “Penitenza. Pregate
per la conversione dei peccatori. Salite in ginocchio e baciate la
terra in penitenza per i peccatori”. Aveva un viso triste».
Giovedì 25 febbraio Bernadette andò ancora alla grotta;
la seguirono trecento persone, che la videro avanzare sulle ginocchia
mormorando «penitenza,
penitenza, penitenza». Poi Bernadette si fermò a
raschiar la terra dove filtrava dell’acqua, aprì una piccola
buca e attinse un po’ dell’acqua che affiorò: la portò
alle labbra e la sputò, l’acqua era fangosa, lo fece per tre
volte; poi alla quarta inghiottì l’acqua, si lavò la
faccia, raccolse le foglie di una pianta selvatica e le mangiò.
Il tutto le era stato comandato dalla Signora.
Venerdì 26 febbraio Bernadette andò ancora alla grotta,
si inginocchiò e recitò il Rosario. Non accade nulla.
Ripetè le penitenze: nulla. Si lavò alla fonte: nulla.
Pregò ancora: nulla. Bernadette si disperò e si chiese:
«Che cosa le ho fatto?».
Sabato 27 febbraio Bernadette andò ancora alla grotta, ma non
accade nulla, e allora se ne tornò a casa.
Domenica 28 febbraio Bernadette
andò ancora alla grotta: pregò, baciò la terra,
camminò sulle ginocchia, fece le abluzioni con l’acqua fangosa e
ricordò: «La Signora me
l’ha ordinato per penitenza, prima per me e poi per gli altri».
Lunedì 1 marzo Bernadette
andò ancora alla grotta, la seguirono 1500 persone, Bernadette
alzò la corona del Rosario e tutti fecero lo stesso levando le
corone verso la grotta.
Don Pène che l’accompagnava la sgridò:; «Benedici i rosari adesso?».
Bernadette rispose subito: «Non
porto mica la stola».
Martedì 2 marzo Bernadette andò ancora alla grotta,
questa volta la seguirono 1650 persone. Bernadette pregò,
baciò la terra, camminò sulle ginocchia, fece le
abluzioni con l’acqua fangosa. Questa volta vide la Signora. Le
chiesero: «che cosa ti ha detto?».
Rispose: «Di andare a dire ai
preti che si venga qui in processione» ma non disse che la
Signora le aveva chiesto anche che «si costruisca una
cappella».
Accompagnata da due zie, Bernadette andò dal parroco Don
Peyramale. Questi la redarguì: «Tu dici che vedi la Santa Vergine?».
Bernadette gli rispose: «Non ho
detto che è la Santa Vergine».
«Allora chi è questa
signora?». «Non lo
so». «Bugiarda…».
«Aqueró – la
Signora - chiede che si vada in
processione alla grotta». «È il vescovo che decide le
processioni. Se fosse qualcosa di buono, la visione non direbbe
sciocchezze. Torna a casa e non uscire più».
Bernadette e le due zie si incamminarono, ma Bernardette si
bloccò: «Ho dimenticato di dire della cappella».
Tornò davanti a Don Peyramale, ai due vicari Pène e
Serres e al cappellano Pomian. «Aqueró
– la Signora - mi ha detto: “Andate
a dire ai preti di costruire qui una cappella». «Una cappella? Ma non sai come si chiama.
Bisogna domandarglielo».
Mercoledì 3 marzo, al mattino, Bernadette tornò alla
grotta, recitò il Rosario; c’era troppa gente; non vide niente.
Tornò nel pomeriggio e la Signora apparve e sorrise. Bernadette
tornò e andò dal parroco a dirgli: «La Signora vuole sempre la cappella»;
rispose il parroco: «Se vuole
la cappella, che dica il suo nome e che faccia fiorire il roseto della
grotta».
Giovedì 4 marzo Bernadette tornò alla grotta; c’erano 8
mila persone. Recitò il Rosario, fece le penitenze. La gente
aspettò un miracolo ma la «Signora» tacque.
