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Inno AKathistos ripresa dal sito Maranatha ![]()
La struttura metrica e sillabica dell'Akathistos si ispira alla celeste Gerusalemme descritta dal cap. 21 dell'Apocalisse,
da cui desume immagini e numeri: Maria è cantata come
identificazione della Chiesa, quale "Sposa" senza sposo terreno, Sposa
vergine dell'Agnello, in tutto il suo splendore e la sua perfezione. L'inno consta di 24 stanze (in greco: oikoi), quante sono le lettere dell'alfabeto greco con le quali progressivamente ogni stanza comincia. Ma fu sapientemente progettato in due parti distinte, su due piani congiunti e sovrapposti - quello della storia e quello della fede -, e con due prospettive intrecciate e complementari - una cristologica, l'altra ecclesiale -, nelle quali è calato e s'illumina il mistero della Madre di Dio. Le due parti dell'inno a loro volta sono impercettibilmente suddivise ciascuna in due sezioni di 6 stanze: tale suddivisione è presente in modo manifesto nell'attuale celebrazione liturgica. L'inno tuttavia procede in maniera binaria, in modo che ogni stanza dispari trova il suo complemento - metrico e concettuale - in quella pari che segue. Le stanze dispari si ampliano con 12 salutazioni mariane, raccolte attorno a un loro fulcro narrativo o dommatico, e terminano con l'efimnio o ritornello di chiusa: "Gioisci, sposa senza nozze!". Le stanze pari invece, dopol'enunciazione del tema quasi sempre a sfondo cristologico, terminano con l'acclamazione a Cristo: "Alleluia!". Così l'inno si presenta cristologico insieme e mariano, subordinando la Madre al Figlio, la missione materna di Maria all'opera universale di salvezza dell'unico Salvatore. La prima parte dell'Akathistos (stanze 1-12) segue il ciclo del Natale, ispirato ai Vangeli dell'Infanzia (Lc 1-2; Mt 1-2). La seconda parte (stanze 13-24) propone e canta ciò che la Chiesa al tempo di Efeso e di Calcedonia professava di Maria, nel mistero del Figlio Salvatore e della Chiesa dei salvati. Maria è la Nuova Eva, vergine di corpo e di spirito, che col Frutto del suo grembo riconduce i mortali al paradiso perduto (stanza 13); è la Madre di Dio, che diventando sede e trono dell'Infinito, apre le porte del cielo e vi introduce gli uomini (stanza 15); è la Vergine partoriente, che richiama la mente umana a chinarsi davanti al mistero di un parto divino e ad illuminarsi di fede (stanza 17); è la Sempre-vergine, inizio della verginità della Chiesa consacrata a Cristo, sua perenne custode e amorosa tutela (stanza 19); è la Madre dei Sacramenti pasquali, che purificano e divinizzano l'uomo e lo nutrono del Cibo celeste (stanza 21); è l'Arca Santa e il Tempio vivente di Dio, che precede e protegge il peregrinare della Chiesa e dei fedeli verso l'ultima Pasqua (stanza 23); è l'Avvocata di misericordia nell'ultimo giorno (stanza 24). […] Circa l'Autore, quasi tutta la tradizione manoscritta
trasmette anonimo l'inno Akathistos. La versione latina redatta dal
Vescovo Cristoforo di Venezia intorno all'anno 800, che tanto influsso
esercitò sulla pietà del medioevo occidentale, porta il
nome di Germano di Costantinopoli ( 733). Oggi però la critica
scientifica propende ad attribuirne la composizione ad uno dei Padri di
Calcedonia: in tal modo, questo testo venerando sarebbe il frutto
maturo della tradizione più antica della Chiesa ancora indivisa
delle origini, degno di essere assunto e cantato da tutte le Chiese e
comunità ecclesiali
INNO
Parte narrativa 1. Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo per dire "Ave" alla Madre di Dio. Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue. Ave, salvezza di Adamo caduto; Ave, riscatto del pianto di Eva. Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto; Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli. Ave, in Te fu elevato il trono del Re; Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene. Ave, o stella che il Sole precorri; Ave, o grembo del Dio che s'incarna. Ave, per Te si rinnova il creato; Ave, per Te il Creatore è bambino. Ave, Sposa non sposata!
2. Ben
sapeva Maria d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva:
«Il tuo singolare messaggio all'anima mia incomprensibile appare:
da grembo di vergine un parto predici, esclamando: 3.
Desiderava la Vergine di capire il mistero e al nunzio divino chiedeva:
«Potrà il verginale mio seno mai dare alla luce un
bambino? Dimmelo!» Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero. Ave, Tu il primo prodigio di Cristo; Ave, compendio di sue verità. Ave, o scala celeste che scese l'Eterno; Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo. Ave, dai cori degli Angeli cantato portento; Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello. Ave, la Luce ineffabile hai dato; Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato. Ave, la scienza dei dotti trascendi; Ave, al cuor dei credenti risplendi. Ave, Sposa non sposata!
