Santuario
di Nostra Signora di Akita
Akita, Giappone
1, Soelgawa Yuzawadai, Akita-shi, Akita-ken 010-0822, Giappone
Telefono: 018-868-2139 / Fax: 018-868-4728
Akita (秋田市 Akita-shi) è una città del Giappone, capitale
dell’omonima prefettura, nella regione di Tōhoku, nella parte
Nordoccidentale dell’isola di Honshū.
Panoramica
La cappella della Madonna di Akita si trova ad Juzawadai, una frazione
di Akita.
Nel 1929 nasce a Nagasaki da una famiglia buddista: Katsuko Sasagawa,
una ragazza nata prematura che per tutta la vita avrà problemi
di salute; un intervento chirurgico malfatto, per l’asportazione
dell’appendice, le crea dei postumi che la costringono a letto per
più di un decennio. Si racconta che la sua salute
migliorò dopo aver bevuto acqua di Lourdes mentre era sotto la
cura di una suora cattolica.
Dopo essere diventata totalmente sorda, a 43 anni, Katsuko Sasagawa
entrò nel convento di “Seitai Hoshikai” - Istituto delle Ancelle
del Sacro Cuore di Gesù nella Santa Eucaristia - dove prese il
nome di Agnese.
Suor Agnese guarì dalla sordità nel maggio 1982, nella
Solennità di Pentecoste, durante la benedizione col Santissimo
Sacramento.
Suor Agnese
Suor Agnese racconta che 12 giugno 1973, mentre si trovava nella chiesa
del convento,
per tre giorni consecutivi vide una luce brillante provenire dal
tabernacolo, con intorno degli Angeli in adorazione.
Il 24 giugno, festa del Corpus Domini,
i raggi luminosi divennero ancora più splendenti. E ciò
per diversi giorni.
In quei giorni il vescovo Ito si trovava nel convento per fare una
settimana di ritiro spirituale e poté essere testimone di molti
degli eventi, assieme al direttore spirituale del convento R. P. Teiji
Yasuda.
Il 28 giugno, vigilia della festa del Sacro Cuore, sul palmo della mano
sinistra della suora apparve una ferita a forma di croce, di cm. 3 per
2, molto dolorosa. Il 5 luglio, la ferita si aprì e le
provocò una copiosa perdita di sangue.
Il 29 giugno, le altre suore entrarono nella cappella per pregare
davanti alla statua della Vergine. Con grande sorpresa, notarono che
dalla mano destra della statua sgorgava del sangue e, osservando con
più attenzione, notarono che c’era una ferita a forma di croce
identica a quella di suor Agnese.
La statua della Madonna di Akita è stata realizzata in legno nel
1963 dallo scultore buddista Saburo Wakasa, che aveva preso per modello
l’immagine della Signora di Tutti i
Popoli di Amsterdam.
Il 6 luglio 1973, suor Agnese vide apparire, verso le tre del mattino,
una donna: “Non temere, sono colei che sta presso di te e ti
custodisce. Seguimi”. La suora pensava si trattasse della sorella morta
qualche tempo prima e che aveva ricevuto la grazia del Battesimo. In
realtà, quella creatura, apparsale in forma femminile, era il
suo Angelo custode, che le si manifesterà per sei anni
consecutivi e che in quella prima occasione le disse ancora: “Non avere
paura, ma prega per i tuoi peccati e anche in riparazione per tutti gli
uomini. Il mondo attuale ferisce il Santissimo Cuore di Gesù con
la sua ingratitudine e i suoi oltraggi. La ferita alla mano della
Santissima Vergine Maria è molto più profonda della tua”.
Prima di scomparire, l’Angelo la condusse nella cappella, dove suor
Agnese, dopo aver sostato ad adorare il Santissimo Sacramento, si
avvicinò alla statua di legno della Madonna per pregare.
Così raccontò quanto le era accaduto:
“Quando mi avvicinai alla statua sentii che la statua dava
l’impressione di essere viva… era immersa nella luce e una voce
risuonò nelle mie orecchie sorde”.