Bernardette era calma ma la folla era delusa e i giornali anticlericali
si scatenarono: «Che inganno!
Quanti poveri creduloni sono stati umiliati».
Per 21 giorni Bernadette non
andò più alla grotta perché non si sentiva
attratta.
Il 18 marzo fu sottoposta a processo dal procuratore, dal commissario e
dal sindaco.
Giovedì 25 marzo, festa dell’Annunciazione, Bernardette
tornò alla grotta; aveva preparato una domanda:
«Signorina, volete avere la bontà di dirmi chi siete, per
piacere?». Ma si ingarbugliò e, invece di
«bontà», disse «volontà». La
Signora sorrise, ma tacque. Bernardette ripeté la domanda
più volte. Alla quarta volta, la Signora disgiunse le mani,
passò la corona del Rosario sul braccio destro protendendo le
mani verso terra, le ricongiunse al petto, alzò gli occhi in
Cielo e disse: «Que soy era
Immaculada Councepciou» cioè «Io sono l’Immacolata Concezione».
La visione durò un’ora: Bernardette si rialzò felice, il
volto radioso. Le chiesero: «Cosa
ti ha detto?». Bernardette storpiò la frase, non
l’aveva capita e non sapeva nulla del dogma dell’Immacolata Concezione
proclamato quattro anni prima, l’8 dicembre 1854, da Pio IX.
Raccontò tutto al parroco che le chiese: «Tu sai cosa vuol dire?».
Bernadette, scuotendo la testa, a sua volta chiese: «Cosa significano quelle parole?».
Martedì 7 aprile, Bernardette era di nuovo alla grotta, si mise
in ginocchio e pregò; tra le mani unite stringeva un cero
acceso: per mezz’ora la fiamma le toccò le dita. Era lì
presente il dottor Dozous che, sconvolto, le afferrò le mani e
vide che non avevano alcuna bruciatura. A questo punto il dottore, di
fronte al fatto miracoloso si convertì e diffuse la notizia.
L’emozione fu grande e la gente si raccolse sempre più.
Trascorsero più di tre mesi, le autorità fecero erigere
degli steccati intorno alla grotta, ma la gente li abbatté:
allora decretarono la chiusura della grotta e facevano multe alle
persone che accorrevano.
Il 3 giugno Bernadette fece la prima Comunione.
Giovedì 16 luglio Bernardette andò ancora alla grotta: si
fermò lontano e sorrise contenta. Le chiesero: «cosa ti ha detto?» e lei
rispose: «Niente, vedevo solo
la Santa Vergine».
La vita di Bernardette era trasformata, trascorreva in preghiera e
penitenza.
Il 3 luglio 1866 si recò per l’ultima volta alla grotta. Poi
entrò tra le Suore della Carità a Nevers, e lì
rimase fino a quando morì, il 16 aprile 1879, all’età di
35 anni.
Bernardette Soubirous è stata beatificata da Papa Pio XI il 14
giugno 1925, e canonizzata dallo stesso Papa l’8 dicembre 1933;
è sepolta nel Convento di Saint Gilard a Nevers in Francia.
Il sarcofago nel Convento di Saint Gilard
* * *
Immediatamente dopo la conclusione delle apparizioni dell’Immacolata
Concezione a Bernadette Soubirous nel 1858, il parroco di Lourdes, Don
Dominique Peyramale, decise di acquistare l’area della grotta di
Massabielle, dove era avvenuta l’apparizione, per erigere una chiesa in
onore della Vergine Maria.
Per prima cosa, il parroco fece porre una statua nella nicchia sopra la
grotta, dove era apparsa la Madonna, che consacrò e
collocò con una solenne processione il 4 agosto 1864.
Originariamente sul posto vi era
un roseto che fu distrutto dai fedeli che ne raccoglievano dei rami
come reliquia quando si recavano in pellegrinaggio alla grotta. Oltre a
collocare la statua, il parroco fece sistemare un nuovo roseto.
