
Cappella
della Madonna del Pozzo
Roma
1256
Indirizzo: Largo Chigi - 00187 ROMA
Telefono: tel. 06 699 403 80.

La Madonna del Pozzo
La storia della Cappella della Madonna del Pozzo risale al 1256.
Essa è ricordata in una vecchia memoria romana.
Nel centro della Roma di allora, vi era una stalla per cavalli che
conteneva un piccolo pozzo.
La stalla col pozzo erano nella proprietà del Cardinale Pietro
Capocci.
Nella notte tra il 26 e il 27 settembre 1256, l’acqua del pozzo
risalì fino in superficie, i cavalli avvertirono come un
pericolo e cominciarono a strepitare, al punto che si svegliarono gli
stallieri, i quali accorsero per calmare i cavalli, li sciolsero e li
portarono in un altro luogo sicuro.
Poi si misero a controllare per cercare di capire quale fosse il motivo
che aveva spaventato i cavalli; e si avvidero meravigliati che l’acqua
del pozzo era una spanna più alta del parapetto dello stesso
pozzo. Guardando attentamente si accorsero che sull’acqua galleggiava
una tegola, su cui era raffigurata una immagine della Vergine Maria.
Mentre l’acqua del pozzo gorgogliava e cadeva a terra inondando la
stalla, gli stallieri provarono a raccogliere la tegola, ma questa
sfuggiva loro di mano e ricadeva sull’acqua. Provarono più
volte, ma senza riuscirci.
Stanchi e spaventati, decisero di rivolgersi al loro eminentissimo
padrone, il Cardinale.
Questi, dopo aver sentito il racconto dello strano fenomeno, essendo un
devotissimo di Maria Santissima, indossò le vesti cardinalizie e
scese nella stalla accompagnato dalla sua corte. Giunto nella stalla,
entrò nell’acqua che spandeva da ogni parte e cominciò a
recitare una fervente preghiera alla Vergine Maria; fatto ciò,
senza sforzo riuscì a raccogliere la tegola con l’effige di
Maria.
Il giorno dopo, il Cardinale Pietro Capozzi andò subito dal Papa
Alessandro IV, gli raccontò l’accaduto e chiese il permesso per
erigere una cappella intorno al pozzo.
La notizia dell’evento miracolo si sparse rapidamente e gli abitanti
del circondario incominciarono ad accorrere sul posto mossi dalla
curiosità.
Accadde però che alcuni di essi, davanti all’effige della
Madonna che era stata ritrovata e che era stata collocata a ridosso del
pozzo, pensarono di bere l’acqua che continuava a mantenersi alta fino
all’orlo del parapetto del pozzo.
Fu così che si scoprì che l’acqua procurava dei benefici
in tanti che avevano dei problemi di salute.
Di uno di questi casi si conserva la testimonianza.
«Quando mi hanno diagnosticato un tumore,
volevo partire per Lourdes, ma la mia situazione economica non me lo
permetteva. Una notte ho sognato una voce, che mi diceva di andare
dalla Madonna del Pozzo. Non sapevo cosa fosse, ho cercato e ho
scoperto che, non solo esisteva a Roma, ma veniva chiamata la piccola
Lourdes di Roma».
Roberta, una mamma romana di 47 anni, non trattiene le lacrime, nel
raccontare la grazia del suo incontro con la Madonna del Pozzo, di come
– bevuta l’acqua dalla fonte miracolosa – abbia avuto un immediato
beneficio, non solo fisico, riconosciuto con stupore anche dal suo
medico. Roberta sta ancora lottando contro la malattia, ma con una
energia nuova, che le sgorga dalla certezza di avere una dolce e
potente compagna di strada.
In ginocchio, ai piedi della Madonna del Pozzo, in una normale mattina
di febbraio, con Roberta non si ferma il flusso silenzioso di
pellegrini. Ciascuno sussurra le sue pene e i suoi dolori alla Madonna,
bevendo un bicchierino di acqua che sgorga da un piccolo rubinetto, che
attinge dal pozzo.

Una fedele beve l'acqua del pozzo, attinta da un apposito rubinetto
A contenere la Cappella della Madonna del Pozzo è stata
edificata una chiesa che prese il nome di Santa Maria in Via,
trovandosi su quella che allora si chiamava via Flaminia.
Nel 1491, sotto il pontificato di Papa Innocenzo VIII, nato Giovanni
Battista Cybo de Mari a Genova, la chiesa venne riedificata e nel 1513
fu affidata ai Padri Serviti.
Nel 1551, Papa Giulio III la assegnò in titolarità al
nipote Fulvio Giulio della Corgna, creato Cardinale.
Nel 1594, la chiesa venne nuovamente ricostruita su progetto di Giacomo
della Porta.
La facciata venne poi completata da Carlo Rinaldi.

Facciata della chiesa
La facciata è distribuita su due ordini.
Sopra il fregio, a separare i due ordini, corre la lunga iscrizione:
“DEO IN HON(OREM) MARIAE VIRGINIS MATRIS DEI DD A MCCLVI”, ovvero
“Dedicata a Dio in onore della Vergine Maria Madre di Dio nell’anno
1256”.
La chiesa è anche considerata luogo di culto per la
comunità ecuadoregna di Roma.

Interno della chiesa
L’interno della chiesa è a navata unica, con cappelle
laterali incassate.
La prima cappella sulla destra contiene parte della vecchia Cappella
della Madonna del Pozzo; in essa è posta l’immagine sulla tegola
della Madonna, e un banco da cui attingere l’acqua del pozzo
sottostante.

Altare Maggiore
Ai lati dell’Altare Maggiore vi sono due cantorie con l’organo a canne,
la cui consolle è situata a pavimento nell’abside e dispone di
due tastiere a pedaliera.
Preghiera alla Madonna del Pozzo
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito al mondo
che alcuno sia ricorso alla Tua protezione,
abbia implorato il Tuo aiuto,
abbia chiesto il Tuo soccorso,
e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia,
a Te ricorro, o Madre, Vergine
delle vergini;
a Te vengo, dinnanzi a Te mi prostro, peccatore pentito.
Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma ascoltami benevola ed esaudiscimi.
Amen.
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