I
Me ne entrai dove non seppi,
vi rimasi non sapendo,
ogni scienza trascendendo. 

1 - Non capivo dove entravo,
però quando lí mi vidi,
non sapendo dove stavo,
cose eccelse molto intesi;
non dirò quel che sentii,
ché rimasi non sapendo,
ogni scienza trascendendo. 

2 - Di gran pace e di pietà
scienza quella era perfetta,
in profonda solitudine
io l'intesi per via retta;
era cosa sí segreta,
che rimasi balbettando,
ogni scienza trascendendo. 

3 - Mi trovai cosí rapito,
cosí assorto ed alienato,
che il mio senso ne rimase
privo d'ogni sentimento,
ogni scienza trascendendo. 

4 - Chi vi giunge veramente,
da sé stesso viene meno;
quanto prima egli sapeva, 
molto poco allor gli pare;
la sua scienza tanto cresce,
ch'ei rimane non sapendo,
ogni scienza trascendendo. 

5 - Quanto piú si sale in alto,
tanto meno si capisce,
ché una nube tenebrosa
va la notte illuminando,
perciò chi questo conosce
resta sempre non sapendo,
ogni scienza trascendendo. 

6 - Tal sapere non sapendo
ha un cosí alto potere,
che i sapienti argomentando
mai lo posson superare;
ché la scienza lor non giunge
ad un non saper sapendo,
ogni scienza trascendendo. 

7 - Sí sublime è l'eccellenza
di cotesto alto sapere,
che non v'è potenza, o scienza
che lo possa conquistare;
chi sé stesso vincer sappia
con un non saper sapendo,
andrà sempre trascendendo. 

8 - Or conoscere volete
questa scienza sovrumana?
Essa è un alto sentimento
dell'essenza di Dio vivo;
opra è di sua clemenza
farci stare non sapendo,
ogni scienza trascendendo.
 
 
 

III
Dopo un amoroso slancio
e non privo di speranza,
volai sí alto, sí alto,
che raggiunsi il mio desir. 

1 - Per poter raggiungere
questo slancio divino,
tanto volar mi convenne
che di vista mi perdei;
però, in tale ímpeto,
nel mio volo venni meno;
ma l'amor fu cosí alto,
che raggiunsi il mio desir. 

2 - Quanto piú alto salivo,
abbagliavasi la vista,
e la piú alta conquista
tra le tenebre avveniva;
ma poiché lancio è di amore,
con un cieco e oscuro salto
mi trovai tanto in alto
che raggiunsi il mio desir. 

3 - Quanto piú alto giungevo
in questo slancio sublime,
tanto piú basso, arreso
e umiliato mi trovavo.
Dissi: non vi sarà chi l'arrivi,
e mi umiliai cosí tanto
che mi trovai tanto alto
che raggiunsi il mio desir. 

4 - In una strana maniera
mille voci feci in uno,
ché la celeste speranza
tanto acquista quanto spera;
attesi solo questo lancio, 
la mia speme non fu vana,
ché mi trovai tanto in alto
che raggiunsi il mio desir. 
 

(SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere, Poesie, Postulazione Generale dei Carmelitani scalzi, Roma, 1991.)

(9/97)

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