All’inizio della grotta si trova un Altare interamente in pietra.
A sinistra dell’Altare si trova la fonte miracolosa scoperta da
Bernadette su indicazione della Madonna, coperta da una lastra di vetro.
Nel 1866, venne inaugurata la chiesa, in grado di contenere 120 persone.
Interno della prima chiesa
Alla chiesa si accede da un lungo corridoio di 25 metri, le cui pareti
sono ricoperte da ex voto.
Ex voto nella prima chiesa
Dato il grande afflusso di pellegrini, si decise di dare inizio alla
costruzione della Basilica dell’Immacolata Concezione, su un terrapieno
sopra la grotta.
Basilica dell'Immacolata Concezione - Esterno
I lavori di costruzione iniziarono nel 1866 e terminarono nel 1871: la
consacrazione avvenne nel 1876.
Alla Basilica si accede tramite due scalinate che si congiungono sul
sagrato e sotto le quali è posto l’ingresso alla cripta.
Basilica dell'Immacolata Concezione - Esterno
L’edificio è in stile
neo-gotico. Il portale d’ingresso è sormontato da un mosaico che
raffigura la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, fatta
dal Papa Pio IX nel 1854. La facciata culmina con una torre alta circa
settanta metri, che termina a cuspide, utilizzata anche come campanile,
al cui interno vi sono quattro campane di vario peso: da 800 a 2000
chili.
Su entrambi i lati dell’ingresso vi sono due torri più piccole.
Basilica dell'Immacolata Concezione - Facciata
Basilica dell'Immacolata Concezione - Interno
L’interno della Basilica misura cinquantacinque metri di lunghezza e
ventidue di larghezza ed ha una capienza di circa settecento posti;
è divisa in tre navate: una centrale più larga e due
laterali più piccole; all’interno di queste ultime si aprono
diverse cappelle.
Lungo le pareti laterali della navata centrale, sopra una serie di
colonne disposte a trifore, vi sono degli ex voto e degli stendardi di
pellegrinaggi; ancora più in alto si aprono delle finestre ad
arco a sesto acuto, decorate con vetrate raffiguranti la vita della
Vergine Maria.
In fondo alla navata centrale si trova il coro e l’Altare maggiore,
separati da una cancellata in ferro battuto.
Basilica dell'Immacolata Concezione - L'Altare
Sulla cantoria in controfacciata
si trova l’organo a canne, a trasmissione integralmente meccanica,
costruito nel 1875.
Basilica dell'Immacolata Concezione - L'organo
Un secondo strumento, costruito nel 1872, è situato a pavimento
nell’ultima cappella laterale nella navata di destra.
Ben presto, la Basilica dell’Immacolata Concezione si rivelò
insufficiente ad accogliere l’afflusso sempre crescente di pellegrini.
Si decise quindi di costruire una seconda Basilica, dedicata a Nostra
Signora del Rosario, posta sotto la prima Basilica.
I lavori incominciarono nel 1883 e vennero ultimati nel 1889, la
consacrazione avvenne nel 1901.
Basilica di Nostra Signora del Rosario - Esterno
Alla Basilica si accede tramite una breve scalinata che dà
direttamente
sul sagrato, il quale si affaccia su un piazzale in grado di ospitare
fino ad ottantamila fedeli.
Basilica di Nostra Signora del Rosario - Portale d'accesso
La facciata è composta da un grosso arco centrale sotto il
quale si apre un altro arco, nel quale è raffigurata la Vergine
Maria che dona la corona del Rosario a San Domenico; qui si trovano due
ingressi della Basilica. A fianco vi sono due archi più piccoli
con altri due ingressi. Lateralmente, da entrambi i lati, vi sono due
archi decrescenti che portano dei mosaici raffiguranti dei misteri del
Rosario.