La Madonna le disse:
«Figlia mia, mia novizia, mi hai obbedito bene abbandonando tutto
per seguirmi. E’ dolorosa l’infermità alle tue orecchie? La tua
sordità sarà guarita, stanne certa. La ferita alla tua
mano ti fa soffrire? Prega in riparazione ai peccati degli uomini. Ogni
persona in questa comunità è la mia insostituibile
figlia. Recitate bene la preghiera delle Serve dell’Eucarestia? Allora
recitiamola insieme:
“Sacratissimo Cuore di Gesù, realmente presente nella Santa
Eucarestia, io consacro il mio corpo e la mia anima per essere
interamente uniti con il Tuo Cuore che viene sacrificato in ogni
istante in tutti gli altari del mondo, dando lode al Padre e invocando
la venuta del Suo Regno. Ti prego, ricevi l’umile offerta di me stessa.
Usami come desideri per la gloria del Padre e per la salvezza delle
anime. Santissima Madre di Dio, non farmi essere separata dal tuo
Divino Figlio. Ti prego, difendimi e proteggimi come tua figlia
particolare. Amen”.
Alla fine della preghiera la Madonna le disse:
«Prega molto per il Papa, i vescovi e i preti. Dal momento del
tuo Battesimo hai sempre pregato per loro con fede. Continua a pregare
molto, moltissimo. Racconta al tuo superiore tutto quello che è
successo oggi e obbedisci a tutto ciò che ti dirà. Egli
ha chiesto che tu preghi con fervore».
Il 3 agosto 1973, suor Agnese ebbe una seconda apparizione.
La Madonna le disse:
«Figlia mia, mia novizia, ami il Signore? Se ami il Signore
ascolta quello che ho da dirti. E’ molto importante. Lo riferirai al
tuo superiore.
«Molti uomini in questo mondo fanno soffrire il Signore. Io
desidero anime che lo consolino per placare la collera del Padre
Celeste. Desidero, con Mio Figlio, anime che dovranno riparare, per
mezzo della loro sofferenza e della loro povertà, per i
peccatori e gli ingrati.
«Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre
Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo a tutta
l’umanità.
«Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira
del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le
sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso Sangue e le anime
dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime.
Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la
collera del Padre. Io desidero anche questo dalla vostra
comunità…che ami la povertà, che si santifichi e preghi
in riparazione per l’ingratitudine e le offese di tanti uomini.
«Recitate la preghiera delle Serve dell’Eucarestia consapevoli
del suo significato. Mettetela in pratica; offrite in riparazione per i
peccati tutto ciò che Dio può mandare. Fate in modo che
tutte si sforzino, secondo le capacità e la posizione, di
offrirsi interamente al Signore.
«Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria.
Già le anime che vogliono pregare stanno per essere radunate.
Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella
preghiera per consolare il Maestro».
E dopo un attimo di silenzio:
«Quello che pensi in cuor tuo è vero? Sei sinceramente
decisa a diventare la pietra scartata? Mia novizia, tu che desideri
appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello
Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con
tre chiodi. Questi tre chiodi sono: povertà, castità e
obbedienza. Dei tre l’obbedienza è fondamentale. Nel totale
abbandono, fatti guidare dal tuo superiore. Egli saprà come
capirti e indirizzarti».
Il 13 ottobre 1973, a 56 anni di distanza dal miracolo del sole a
Fatima, suor Agnese ebbe una terza apparizione.
La Madonna le disse:
«Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne
informerai il tuo superiore».
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continuò dicendo:
«Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non
miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile
castigo a tutta l’umanità. Sarà un castigo più
grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il
fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte
dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare
né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno
così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi
resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate
ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il
Papa, i vescovi e i preti.
«L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in
una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali,
vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati
e ostacolati dai loro confratelli… chiese ed altari saccheggiati; la
Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il
Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare
il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile
specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della
perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i
peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà
perdono per loro.
«Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come
incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito
di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra
comunità».
E dopo aver sorriso la Madonna aggiunse:
«Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta
che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi
obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
«Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora
salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno
fiducia in me saranno salvati».
La notte del 29 settembre tutta la
comunità notò che dalla statua della Madonna emanava una
grande luce che immediatamente si trasformava in qualcosa che sembrava
umidità. Il liquido venne asciugato con del cotone che venne poi
inviato ai laboratori dell’Università di Akita, i quali
accertarono che la composizione corrispondeva a “secrezioni umane”.
