Basilica di Nostra Signora di Altagrazia

Basilica de Nuestra Señora de la Altagracia

Higüey, Repubblica Dominicana


J78M+66H, Higüey 23000, Repubblica Dominicana

Telefono: +1 809-554-2790

Higüey è un comune della Repubblica Dominicana di 251.243 abitanti, situato nella Provincia di La Altagracia, di cui è capoluogo.




Panoramica
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Al centro del comune di Higüey, sulla strada principale, è situata l’attuale Basilica dedicata a Nostra Signora di Altagrazia.
Il titolo di Altagrazia dato alla Vergine Maria indica che nessuno più di Lei, che è la Madre Dio, può donare a suoi figli che si rivolgono a Lei con fiducia e devozione, un numero più alto di grazie.





Si racconta che un colono spagnolo del 1600, che si occupava di vendita del bestiame, si recava spesso alla città di Santo Domingo. In uno dei suoi viaggi, le sue due figlie gli chiesero di fare delle commissioni per loro: la figlia maggiore gli chiese di acquistare abiti, nastri, pizzi e altri accessori delle donne; la figlia minore gli chiese solo di portarle l’immagine della Vergine di Altagrazia, che aveva vista in sogno.
Giunto a Santo Domingo, il colono cercò l’immagine della Vergine chiestale dalla figlia, ma nessuno seppe dargli informazioni utili, nemmeno il vescovo; sembra che nessuno avesse mai sentito parlare della Vergine di Altagrazia.
Sulla via del ritorno, il colono passò per la città di Los Dos Rios, e qui trascorse la notte a casa di un vecchio amico. Mentre si trovava a cena da lui venne ospitato anche un vecchio viandante, al quale venne raccontata la vicenda dell’immagine misteriosa e il dispiacere del padre per non essere riuscito a trovarla.  A quel punto, il vecchio viandante srotolò una pergamena con l’immagine della Vergine di Altagrazia e la lasciò al venditore di bestiame per la figlia, scomparendo misteriosamente il giorno seguente.
Il padre poté dunque consegnare i doni alle figlie e alla più piccola diede la famosa immagine proprio ai piedi di un arancio che si conserva ancora nonostante i secoli e che si trova ora sul luogo dove sorge la Basilica di Higüey.

Si racconta anche che tutto ebbe inizio il 12 maggio 1502, quando il vescovo di Santo Domingo, Mons. García Padilla, decise di costituire una nuova parrocchia nel comune di Higüey.
Allo scopo i fratelli Trejo, Alonso e Antonio, portarono con loro la sacra immagine della Vergine di Altagrazia, che avevano trasportato dalla Spagna: dalla città di Plasencia, in Estremadura; l’immagine raffigurava la Vergine che era apparsa ad un contadino su un albero di arancio nella vicina città spagnola di Siruela.




 
Il quadro di Nostra Signora di Altagrazia è largo 33 cm e alto 45 e secondo l’opinione di esperti è un’opera primitiva della scuola spagnola dipinta alla fine del XV secolo o agli inizi del XVI.
Il dipinto della Vergine di Altagrazia è un’icona: non vi è un elemento, un colore, una relazione che non abbia un significato ben preciso. Ed è anche uno dei pochi quadri al mondo stampato in oro puro. Mostra una scena della Natività dove la Vergine adora in una culla il Bambino Gesù.
Venne restaurato in Spagna nel 1978, dato che il tempo, il fumo delle candele e le carezze delle mani dei devoti, lo avevano alterato notevolmente rendendolo quasi irriconoscibile.
La cornice che lo contiene è l’espressione più raffinata dell’oreficeria domenicana. Un artista sconosciuto del XVIII secolo costruì questa meraviglia d’oro, pietre preziose e smalti, probabilmente utilizzando alcuni dei gioielli che i devoti avevano offerto alla Madonna in segno di gratitudine.




Esterno della Basilica

Nel 1952, il progetto per realizzare la Basilica venne commissionato agli architetti francesi Andrè Jaques Dunoyer e Pierre Duprè. I lavori iniziarono nel 1954 e furono completati nel 1971.
La costruzione è interamente in cemento armato e secondo l’intenzione dei progettisti dovrebbe rappresentare due mani giunte in preghiera.




La facciata della Basilica

La statua conservata ad Antipolo è una delle più celebri della Beata Vergine Maria nelle Filippine.

In cima all’edificio vi è un campanile con 45 campane di bronzo.



L'ingresso della Basilica


Alla Basilica si accede da un ingresso con una porta fatta di bronzo placcato con oro a 24 carati.







L'interno della Basilica


La Basilica ha una pianta a croce latina. Nel presbiterio si trova l’Altare maggiore con sopra il quadro della Madonna.




L'Altare maggiore




Il quadro della Madonna sull'Altare maggiore

La festa di Nostra Signora di Altagrazia si celebra il 21 gennaio, che è il giorno in cui si svolse la battaglia del Reale Sabana, nella parte orientale dell’isola di Santo Domingo, tra le truppe spagnole guidate da Miniel Antonio e le truppe francesi, che vennero sconfitte e ricacciate il 21 gennaio del 1691, grazie alle preghiere rivolte dagli spagnoli alla Vergine di Altagrazia.

Inizialmente, a metà del secolo, veniva ricordato il giorno in cui il quadro della Madonna era stato portato per la prima volta nell’isola – 15 di agosto –; ma la coincidenza con la solennità dell’Assunzione in Cielo di Maria Santissima, portò a scegliere la data del 21 gennaio, per non sovrapporre le due feste.




Fedeli alla Basilica

Il culto della Vergine di Altagrazia è così sentito che circa un terzo delle donne dominicane porta come nome l’appellativo della Vergine.

Ogni anno, da tutto il territorio di Santo Domingo e dalle isole vicine, i pellegrini si recano alla Basilica, percorrendo a piedi l’ultimo tratto.





Nella Basilica, i pellegrini salgono sull’Altare e toccano il vetro del quadro della Madonna.



PREGHIERA A NOSTRA SIGNORA DI ALTAGRAZIA





Oh, Madre della Divina Sapienza
e Madre di Dio di Altagrazia!
Prostrato ai Tuoi piedi, questo Tuo misero
viene a chiederTi due grazie con questa preghiera.

La prima è un’alta grazia di grande onore e gloria per la terra,
cioè l’esaltazione della santa fede cattolica,
l’estirpazione delle eresie,
la pace e la concordia tra i principi cristiani,
le vittorie contro gli infedeli e
la restituzione dei cristiani prigionieri.

La seconda è la grazia giustificante
per questo peccatore pentito,
che già odia le viltà della colpa,
e si propone di non offendere più l’infinita Bontà.

Per Tua mano, oh Signora, spero in questa misericordia,
affinché dopo averTi servito in questa vita,
possa godere nell’altra la Grazia Divina.

Sapendo di poter contare sulla misericordia di Dio,
Ti chiedo di provvedere al mio bisogno e
di concedermi la grazia che ti chiederò.
(Qui, fermandosi un po’ in silenzio, ciascuno chiederà il necessario), e poi dirà:
Quindi, Madre mia, è questo che mi aspetto
dalla Tua pia liberalità;
ma se la mia richiesta non è corretta,
mi arrendo alla Tua santissima volontà;
dammi la pazienza di sopportare il lavoro
e le passioni della vita,
fino al lieto fine di vederTi con Tuo figlio Gesù nella gloria.
Amen.