La Basilica può contenere fino a millecinquecento persone.
L’interno della Basilica è a forma di croce greca, in stile
neobizantino, in grado di accogliere oltre millecinquecento fedeli;
è suddiviso in tre navate: quella centrale è di
maggiori dimensioni, mentre le due laterali, separate dalla centrale
con delle colonne, sono più piccole.
Basilica di nostra Signora del Rosario - Interno
Nei pressi dell’ingresso, su entrambi i lati si apre a destra la
sagrestia ed a sinistra una cappella.
Tutti i muri interni sono rivestiti da piastrelle di marmo, utilizzate
come ex voto, sulle quali è inciso il nome dei donatori.
Basilica di nostra Signora del Rosario - L'abside
L’abside e i due bracci del transetto ospitano cinque cappelle
ciascuno, arricchite da mosaici realizzati all’inizio del XX secolo,
raffiguranti i 15 Misteri del Rosario: a destra quelli gaudiosi, a
sinistra quelli dolorosi ed al centro quelli gloriosi.
Basilica di nostra Signora del Rosario - L'Altare Maggiore
Sulla parte superiore dell’Altare maggiore un altro mosaico raffigura
la Vergine Maria con le braccia spalancate ad accogliere i fedeli.
Nell’intersezione della navata col transetto si apre la cupola,
composta da un grosso finestrone centrale e sedici finestre circolari
disposte intorno: nello spazio tra un’apertura e l’altra sono
rappresentati i quindici misteri del Rosario; al di sopra della cupola,
esternamente, è posta una corona con una croce dorata, donata
dal popolo irlandese nel 1924, ma collocata solo nel 2000.
Basilica di nostra Signora del Rosario - La corona sull'esterno della
cupola
Nel 1910 l’area del Santuario fu confiscata alla Chiesa e restituita
alla città di Lourdes che a sua volta la diede in affitto
nuovamente alla diocesi fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1941, il complesso, ritornò definitivamente di
proprietà della diocesi dopo che diversi funzionari
ecclesiastici presentarono una petizione al generale Philippe
Pétain.
Durante questi anni inoltre vennero costruiti diversi luoghi per
l’accoglienza degli ammalati all’interno del complesso del Santuario.
Agli inizii degli anni cinquanta, in vista del maggior afflusso di
pellegrini per il centenario delle apparizioni, venne costruita la
Basilica di San Pio X, sotterranea, per non rovinare l’estetica del
santuario. La Basilica, in grado di ospitare oltre ventimila persone,
venne aperta nel 1957 e consacrata l’anno successivo.
La Basilica sotterranea di San Pio X
La Basilica è costituita da un’unica navata alla quale si accede
tramite quattro rampe laterali. Ha la forma di una nave capovolta
sostenuta da cinquantotto pilastri in cemento, la sua pianta è
un ovale di 191 metri per 61, con l’altezza di 10 metri; il suo
deambulatorio di 475 metri permette le processioni in caso di maltempo;
ha una capienza di circa venticinquemila persone.
Il pavimento degrada verso l’alto a partire dal centro dove è
situato l’Altare maggiore.
Non c’è luce naturale, il cemento della struttura è stato
lasciato nudo: le uniche decorazioni sono 52 immagini in gemmail o gemmaux, così chiamate per
tecnica utilizzata, che prevede la sovrapposizione di vetri colorati,
raffiguranti le quindici stazioni della Via Crucis, i quindici Misteri
del Rosario e scene delle apparizioni di Lourdes. Altra decorazione
è costituita da pannelli posti tra un pilastro e l’altro sui
quali sono raffigurati volti di Santi.
La Basilica sotterranea di San Pio X - L'Altare maggiore
L’Altare maggiore è posto su una piattaforma rialzata. Ai suoi
lati, nei muri perimetrali, da una parte è collocato l’organo, e
dall’altra una cappella dedicata al Santissimo Sacramento.
