I PIU' BEI TESTI SULLA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


San Sofronio di Gerusalemme sull’Incarnazione


Annunciazione - Lorenzo Monaco (1370 - 1425)


Pubblicato dalla FSSPX il 6 agosto 2022


Dopo il sinodo di Gerusalemme del 634, il Patriarca di questa città, San Sonofrio, inviò al Patriarca di Costantinopoli, Sergio, una lunga lettera in forma di professione di fede.
L’autorità di questa esposizione della fede cattolica è grande, perché fu approvata dai Padri del quarto Concilio di Costantinopoli. È una delle più grandi pagine scritte in suo onore.


Lettera dogmatica di San Sofronio sull’Incarnazione

A proposito dell’Incarnazione, io credo che Dio il Verbo, Figlio Unico del Padre, prima di tutti secoli e i tempi, è stato generato, nell’impassibilità dello stesso Dio Padre.

Preso di pietà per la nostra natura decaduta, nel Suo amore per gli uomini, nella Sua libertà infinita e per volontà del Padre che Lo ha generato, nonché col divino consenso dello Spirito Santo, senza lasciare il seno di Suo Padre, è disceso verso la nostra bassezza.

Secondo la comune volontà del Padre e dello Spirito e secondo la Sua natura e il Suo Essere infinito, non soffrendo alcun limite, ignorando i nostri successivi spostamenti, agendo per natura in modo tutto divino, entrò nel grembo abbagliante della virginale purezza di Maria, Vergine santa e radiosa, piena di saggezza divina e esente da ogni contaminazione del corpo, dell’anima e dello spirito.

Lui, l’incorporale, si è incarnato; ha preso la nostra forma, Lui che secondo l’essenza divina era esente da forma quanto all’esteriore e all’apparenza. Egli, l’immateriale, ha preso un corpo come il nostro, è divenuto veramente uomo senza cessare di essere riconosciuto come Dio. Lo vediamo portato nel seno di Sua Madre, Lui che è nel seno dell’Eterno Padre. Lui, l’intemporale, riceve un inizio nel tempo.

Tutto questo, non per capriccio, ma annichilendosi veramente e realmente tutto intero, per volontà del Padre Suo e della propria, assumendo tutta la nostra pasta umana, assumendo una carne consustanziale a noi, un’anima ragionevole, simile alle nostre anime, uno spirito identico al nostro. Perché è in questo che consiste l’uomo. Ed è divenuto veramente uomo mediante il sublime concepimento della Vergine Santissima.

Poiché Egli ha voluto farsi uomo per purificare il simile con il simile, salvare il fratello col fratello, illuminare l’identico con l’identico. Ecco perché fu scelta una Vergine Santa. Ella è santificata nell’anima e nel corpo e, poiché è pura, casta e immacolata, diventa la cooperatrice dell’Incarnazione del Creatore.


Preghiera di San Sofronio alla Vergine Maria

Gioisci piena di grazia, il Signore è con te. E cosa può esserci di più grande di questa gioia, o Vergine Madre? Cosa può esserci al di sopra di questa grazia che tu sola hai ricevuto come porzione da Dio? Cosa potrebbe esserci di più gioioso e più luminoso?

La gioia che emana da te non è accordata solo agli uomini, ma anche a tutte le potenze dell’Alto. Tutto rimane dietro le tue meraviglie, tutto al di sotto della tua grazia. I privilegi più certi hanno solo il secondo rango e possiedono solo un lustro molto inferiore. Il Signore è con te.

Chi oserebbe competere con te su questo punto? Dio è nato da te. Chi allora non ti cederebbe subito il passo per lasciarti con gioia il primato e l’eccellenza? Inoltre, quando contemplo la tua superiorità su tutte le creature, proclamo ad alta voce le tue lodi: Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te. La gioia che emana da te non è concessa solo agli uomini, ma anche a tutte le potenze dell’Alto.

Veramente, tu sei benedetta fra tutte le donne, perché tu ha trasformato la maledizione di Eva in benedizione; perché Adamo, che prima era maledetto, ha ottenuto di essere benedetto a causa tua.
Veramente tu sei benedetta fra tutte donne, perché grazie a te la benedizione del Padre è scesa sugli uomini e li ha liberati dall’antica maledizione.
Veramente tu sei benedetta fra tutte donne, perché grazie a te i tuoi antenati sono salvati, poiché se tu che genererai il Salvatore che procurerà loro la salvezza.