Si può scaricare un promemoria in due pagine, in formato pdf,
con delle caselle da spuntare per agevolare la pratica di questa devozione

Il 13 luglio 1917, a Fatima, apparendo a Francesco, Giacinta e Lucia per la terza volta, la Santa Vergine  preannunciò: 
… verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice dei primi sabati di cinque mesi consecutivi…”.

Il 10 dicembre 1925, giovedì, la Madonna e il Bambin Gesù apparvero a Lucia che si trovava a Pontevedra, in Spagna, dove era postulante presso le Suore di Santa Dorotea.
Lucia, in un suo scritto della fine del 1927, steso dietro richiesta del suo direttore spirituale Padre Aparicio S.J., così racconta, in terza persona (1):

«Il 10 dicembre 1925, la Santissima Vergine le apparve con a fianco il Bambino Gesù sorretto da una nube luminosa. La Santissima Vergine le pose una mano sulla spalla e le mostrò, al tempo stesso, un Cuore circondato di spine che teneva nell’altra mano. Contemporaneamente il Bambino Gesù le disse: 
Abbi compassione del Cuore della tua Santissima Madre circondato di spine che gli uomini ingrati Le conficcano ogni momento, senza che vi sia nessuno che compia un atto di riparazione per toglierle”. 
«In seguito la Santissima Vergine le disse:
Vedi, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati mi conficcano ogni momento con le loro bestemmie e le loro ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi e dì che a tutti coloro che, durante cinque mesi consecutivi, il primo sabato, si confesseranno e riceveranno la Santa Comunione, reciteranno un rosario e mi terranno compagnia per quindici minuti, meditando sui quindici misteri del Rosario, in spirito di riparazione (2), io prometto di assisterli nell’ora della loro morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza della loro anima”.» 
Il 15 febbraio 1926, sempre a Pontevedra, apparve a Lucia il Bambino Gesù; riprendiamo da un altro scritto di Lucia una parte del colloquio che riguarda i primi cinque sabati del mese (3):
[parla Lucia]
“Mio Gesù! molte anime hanno difficoltà a confessarsi il sabato. Non permettereste che sia valida la confessione entro gli otto giorni?”
Sì. Essa può essere fatta anche più in là, a patto che le anime siano in stato di grazia quando mi riceveranno il primo sabato, e a patto che, in questa confessione anticipata, [NdR: “anticipata”, non “posticipata”], esse abbiano l’intenzione di fare così un atto di riparazione al Sacro Cuore di Maria.

“Mio Gesù! e quelle che si dimenticheranno di formulare questa intenzione?”
Potranno formularla nella confessione successiva, approfittando della prima occasione di confessarsi che avranno” …

Nella notte fra il 29 e il 30 maggio 1930, a Tuy, Nostro Signore risponde a Suor Lucia in merito ad alcune domande poste dal P. Gonçalves, all’epoca suo confessore;
riportiamo due risposte, quelle che sono attinenti a questa devozione.
Padre Gonçalves si preoccupava di quanti, specie contadini, non avevano la S. Messa il sabato nella loro parrocchia (4):

[Parla Gesù] “La pratica di questa devozione sarà ugualmente accetta la Domenica che segue il primo sabato quando i miei sacerdoti, per dei giusti motivi, lo permetteranno alle anime”.

Notiamo ancora che dalle parole di Nostro Signore (“la pratica di questa devozione”) si arguisce che non solo la S. Comunione, ma anche la recita del Rosario e la meditazione possono essere posticipati.

Padre Gonçalves chiede, poi, perché proprio cinque sabati e non, ad esempio, nove (come i primi venerdì del mese) o sette (in onore dei sette dolori della Madonna) .
Questa è la risposta di Gesù (5): 

[parla Gesù] 
Figlia mia, il motivo è semplice. Ci sono cinque specie di offese e di bestemmie proferite contro il Cuore Immacolato di Maria:
1) le bestemmie contro l’Immacolata Concezione;
2) le bestemmie contro la sua verginità;
3) le bestemmie contro la sua maternità divina, rifiutando al tempo stesso di riconoscerla come Madre degli uomini;
4) le bestemmie di coloro che cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza o il disprezzo od anche l’odio nei riguardi di questa Madre Immacolata;
5) le offese di coloro che la oltraggiano direttamente nelle sue sante immagini . 
Ecco, figlia mia, il motivo per cui il Cuore Immacolato di Maria mi ha ispirato di richiedere questa piccola riparazione, ed in considerazione di questa, di commuovere la mia misericordia per perdonare le anime che hanno avuta la disgrazia di offenderlo.
…Quanto a te, cerca continuamente, con le tue preghiere ed i tuoi sacrifici, di commuovere la mia misericordia riguardo a queste povere anime.”

La grazia della Perseveranza Finale, del Paradiso assicurato, è una grazia tanto grande che è quasi peccaminoso disprezzare una simile promessa e occasione, specie nel momento difficilissimo che sta attraversando la cristianità: dobbiamo assolutamente impegnarci a fare subito, o a fare di nuovo, quanto la Madonna ci ha proposto, per consolare Lei e per salvare noi stessi.
 

NOTE

1 -  Il testo è tratto da: FRÉRE MICHEL DE LA SAINTE TRINITÈ, Toute la vérité sur Fatima - Tome II - Le Secret et l’Eglise (1917 - 1942), Nouvelle Èdition revue et augmenté, Oct. 1986, Renaissance Catholique, 10260,  Saint-Parres-Lès-Vaudes, France, pagg. 154-155.
2 - Si deve considerare come una vera e propria condizione, accanto alle altre, quella di adempiere alle pratiche richieste con l’intenzione riparatrice e consolatrice nei confronti della Madonna più che per il vantaggio personale delle grazie promesse; cfr. ibidem, pagg. 164-166, 169-171.
3 - Ibidem, pagg. 157-158.
4 - Ibidem, pag. 163.
5 - Ibidem, pagg. 166-167, 169.
 
 



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