All’estremità della Basilica è posto un Altare minore.
Dinanzi alla Basilica di Nostra Signora del Rosario si apre un grande
piazzale, detto l’esplanade,
al centro è posta la statua dell’Incoronata, alta due metri e
mezzo, in bronzo, dipinta in bianco con una fascia azzurra, con una
corona del Rosario tra le mani.
Venne collocata una statua della Madonna alta 12 metri, composta da
ottone, acciaio, vetro e smalto; con la corona della Madonna avente un
diametro di 2 metri.
Il piazzale è costituito da due lunghi viali paralleli,
intercalati da giardini, che terminano in una rotonda con una statua in
pietra della Crocifissione di Gesù.
Nei pressi della sorgente della
Grotta di Massabielle c’è un complesso
di piscine alimentate dall’acqua della sorgente. Ve ne sono 11 per le
donne, 6 per gli uomini e due per i bambini.
L’immersione nelle piscine, pur legata alla presunta proprietà
curativa dell’acqua, evoca il sacramento del Battesimo. Accade, in modo
inspiegabile, che alcune persone, completamente bagnate dall’acqua,
escono dalla piscina perfettamente asciutte.
Si calcola che nelle piscine di Lourdes si immergono ogni anno 80mila
persone
Fino al 2019 le guarigioni dichiarate erano 7.500; oltre 2.000 quelle
che i medici hanno dichiarato inspiegabili; 70 quelle riconosciute
miracolose dalla Chiesa.
Esternamente al Santuario, nei pressi della Basilica dell’Immacolata
Concezione, una strada conduce alla collina delle Espélunguesì: questo
luogo venne acquistato nel 1869 da monsignor Laurance per realizzare
una Via Crucis; i lavori di costruzione durarono tredici anni e furono
terminati nel 1912.
L’opera, il cui paesaggio montuoso sembra rievocare la salita di
Gesù al Calvario, è composta da centocinquanta statue in
grandezza naturale, realizzate in bronzo dorato e disposte nelle varie
stazioni che compongono la Via Crucis: ogni stazione è stata
dono o di una singola persona o di un gruppo di fedeli o di una
diocesi.
Poco prima della prima stazione è inoltre posta la Scala Santa,
che i fedeli percorrono in ginocchio.
Ogni sera, alle 21,00, si svolge sul piazzale la processione con le
fiaccole o con i ceri accesi.
Si recita il Rosario tutti insieme. La processione dura da un’ora ad
un’ora e mezza, a seconda dei numero dei partecipanti; numerosi gli
infermi autosufficienti o portati su sedie a rotelle.
La processione richiama quella svoltasi il 18 febbraio 1858, giorno
della terza apparizione, quando un gruppo di persone seguì
Bernadette con delle fiaccole; cosa che venne ripetuta nel maggio 1858.
La processione attuale ha avuto inizio nel 1872: si recita il Rosario
in varie lingue e viene portata a spalla una copia della statua della
Madonna.
Si stima che dal 1860 il santuario sia stato visitato da circa
settecento milioni di persone.
La festa della Madonna di Lourdes si celebra l’11 febbraio.
Preghiere a Nostra Signora di Lourdes
O Vergine Immacolata, Madre di
Misericordia,
salute degli infermi, rifugio dei peccatori,
consolatrice degli afflitti,
Tu conosci i miei bisogni, le
mie sofferenze;
degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e
conforto.
Con l’apparire nella grotta di
Lourdes,
hai voluto ch’essa divenisse un luogo privilegiato,
da dove diffondere le tue grazie,
e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro
infermità spirituali e corporali.
Anch’io vengo pieno di fiducia
ad implorare i Tuoi materni favori;
esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera,
e colmato dei Tuoi benefici, mi
sforzerò d’imitare le Tue virtù,
per partecipare un giorno alla Tua gloria in Paradiso.
Amen.
3 Ave Maria
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione di Maria.
