Basilica
di Nostra Signora
della Candelaria
Tenerife - Spagna
1949
Pl. Patrona de Canarias, 1, 38530 Candelaria, Santa Cruz de Tenerife,
Spagna
Telefono: +34 922 50 01 00
Panoramica della Candelaria
La Basilica e Real Santuario mariano di Nostra Signora
della Candelaria (in spagnolo Basílica
y Real Santuario Mariano de Nuestra Señora de la Candelaria)
è il primo tempio mariano delle isole Canarie. Si trova
nell’isola di Tenerife, nel municipio di Candelaria.
Situata a 20 kilometri a sud del capoluogo dell’isola, Santa Cruz de
Tenerife, la Basilica a sua volta si trova nella parte meridionale di
Candelaria, lungo il mare.
La Basilica di Nostra Signora della Candelaria è il Santuario
più visitato delle isole Canarie e uno dei più visitati
in Spagna, con oltre 2,5 milioni di visitatori ogni anno.
Ogni 2 febbraio e 14 e 15 agosto la Basilica accoglie migliaia di
pellegrini che vogliono passare nella città mariana il giorno
della sua festa principale.
La Basilica della Candelaria è stata dichiarata dal governo
regionale delle Canarie bene di interesse culturale. L’edificio
è opera dell’architetto José Enrique Marrero Regalado.
Convento domenicano
Anche il nome del municipio dove si trova la Basilica deriva dalla
Madonna della Candelaria, Patrona delle Canarie. A fianco della
Basilica e unita a essa si trova il convento dei Domenicani, l’Ordine
religioso a cui è affidato il Santuario.
Il convento ospita il Museo di arte sacra. Oltre all’immagine della
Vergine, un altro elemento notevole dell’interno della basilica sono le
pitture murali.
La statue dei Mancey
Sono pure famose le sculture dei nove mencey
(monarchi) di Tenerife, situate nella piazza che affianca
la Basilica.
La Basilica è dedicata a Nostra Signora della Candelaria,
Patrona principale dell’arcipelago delle Canarie, e sindaco onorario di
tutti i comuni di Tenerife.
Nella Basilica i cattolici delle isole Canarie pregano davanti
all’immagine per la quale sentono una grande devozione e chiamano
affettuosamente con il soprannome di Morenita,
ma anche alcuni Indù si recano in questa Basilica per venerare
la Vergine Nera.
La statua della Madonna
La statua della Candelaria è una Madonna nera, che si trova
nella parte alta di un altare a camerino, al quale i fedeli possono
accedere alcune volte al giorno alla fine delle Messe. La Madonna porta
Gesù Bambino sul braccio destro e una candela nella mano
sinistra. E’ seduta su un trono ligneo con motivi vegetali dorati e
circondata da due Angeli, ai piedi ha una mezzaluna che allude ad Apocalisse 12,1.
L’effigie della Madonna, che non è una statua a tutto tondo, ma
ha scolpite solo il volto e le mani, viene rivestita con manti di
differenti colori, secondo il calendario liturgico.
Il trono processionale della Madonna
In prossimità delle date del 2 febbraio e del 15 agosto (le
feste principali), la statua è calata segretamente dal camerino
e collocata su un trono processionale rivestito in argento a sbalzo.
Nel 1559 Papa Clemente VIII dichiarò la Madonna della Candelaria
Patrona delle Canarie.
Il 7 novembre 1826, l’effigie originaria della Candelaria fu perduta in
un forte temporale, allora i Domenicani commissionarono una nuova
statua allo scultore Fernando Estévez de Salas; la quale fu
benedetta nel 1830.
Il 12 dicembre 1867, Papa Pio IX dichiarò la Madonna della
Candelaria Patrona principale dell’arcipelago delle Canarie. Il 13
ottobre 1889 l’immagine fu incoronata canonicamente dal vescovo di
Tenerife, Mons. Ramón Torrijos.
La Cueva de Achbinico
In un primo momento la Vergine è stata venerata dai guanci (i nativi) nella cosiddetta Cueva de Achbinico, che si trova
dietro l’attuale Basilica.
Questa grotta ha ospitato anche un cimitero per i devoti cristiani
della Vergine. Successive cappelle e chiese sono state costruite in
onore della Vergine.
Nel 1672 fu costruito un grande tempio che fu distrutto da un incendio
il 15 febbraio 1789.