4. La
Virtù dell'Altissimo adombrò e rese Madre la Vergine
ignara di nozze: quel seno, fecondo dall'alto, divenne qual campo
ubertoso per tutti, che vogliono coglier salvezza 5. Con in grembo il Signore premurosa Maria ascese e parlò a Elisabetta. Ave, o tralcio di santo Germoglio;
6. Con il
cuore in tumulto fra pensieri contrari il savio Giuseppe ondeggiava:
tutt'ora mirandoti intatta sospetta segreti sponsali, o illibata! 7. I pastori sentirono i concerti degli Angeli al Cristo disceso tra noi. Ave, o Madre all'Agnello Pastore,
Ave, o recinto di gregge fedele. Ave, difendi da fiere maligne, Ave, Tu apri le porte del cielo. Ave, per Te con la terra esultano i cieli, Ave, per Te con i cieli tripudia la terra. Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne, Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire. Ave, sostegno possente di fede, Ave, vessillo splendente di grazia. Ave, per Te fu spogliato l'inferno, Ave, per Te ci vestimmo di gloria. Ave, Vergine e Sposa! 8. Osservando la stella che guidava all'Eterno, ne seguirono i Magi il fulgore. 9. Contemplarono i Magi sulle braccia materne l'Artefice sommo dell'uomo. Ave, o Madre dell'Astro perenne,
Ave, o aurora di mistico giorno. Ave, fucine d'errori Tu spegni, Ave, splendendo conduci al Dio vero. Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono, Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore. Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli, Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fuoco. Ave, Tu il culto distruggi del fuoco, Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi. Ave, Tu guida di scienza ai credenti, Ave, Tu gioia di tutte le genti. Ave, Vergine e Sposa! 10. Banditori di Dio diventarono i Magi sulla via del ritorno. Ave, riscossa del genere umano,
Ave, disfatta del regno d'inferno. Ave, Tu inganno ed errore calpesti,
Ave, degl'idoli sveli la frode. Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone, Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita. Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio, Ave, riparo del mondo più ampio che nube. Ave, datrice di manna celeste, Ave, ministra di sante delizie. Ave, Tu mistica terra promessa, Ave, sorgente di latte e di miele. Ave, Vergine e Sposa! 12. Stava già per lasciare questo mondo fallace Simeone, ispirato vegliardo. Parte tematica 13. Di
natura le leggi innovò il Creatore, apparendo tra noi, suoi
figlioli: fiorito da grembo di Vergine, lo serba qual era da sempre,
inviolato: e noi che ammiriamo il prodigio Ave, o fiore di vita illibata,
Ave, corona di casto contegno. Ave, Tu mostri la sorte futura, Ave, Tu sveli la vita degli Angeli. Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli, Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari. Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti, Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi. Ave, Tu supplica al Giudice giusto, Ave, perdono per tutti i traviati. Ave, Tu veste ai nudati di grazia, Ave, Amore che vinci ogni brama. Ave, Vergine e Sposa! 14. Tale parto ammirando, ci stacchiamo dal mondo e al cielo volgiamo la mente. 15. Era
tutto qui in terra, e di sé tutti i cieli riempiva il Dio Verbo
infinito: non già uno scambio di luoghi, ma un dolce abbassarsi
di Dio verso l'uomo fu nascer da Vergine, Ave, Tu sede di Dio, l'Infinito,
Ave, Tu porta di sacro mistero. Ave, dottrina insicura per gli empi, Ave, dei pii certissimo vanto. Ave, o trono più santo del trono cherubico, Ave, o seggio più bello del seggio serafico. Ave, o tu che congiungi opposte grandezze, Ave, Tu che sei in una e Vergine e Madre. Ave, per Te fu rimessa la colpa, Ave, per Te il paradiso fu aperto. Ave, o chiave del regno di Cristo, Ave, speranza di eterni tesori. Ave, Vergine e Sposa!
17. Gli oratori brillanti come pesci son muti per Te, Genitrice di Dio: del tutto incapaci di dire Ave, sacrario d'eterna Sapienza,
Ave, tesoro di sua Provvidenza. Ave, Tu i dotti riveli ignoranti, Ave, Tu ai retori imponi il silenzio. Ave, per Te sono stolti sottili dottori, Ave, per Te vengon meno autori di miti. Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame, Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti. Ave, ci innalzi da fonda ignoranza, Ave, per tutti sei faro di scienza. Ave, Tu barca di chi ama salvarsi, Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita. Ave, Vergine e Sposa!
19. Tu difesa di
vergini, Madre Vergine sei, e di quanti ricorrono a Te: che tale ti
fece il Signore di tutta la terra e del cielo, o illibata, abitando il
tuo grembo e invitando noi tutti a cantare: Ave, colonna di sacra purezza,
Ave, Tu porta d'eterna salvezza. Ave, inizio di nuova progenie, Ave, datrice di beni divini. Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta, Ave, hai reso saggezza ai privi di senno. Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore, Ave, o Tu che dei casti ci doni l'autore. Ave, Tu grembo di nozze divine, Ave, che unisci i fedeli al Signore. Ave, di vergini alma nutrice, Ave, che l'anime porti allo Sposo. Ave, Vergine e Sposa!
21. Come fiaccola
ardente per che giace nell'ombre contempliamo la Vergine santa, che
accese la luce divina e guida alla scienza di Dio tutti, splendendo
alle menti e da ognuno è lodata col canto: Ave, o raggio di Sole divino,
Ave, o fascio di Luce perenne. Ave, rischiari qual lampo le menti, Ave, qual tuono i nemici spaventi. Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri, Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti. Ave, in Te raffiguri l'antica piscina, Ave, le macchie detergi dei nostri peccati. Ave, o fonte che l'anime mondi, Ave, o coppa che versi letizia. Ave, o fragranza del crisma di Cristo, Ave, Tu vita del sacro banchetto. Ave, Vergine e Sposa!
Ave, o «tenda» del Verbo di Dio,
Ave, più grande del «Santo dei Santi». Ave, Tu «Arca» da Spirito aurata, Ave, «tesoro» inesausto di vita. Ave, diadema prezioso dei santi sovrani, Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto. Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente, Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia. Ave, per Te innalziamo trofei, Ave, per Te cadon vinti i nemici. Ave, Tu farmaco delle mie membra, Ave, salvezza dell'anima mia. Ave, Vergine e Sposa!
luglio 2020 |