Maria, Tu sei apparsa a
Bernadette nella fenditura di questa roccia.
Nel freddo e nel buio dell’inverno,
hai fatto sentire il calore di
una presenza, la luce e la bellezza.
Nelle ferite e nell’oscurità delle nostre vite,
nelle divisioni del mondo dove il male è potente,
porta speranza e ridona fiducia!
Tu che sei l’Immacolata
Concezione,
vieni in aiuto a noi peccatori.
Donaci l’umiltà della
conversione,
il coraggio della penitenza.
Insegnaci a pregare per tutti
gli uomini.
Guidaci alle sorgenti della vera Vita.
Fa’ di noi dei pellegrini in
cammino dentro la Tua Chiesa.
Sazia in noi la fame dell’Eucaristia, il pane del cammino, il pane
della Vita.
In Te, o Maria, lo Spirito Santo
ha fatto grandi cose:
nella Sua potenza, ti ha portato presso il Padre,
nella gloria del Tuo Figlio,
vivente in eterno.
Guarda con amore di madre le miserie del nostro corpo e del nostro
cuore.
Splendi come stella luminosa per
tutti nel momento della morte.
Con Bernadette, noi Ti preghiamo, o Maria, con la semplicità dei
bambini.
Metti nel nostro animo lo
spirito delle Beatitudini.
Allora potremo, fin da quaggiù,
conoscere la gioia del Regno e
cantare con Te: Magnificat!
Gloria a Te, o Vergine Maria, beata serva del Signore,
Madre di Dio, Tempio dello Spirito Santo!
Amen!
Nostra Signora di Lourdes,
Vergine tutta bella che un giorno sei apparsa a Bernardetta,
nella nicchia della Grotta di Massabielle,
umilmente ci rivolgiamo a Te.
Tu hai chiesto a Bernardetta
di scavare la terra affinché sgorgasse la sorgente,
e di pregare per i peccatori.
Espandi su di noi la grazia
della Tua pace.
Apri il nostro cuore alla Parola di Tuo Figlio,
di affrettarci, al suo invito,
verso il perdono
e a convertirci alla Buona Novella.
Nostra Signora di Lourdes, Tu
che ci hai aperto e ci riveli la luce del Cielo,
noi Ti preghiamo per i peccatori
e riponiamo in Te la nostra
fiducia.
Guidaci sui cammini della pace e del perdono.
Nostra Signora della
riconciliazione,
Signora dei peccatori,
Consolazione dei malati e dei
sofferenti,
risveglia in noi l’amore del Figlio Tuo,
e rendi il nostro cuore disposto al perdono.
Amen.
Maria, Nostra Signora di Lourdes,
Che la Tua bellezza e il Tuo sorriso rinfranchi il nostro cuore!
Che il Tuo appello alla
penitenza ci trovi disponibili e generosi!
Che le nostre comunità camminino con decisione nella sequela di
Cristo,
e si appoggino senza dubbi sulla
fede di Pietro!
Che la manifestazione del Tuo
nome, « l’Immacolata Concezione »,
ci faccia sperare nell’innocenza ritrovata e desiderare la
santità!
Che la luce della Pasqua,
accesa al termine della prossima Quaresima,
ravvivi in noi la fiamma della
carità!
O Maria, Regina della pace,
volgi il Tuo sguardo sui popoli vittime della guerra!
O Maria, salus infirmorum,
concedi ai malati la forza e la speranza!
O Maria, che hai vissuto la
povertà,
aiuta, per mezzo nostro, i più diseredati!
O Maria, Madre della Chiesa,
Ti preghiamo affinché, come Te,
ognuno sappia dire «
sì » agli appelli di Dio!
O Maria, Madre di Dio,
portaci a cantare il Magnificat
perché il Regno di Dio ci è aperto!
Amen.