Esterno della Basilica
La Basilica attuale fu costruita tra il 1949 e il 1959, e fu consacrata
il 1º febbraio 1959, in una cerimonia presieduta dal Nunzio
Apostolico in Spagna, Mons. Ildebrando Antoniutti e dal vescovo di
Tenerife, Mons. Domingo Pérez Cáceres.
Il 14 gennaio 2011 il tempio è stato elevato da Papa Benedetto
XVI al rango di Basilica Minore, e fu solennemente consacrato il 2
febbraio dello stesso anno, in coincidenza con la festa della
Candelaria.
La Basilica della Candelaria è una chiesa di grandi dimensioni
che può ospitare fino a 5.000 persone.
La facciata principale della Basilica
La facciata è dominata da due campanili alti 35 metri, mentre il
campanile laterale è alto 45 metri. Ha due porte di accesso,
quella laterale che si apre sulla piazza e quella principale sul dirupo
della Magdalena, dove sorge
la fontana dei Pellegrini, opera di Alfredo Reyes Darias, decorata con
un grande mosaico che rappresenta uno dei miracoli attribuiti alla
Candelaria.
la fontana dei pellegrini
La fontana è composta di sette vasche a forma di conchiglia
(simbolo del pellegrinaggio) con sette delfini.
La facciata principale di pietra nobile è affiancata da pilastri
con capitelli dorici che sostengono un frontone diviso. Spicca il corpo
centrale di forma triangolare che culmina in una croce latina. Fra i
pilastri si trova un arco in rilievo, la cui chiave di volta è
decorata da un medaglione con un bassorilievo vegetale al centro,
circondato da una corona di conchiglie in rilievo.
La facciata laterale della Basilica
Sulla facciata laterale, il rivestimento è in pietra, diviso in
tre sezioni separate da pilastri dello stesso materiale, sormontati da
pinnacoli gemelli e da tre finestre.
Interno della Basilica
La struttura interna è di ordine dorico con una
policromia simbolica che allude ai toni dei manti della Vergine. Il
tamburo è di grande ampiezza e luminosità e vi sono
raffigurati gli scudi delle sette isole. Il tetto imita lo stile mudéjar e mostra caratteri
simbolici nella sua policromia.
L'abside
Nell’abside si trova l’Altare Maggiore.
Su un lato dell’Altare vi è la bandiera della Città del
Vaticano, a ricordare la stretta relazione del Santuario con il Papa
che ha elevato il Santuario a Basilica Minore.
All’interno, in un secondo vestibolo realizzato nel 1974, si trova un
piccolo museo con donazioni alla Vergine.
Nella navata laterale destra si trova la cappella del Santissimo
Sacramento. Incorniciato da un arco a tutto sesto in pietra è
esposto uno degli affreschi del pittore di origine cubana, José
Aguiar, che rappresenta l’Ultima Cena.
Le porte della sacrestia sono affiancate da colonnette doppie. Le
vetrate laterali raffigurano l’incontro dell'effigie con i pastori e il
trasporto dei pastori verso il mencey.
Sovrasta l’architrave della porta un arco in rilievo entro cui si
ammira un affresco con San Pedro de Bethencourt, opera di Aguiar.
La cappella del Santo Cristo della Riconciliazione
La cappella del Santo Cristo della Riconciliazione è dedicata
alle confessioni e si distingue perché ospita una scultura
imponente del Cristo Crocifisso eseguito nel 1936 dallo scultore
Ricardo Rivera Martínez. La scultura si basa sull’Uomo della
Sindone di Torino, e mostra i chiodi conficcati nelle mani all’altezza
dei polsi.
La Sala de Las Velas
Nella Basilica si trova anche la Sala de las Velas, luogo dove i
fedeli portano fiori, accendono candele e fanno richieste alla Madonna.
La navata sinistra è interrotta quasi all’altezza del transetto
dalla porta laterale del Santuario. Al fondo della navata si trova la
porta che dà accesso al camerino della Vergine.
Il camerino della Vergine
Come per la porta della sacristia, qui si trova un Angelo
sull’architrave e l’affresco del padre San José de Anchieta fra
i due archi, anch’esso opera di Aguiar. Due rampe di salita convergono
per culminare in un’ultima rampa. Da qui si arriva a un vestibolo con
un altro affresco di questo pittore, con il tema biblico della
moltiplicazione dei pani e dei pesci.
L'Altare Maggiore
La tavola d’Altare è di marmo.
La statua della Madonna sopra l'Altare
Sopra l’Altare è collocata la statua della Madonna.
