Santuario di

Santa Maria dell’Isola di Tropea

  Italia

1060



Via Lungomare, 89861 Tropea VV

Telefono: 377 306 5825


Tropea è un piccolo comune italiano della provincia di Vibo Valentia in Calabria. Affacciata sul Tirreno, lungo la “Costa degli Dei”, che va da Punta Riace a Punta Zambone, è caratterizzata dal vicino promontorio detto “del Poro”, costituito da una ripida rupe alta circa 60 metri, a strapiombo sul mare.
Il promontorio continua ad essere chiamato “isola” perché un tempo era interamente circondato dal mare: fu in seguito al terremoto del 1783 che scaturì il tratto di terra che lo collega all’arenile di Tropea.




Panoramica del Santuaio


Al tempo dell’iconoclastia, sorta nella Chiesa Bizantina nei secoli VIII e IX, molte delle immagini sacre venivano messe in salvo per evitare che fossero distrutte.
A quei tempi, il Sud dell’Italia era una parte dell’Impero Bizantino, ma qui non imperversava l’iconoclastia, ragion per cui molte immagini sacre venivano nascoste in questa parte dell’Italia.

Una statua in legno della Vergine venne portata da Oriente sulla costa della Calabria, esattamente a Tropea. Gli abitanti della cittadina, insieme alle autorità e al vescovo, venuti a conoscenza dell’arrivo della statua, scesero al lido  per rendere onore alla Madonna.
Si decise di nascondere la statua in una nicchia di una grotta naturale del promontorio. Accadde, però, che la statua fosse troppo grande rispetto alla nicchia; stranamente, per poter nascondere bene la statua, si pensò di segare la parte inferiore della statua e si chiamò un falegname per la bisogna. Ed ecco che non appena il falegname poggiò la sega sulla statua, gli si paralizzarono le braccia, mentre il vescovo e il sindaco morirono all’istante.

Da quel giorno si susseguirono delle grazie per i fedeli che invocavano la Madonna, in particolare si verificarono delle guarigioni degli ammalati che venivano portati al cospetto della statua della Madonna.

Tuttavia della statua miracolosa si sono perse le tracce.

In origine fu costruita una piccola chiesa a forma quadrata con vano centrale circondato da un peribolo con volta a botte, delimitato dal vano centrale da pilastri ed archi a conci tufacei. La piccola chiesa venne dedicata a Santa Maria di Tropea.

Per molti anni la piccola chiesa appartenne ai monaci Basiliani e in seguito passò ai monaci Benedettini.





Intorno al 1060, quando già erano giunti anche in Calabria i Normanni, il duca Roberto il Guiscardo decise il passaggio dal Rito greco al Rito latino. Questo fece rientrare la chiesa di Santa Maria di Tropea tra i possedimenti dell’abbazia di Montecassino, come risulta dai documenti dell’abbazia, che elencano tra i possedimenti: Sancta Maria de Tropea cum omnibus pertinentiis suis.
Ancor oggi appartiene alla diocesi di Montecassino.




Esterno del Santuario


Fu operato un rifacimento della chiesa con modifiche ed aggiunte.
In età gotica la chiesa fu restaurata e riadattata con la costruzione di ambienti con volta a crociera gotica costolana.
A questi lavori seguì una consacrazione della chiesa, come è indicato da una iscrizione ancora sul posto: Anno Domini MCCCLXXXXVII XXIII mensis aprilis indictione quinta consecrata est ecclesia sanctae Mariae de Insula de Tropea.



La facciata del Santuario


Qualche secolo dopo la chiesa subì una radicale trasformazione: fu rimossa la parte centrale; furono aggiunti dei pilastri e degli archi con volta a botte. L’interno prese la forma di piccola basilica con le irregolarità dovute alla conservazione delle parti salvabili del primitivo edificio. L’esterno prese l’aspetto di parallelepipedo sormontato dalla volta della navata centrale con l’estradosso allo scoperto.

Verso la fine del Seicento fu aggiunto un portico. Quest’aggiunta diede la possibilità di costruire nel piano superiore una serie di stanzette per l’abitazione degli eremiti.

Più tardi il portico fu in parte eliminato, ne rimasero aperti solo tre. Da un lato vi si ricavò la sacrestia, dall’altro il deposito. In fondo si aprì una porta, si sventrò il muro terminale della navata centrale e della navatella destra e si allungò la pianta della chiesa.



Esterno del Santuario con la scala d'accesso

Intorno al 1810 fu realizzata una ripidissima scalinata scavata nel tufo

Dopo il terremoto del 1905 fu rifatta tutta la facciata che aveva subito il crollo dell’arco centrale del portico.




Interno del Santuario

L’interno è a tre navate, con la navata centrale più ampia che culmina con l’Altare su cui sono collocate le statue della Sacra Famiglia.




L'Altare



Le statue della Sacra Famiglia

Oggi nella Chiesa sono collocate le statue della Sacra famiglia, che vengono portate in processione in mare ogni 15 di agosto.

La chiesa è stata elevata a Santuario diocesano dal Monsignor Domenico Cortese il 31 maggio 2002.

La festa di Santa Maria dell’isola di Tropea si celebra dal 6 al 15 agosto

Il 6 agosto ha inizio la novena, con la Messa celebrata alle ore 20,00.
Dal 7 al 12 agosto continua la novena con all’inizio la celebrazione della Messa alle ore 9,30.
Il 13 agosto continua la novena con la celebrazione della Messa alle ore 20,00
Il 14 agosto continua la novena con la celebrazione della Messa alle ore 9,30.
Il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, celebrazione di più Messe: alle ore 7,30, 8,30, 9,30.





Nel pomeriggio, le statue della Sacra Famiglia vengono portate in processione dal Santuario al mare.



La processione a mare con le statue



Le barche che partecipano alla processione al mare

Alle ore 16,30 del 15 agosto, inizia la processione a mare a cui partecipano i pescatori con le barche.
Al termine della processione: nel Santuario si cantano delle litanie e viene celebrata la Messa.



PREGHIERA A SANTA MARIA DELL'ISOLA DI TROPEA





Ave, o stella del mare,
Madre gloriosa di Dio,
Vergine sempre, Maria,
porta felice del Cielo.

Mostrati Madre per tutti,
offri la nostra preghiera.
Cristo l’accolga benigno,
Lui che si è fatto Tuo Figlio.

Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa che vediamo Tuo Figlio,
pieni di gioia nel Cielo

Amen.