Docili all’invito della tua voce materna,
o Vergine Immacolata di Lourdes,
accorriamo ai Tuoi piedi presso la grotta,
ove Ti degnasti di apparire per
indicare ai peccatori
il cammino della preghiera e delle penitenze
e per dispensare ai sofferenti le grazie
e i prodigi della Tua sovrana bontà.
O candida Visione di Paradiso
allontana dalle menti le tenebre dell’errore
con la luce della fede,
solleva le anime affrante con il celeste profumo della speranza,
ravviva gli aridi cuori con
l’onda divina della carità.
Fa che amiamo e serviamo il tuo
dolce Gesù,
così da meritare la
felicità eterna.
Amen.
VERGINE SANTA,
nei Vostri giorni gloriosi,
non dimenticate le tristezze
della terra.
Date uno sguardo di bontà a coloro che soffrono che lottano
contro le difficoltà
e che non cessano di immergere
le loro labbra nelle amarezze della vita.
Abbiate pietà di coloro
che si amano e che sono stati separati.
Abbiate pietà della
solitudine del cuore.
Abbiate pietà della
debolezza della nostra fede.
Abbiate pietà degli
oggetti della nostra tenerezza.
Abbiate pietà di quelli
che piangono,
di quelli che pregano, di quelli che temono
e date a tutti la speranza e la
Pace.
Amen.
Supplica a Nostra Signora di Lourdes
Col cuore colmo di gioia
e di stupita meraviglia
per la Tua Visita alla nostra terra,
Ti ringraziamo o Maria
per il dono della Tua premurosa attenzione per noi.
La Tua luminosa presenza a
Lourdes
è il segno ancora nuovo della Tua bontà vigile e materna.
Vieni in mezzo a noi per
continuare a ripeterci l’appello
che un giorno rivolgesti a Cana di Galilea:
«Fate quello che Egli vi dirà».
Accogliamo questo invito come
segno della Tua missione materna
per il popolo dei redenti,
conferita a Te da Gesù
sulla croce, nell’ora della passione.
Saperti e sentirti Madre nostra ci riempie di gioia e di fiducia:
con Te non saremo mai soli e
abbandonati.
Maria, Madre, speranza, rifugio, grazie.
Ave Maria…
Le tue parole a Lourdes, Maria
del Cielo,
furono preghiera e penitenza!
Le accogliamo come eco fedele
del Vangelo di Gesù,
come programma lasciato dal Maestro
a quanti vogliono accogliere il
dono della vita nuova
che rende gli uomini figli di Dio.
Da Te oggi, o Maria, imploriamo
una fedeltà e una generosità
rinnovate per mettere in pratica questo grido evangelico.
“Preghiera”, come abbandono
fiducioso alla bontà di Dio,
che ascolta ed esaudisce, al di là di ogni nostra richiesta;
“Penitenza”, come cambiamento
del cuore e della vita,
per fidarci di Dio, assimilare il suo progetto di amore per noi.
Ave Maria…
Luce, acqua zampillante, vento, terra:
sono i segni di Lourdes,
piantati per sempre da Te, o Maria!
Vogliamo, come i ceri di
Lourdes, innanzi alla Tua immagine venerata,
brillare nella comunità cristiana, per la saldezza della nostra
fede.
Vogliamo accogliere l’acqua viva
che Gesù ci dona nei sacramenti,
come gesti del Suo amore che guarisce e rigenera.
Desideriamo camminare come gli
Apostoli del Vangelo,
al soffio della Pentecoste,
per continuare a narrare che Dio
ci ama
e Cristo è morto e risorto per noi.
Vogliamo anche amare i luoghi
dove Dio ci ha posti
e ci chiama ogni giorno a compiere la Sua volontà,
i luoghi della nostra
santificazione di ogni giorno.
Ave Maria…
Maria, Serva del Signore,
Consolazione della Chiesa e dei cristiani,
guidaci oggi e sempre.
Amen.
Salve Regina…
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima
Vergine Maria,
Madre di Dio.
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