Sulle pareti laterali si trova una struttura articolata in gradini
successivi di porta, finestra e balconata. La nicchia del camerino
è incorniciata da un arco a tutto sesto di pietra che riposa su
pilastri con capitello dorico. Il monumentale affresco del presbiterio,
che ricopre il fondo della basilica, è sempre opera di Aguiar.
Presenta due piani, uno terrestre e l’altro celeste, entrambi con
grandi figure allegoriche e reali. Il lato sinistro mostra nella sua
parte inferiore nove Domenicani guidati dal vescovo Mons. Pérez
Cáceres; lo corona come asse centrale lo Spirito Santo in forma
di colomba; diciannove figure in atteggiamento devozionale supplicano
clemenza.
Il convento domenicano
Accanto alla Basilica, nel lato posteriore verso il mare, si trova il
convento domenicano, restaurato negli anni sessanta del XX secolo in
stile “neocanario” e articolato intorno a un chiostro di pianta
quadrata, su cui si aprono le diverse sale conventuali (museo, sala
conferenze, biblioteche, sala per le visite, sala riunioni).
Al piano superiore sono ubicate le camere dei frati, l’oratorio, la
biblioteca, la cucina e il refettorio. Come elemento architettonico di
spicco si nota la porta laterale di pietra, di struttura architravata,
che poggia su semicolonne corinzie.
La festa in onore della Madonna della
Candelaria si svolge in piena estate, il 15 agosto, nel paese
costiero di Candelaria.
Le feste, dichiarate di interesse turistico nazionale, hanno una forte
componente religiosa e di fervore popolare, le cui radici attingono a
cinque secoli di fede e amore per la Madonna.
In questa giornata del 15 agosto, tantissimi i pellegrini giungono da
ogni luogo dell’isola a rendere omaggio alla Santa Patrona. Molti
trascorrono la notte precedente lungo la strada che conduce in paese.
Durante questa festa, strettamente legata al mondo aborigeno, il
pomeriggio del 14 agosto si svolge la tradizionale offerta floreale o
il pellegrinaggio della Madonna, con la partecipazione di vari gruppi
folcloristici. Nella Piazza della Basilica viene rappresentata la
cerimonia della sua apparizione ai Guanches, secondo la tradizione.
La processione con la Madonna
Lo stesso giorno si svolge la processione che giunge sino alla
località conosciuta con il nome di “Pozzo della Vergine”, dove
si fa una breve sosta e si esplodono i fuochi d’artificio offerti dal
municipio e dalle associazioni di pescatori della Candelaria.
La processione con la Madonna
Il giorno 15, festa dell’Assunzione, si celebra una Messa solenne che
riunisce alle autorità ecclesiastiche, militari e civili.
A mezzogiorno ha luogo una processione e di pomeriggio si realizza la
tradizionale offerta floreale o romeria della Vergine con la
partecipazione di diversi gruppi di folklore.
La processione con i fedeli in costumi ancestrali
Preghiera a Nostra Signora della candelaria
Madre della luce,
Madre che sei salita nel Regno dei Cieli per proteggerci
con il Tuo manto celeste dalla compagnia del Signore!
Lodata sia Tu e benedetta tra
tutto ciò
che esiste tra il cielo e la terra.
La Madonna della Candelaria,
che con la sua luce accompagna le anime perdute
alla ricerca della via di Cristo!
Perpetua sia Tu in alto,
oggi Ti prego, Madre,
di intercedere perché il Tuo servo (di’ il nome) sia migliore!
Che Tu mi renda più forte e migliore di quanto io sia già
per Tua grazia.
Perché la mia fede in Te è infinita,
come la Tua grazia,
per questo vivo solo per Te e per Te,
perché Tu sei la mia speranza e la mia protezione.
Lascia che mi bagni nella tua luce,
che può purificare tutto.
Vergine, tienimi lontano dal
nemico
e libera la mia anima da ogni male
che possa venire tra questo amore che confesso per Te.
Cara Madre, insegnami a
diventare rigido
e ad averTi sempre nel mio cuore.
Ti chiedo come favore di liberarmi dalle catene
che mi legano al peccato
e di spolverare le tentazioni
che mettono alla prova la mia fede,
e solo allora mi abbandonerò anima e corpo alla Tua causa.
Perché la Vostra luce mi trova anche nella notte più
buia.
Perché Sua Grazia mi riempie nell’abisso della parola e
dell’anima.
Amen!
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