Il 4 gennaio 1975 l’arcivescovo Ito e molte persone che si trovavano in
quel luogo per fare un ritiro spirituale, osservarono quel giorno la
statua versare lacrime per tre volte.
L’Arcivescovo Ito incaricò il professor Sagisaka, specialista in
medicina forense e non credente, di fare l’esame scientifico dei tre
fluidi, senza averlo informato da dove provenissero. I risultati dei
test indicarono che: “la materia presente nella garza è sangue
umano. Il sudore e le lacrime assorbite dai due pezzi di cotone sono di
origine umana”. Successivamente si scoprì che il sangue
apparteneva al gruppo B, il sudore e le lacrime al gruppo AB.
La statua ebbe 101 lacrimazioni che si succedettero a periodi
irregolari dal 4 gennaio 1975 al 15 settembre 1981. I testimoni furono
migliaia, fra loro molti non cattolici come il sindaco della
città di Akita.
Terminate le analisi, l’arcivescovo Ito, ordinario della diocesi di
Niigata, scrisse il 22 aprile 1984 una Lettera Pastorale annunciando:
“Autorizzo in tutta la diocesi di mia competenza la venerazione della
Santa Madre di Akita”.
Quattro anni più tardi, il 20 giugno 1988, l’arcivescovo si
recò a Roma dove la Sacra Congregazione per la Dottrina della
Fede approvò il contenuto della sua Lettera Pastorale.
Nell’agosto del 1990 il Prefetto della Congregazione, il cardinale
Ratzinger, dichiarò: “Non ci sono obiezioni alle conclusioni
della Lettera Pastorale emanata all’Arcivescovo”.
Nel 1981, una donna coreana, la signora Chun, con un cancro al cervello
in fase terminale ottenne una guarigione immediata mentre pregava
davanti alla statua della Madonna. Il miracolo venne confermato dal
dottor Tong-Woo-Kim dell’ospedale St. Paul Hospital di Seul e da Don
Theisen presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di
Seul.
Il secondo miracolo fu la completa guarigione dalla totale
sordità di suor Agnese Sasagawa.
Esterno della cappella
La cappella di Seitai Hoshikai, chiamata Nostra Signora di
Akita, si trova ad Juzawadai, una frazione di Akita; essa è
stata realizzata secondo l’architettura giapponese “stile
irimoya-juso”, ed è stata costruita da carpentieri giapponesi
specializzati nella costruzione di templi. In tal modo il popolo
giapponese coglie il senso universale della Chiesa cattolica, che in
Giappone è come se si esprimesse in giapponese.
La costruzione è durata 7 anni e il 1 maggio 2002 è stata
consacrata e dedicata a Maria Redemptoris
Mater.
Interno della cappella
La statua della Madonna di Akita è custodita nel corridoio di
sinistra e la statua di San Giuseppe nel corridoio di destra.
Dal 1974 al 1976, dei laici allestirono un giardino
giapponese che circonda la cappella, dedicato alla Beata Vergine Maria.
Gli alberi sono stati donati da fedeli di diversi luoghi del Giappone.
Nel giardino è stata collocata una copia della statua della
Madonna.
Il giardino dell'Agnello
E’ stato realizzato anche il
cosiddetto “Giardino dell’Agnello”, come luogo di meditazione, nel
quale si trovano le stazioni della Via Crucis, benedette il 18 agosto
1994 dal Vescovo Francis Keiichi Sato di Niigata.
La Madonna di Akita si festeggia
il 12 giugno.
PREGHIERA
EUCARISTICA DI AKITA
Sacratissimo
Cuore di Gesù
Realmente presente nella Santa Eucarestia,
Io consacro il mio corpo e la
mia anima
perché siano interamente uno col Vostro Cuore.
Sacrificato in ogni momento
Su tutti gli Altari del mondo,
in lode del Padre e
perché venga il Suo Regno.
Vi prego, ricevete questa umile
offerta di me stesso,
usatemi come volete per la Gloria del Padre
e per la salvezza delle anime.
Santissima Madre di Dio,
non farmi mai separare dal tuo Divino Figlio
Ti prego, difendimi e proteggimi
Come tuo figlio speciale.
Amen.
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