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Luigi di S. Carlo, I protestanti distruttori della
religione cristiana, Ed.
Amicizia Cristiana
2016, pag. 88, euro 9,00. Edizioni Amicizia Cristiana, via Colonnetta n. 148, 66100 Chieti Tel. 0871 561806 - Fax 0871 446544 - Cell 338 2550568 Posta elettronica: edizioniamiciziacristiana@yahoo.it Prefazione
dell'Autore AL LETTORE Assidui lettori del “Fides”, il valoroso periodico che combatte per la preservazione della fede (1), abbiamo letto più volte in esso i dolorosi accenti dei Sommi Pontefici, e specialmente di Benedetto XV e del regnante Pio XI, sull’opera devastatrice che compiono le varie sette protestantiche in mezzo alle popolazioni cattoliche, e leggendoli, ci venne più volte in mente di prendere noi pure la penna e scrivere qualche cosa che servisse a premunire i Cattolici contro i figli delle tenebre e dell’errore, quali sono indubbiamente i Protestanti. Ma, ora per un motivo, ora per un altro, non venivamo mai ad un atto decisivo. L’articolo di un periodico protestante sulle differenze fondamentali fra il Protestantesimo e il Cattolicismo ci diede l’ultima spinta e ci fece uscire di riserbo. Scrivemmo l’articolo primo di questa operetta e lo inviammo al bisettimanale “Luce!” di Varese, che gentilmente l’accolse e lo pubblicò (2). Ma un tale articolo non conteneva che delle affermazioni senza
prove, e ciò poteva servire di pretesto agli avversari per dire
che ai loro argomenti non si opponevano che, delle affermazioni. Ne omettiamo però uno, quello sulla “Mentalità
protestantica” (3), che non ha stretta relazione
colle affermazioni del primo articolo, e che fu scritto in occasione
della conversione di Father Johnson Vernon dal Protestantesimo al
Cattolicismo (4). Non abbiamo steso alcun articolo speciale sulla “tradizione”, che per noi Cristiani è fonte distinta e infallibile di rivelazione (5), perché essendo essa, come tale, apertamente rigettata dai Protestanti, non era il caso di provare che essi l’hanno distrutta; e scopo di questa operetta non è di provare direttamente le verità della nostra santa fede, ma di dimostrare che i Protestanti, pur dicendo di ammettere ancora le principali verità del Cristianesimo, in realtà non ne ammettono più nessuna. Parlano di Scrittura, di fede e di morale cristiana, di Sacramenti, di Chiesa, di culto divino, e invece, in forza del “libero esame” hanno distrutto tutto; e il lettore lo vedrà, speriamo, percorrendo queste pagine. L’opera è tutt’altro che completa e perfetta nel suo genere e noi siamo i primi a riconoscerlo. I lettori ci compatiscano; e se tra essi vi fossero di quelli che hanno più tempo disponibile e più capacità (e vi sono certamente), prendano la penna e combattano la santa battaglia del Signore. Studiando l’argomento troveranno che si potrebbero scrivere dei grossi volumi sull’opera devastatrice dei Protestanti. Sembra una cosa strana, eppure è realtà: i nemici della religione hanno preso argomento dal Trattato fra il Governo italiano e la Santa Sede per intensificare la loro propaganda in mezzo alle popolazioni cattoliche. Siamo persuasi che il governo non permetterà che essi vadano così avanti nelle loro provocazioni da compromettere l’ordine pubblico, ma intanto da parte dei Cristiani non si deve dormire. Ogni sacerdote, ogni religioso, ogni fedele, faccia da
sentinella, e appena scopre qualcuno di questi lupi rapaci, che sono
vestiti da agnelli, gridi al pericolo, lo denunzi al Pastore della
diocesi, il Vescovo, e faccia quanto può, colla parola e colla
stampa (6),
per mettere sull’avviso i semplici, gl’incauti e gl’ignoranti. E se per la santa battaglia possono essere utili queste pagine, noi ne ringraziamo il Signore, per cui solo le abbiamo scritte. Varese, 11 febbraio 1931
NOTE 1
- V. Bibliografia. (torna su)
dicembre 2016 |