I PIU' BEI TESTI SULLA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Sant’Ildefonso di Toledo:
difensore della Verginità di Maria


Apparizione della Vergine a Sant’Ildefonso di Toledo
- Bartolomé Esteban Pérez Murillo (1618-1682)

Pubblicato dalla FSSPX il 29 ottobre 2022


Nato a Toledo verso il 607, da genitori visigoti, si fece monaco e in seguito divenne Abate dell’Abbazia dei Santi Cosma e Damiano ad Agali, vicino Toledo.
Nel 657 divenne arcivescovo di Toledo. Morì nel 667.

Scrisse la Difesa della perpetua Verginità di Maria; scritto che si conclude con una lunga preghiera, di cui riportiamo alcuni passi.

Oh! Io Ti prego, Vergine Santa, fa’ che io riceva Gesù, dallo Spirito per opera del Quale Tu hai partorito Gesù. Che la mia anima possieda Gesù, grazie allo Spirito per mezzo del Quale Tu hai concepito Gesù. Che mi sia dato di conoscere Gesù per mezzo dello Spirito che Ti ha dato la capacità di possedere e far nascere Gesù. Che la mia bassezza possa parlare della grandezza di Gesù per mezzo dello Spirito nel Quale Ti riconosci serva del Signore, desiderando che Ti sia fatto secondo la parola dell’Angelo. Che io ami Gesù nello Spirito nel Quale Tu lo adori come Tuo Signore e lo consideri come Tuo Figlio. Che io abbia timore di Gesù tanto veramente quanto Lui, pur essendo Dio, fu sottomesso ai Suoi genitori.

Oh, il più bell’onore alla mia libertà! Oh, il più alto titolo di nobiltà! Oh, gloriosa e ferma garanzia della mia grandezza, che termina nella gloria eterna! Nel mio triste declino, aspiro a diventare, per la mia riparazione, il servo della Madre del mio Signore! Separato un tempo, nel nostro primo padre, dalla comunione degli Angeli, io meriterei di essere servo della serva e della Madre del mio Creatore!

Concédimi, oh Gesù, Dio Figlio dell’Uomo; dammi, oh Signore di tutte le cose e figlio della Tua serva; fammi questo dono, oh Dio che Ti sei abbassato nell’uomo, permetti a me, uomo elevato fino a Dio, credente nel parto della Vergine, di essere pieno di fede nella Tua Incarnazione, e parlando della maternità verginale, di avere la bocca piena della Tua lode, e amando Tua Madre, di essere pieno del Tuo amore.

Che io serva Tua Madre in maniera che Tu mi riconosca come Tuo servitore; che ella sia la mia sovrana nel secolo così che Tu sia il mio Signore per l’eternità. Vedi con quale impazienza io desidero essere il servitore di questa sovrana, con quale fedeltà io mi abbandono all’attrazione della sua servitù. (…)

Comprendete, o uomini saggi di questo mondo, che rende insensato agli occhi della saggezza divina ciò che vi rende saggi agli occhi della vostra stoltezza. (…) Voi che non accettate che Maria sia ancora vergine; (…) che offuscate la sua gloria negandole l’incorruttibilità della carne, che non onorate la Madre del Signore, così da onorare Dio suo Figlio. (…)

Per essere il servitore devoto di suo Figlio, io aspiro a diventare il servitore della Madre. Poiché servire la serva è servire anche Dio; ciò che si dà alla Madre si riflette sul Figlio, andando dalla nutrice a Colui che ella ha nutrito, e il Re vede ricadere su di Lui l’onore che il servitore rende alla Regina.

Benedicendo con gli Angeli, cantando la mia gioia con le voci degli Angeli, esultando con gli inni angelici, gioendo con le acclamazioni degli Angeli, io benedico con la mia sovrana, io canto la mia gioia con quella della Madre del mio Signore, io esulto con colei che è la serva di suo Figlio. Gioisco con colei che è diventata la Madre del mio Creatore; con colei in cui il Verbo si è fatto carne.

Perché con lei ho creduto a quello che lei stessa sa con me; perché ho saputo che è la Vergine-Madre, la Vergine che ha partorito, perché so che il concepimento non le ha fatto perdere la verginità; perché ho imparato che un’immutabile verginità ha preceduto il suo parto; perché sono certo che il suo Bambino le ha conservato la gloria della verginità, tutto questo mi riempie di amore, perché so che tutto questo è stato fatto per me.