I PIU' BEI TESTI SULLA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Sant’Andrea di Creta:
testimone dell’Immacolata Concezione


Sant'Andrea di Creta

Pubblicato dalla FSSPX il 10 settembre 2022


Nato a Damasco, il futuro Andrea di Creta rimase muto fino all’età di sette anni: incominciò a parlare dopo la sua prima Comunione. A quattordici anni entrò nel monastero di San Sabba. Nel 1681 venne inviato, ancora arcidiacono, al VI concilio ecumenico di Costantinopoli, dove si fece notare per il suo zelo e la sua eloquenza.
In seguito fu nominato arcivescovo di Creta. Morì nel 712.


Omelia sulla Natività della Vergine

Oggi Adamo offre Maria a Dio in nostro nome, come le primizie della nostra natura, e queste primizie, che non sono state impastate con il resto della pasta, si trasformano in pane per la refezione del genere umano.

Oggi si scopre il vasto seno della verginità e la Chiesa, come per un matrimonio, si adorna della Perla inviolata, della vera Purezza.

Oggi l’umanità, in tutto lo splendore della sua immacolata nobiltà, riceve il dono della sua prima formazione dalle mani divine e ritrova la sua antica bellezza. La vergogna del peccato aveva oscurato lo splendore e il fascino della natura umana; ma, quando nasce la Madre di Colui che è la Bellezza per eccellenza, questa natura ritrova in lei i suoi antichi privilegi, è foggiata secondo un modello perfetto e tutta degna di Dio. E questa formazione è una restaurazione perfetta e questa restaurazione è una divinizzazione e questa divinizzazione, un’assimilazione allo stato primordiale.

Oggi, contro ogni speranza, la donna sterile diventa madre e questa madre, nata anch’ella dall’infecondità, dando vita ad una discendenza che non ha padre, ha consacrato tutte le nascite della natura.

Oggi è apparso lo splendore della Porpora divina, oggi la miserabile natura umana si è rivestita della Dignità regale.

Oggi, secondo la profezia, lo scettro di Davide è sbocciato insieme al ramo sempre verde di Aronne, che per noi ha prodotto Cristo, il ramo della forza.

Oggi da Giuda e da Davide è uscita una giovane vergine, che porta il segno del regno e del sacerdozio di Colui che ricevette, per ordine di Melchisedec, il sacerdozio di Aronne.

Oggi, la grazia che purifica il principio mistico del sacerdozio divino, simbolicamente ha tessuto la veste del seme levitico, e Dio ha tinto la porpora reale con il sangue di Davide. In poche parole, oggi inizia la rigenerazione della nostra natura, e il mondo invecchiato, soggetto alla trasformazione divina, riceve le primizie della seconda Creazione. Amen.


Preghiera alla Santa Vergine


Io Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te; io Ti saluto, o strumento della nostra gioia, per la quale la sentenza della nostra condanna è stata revocata e cambiata in un giudizio di benedizione. Io Ti saluto, o tempio della gloria di Dio, dimora sacra del Re del Cielo. Tu sei la riconciliazione di Dio con gli uomini.

Io Ti saluto, o Madre della nostra allegrezza: in verità Tu sei stata benedetta poiché Tu sola, fra tutte le donne, sei stata trovata degna di essere la Madre del nostro Creatore. Tutte le nazioni Ti chiamano beata. O Maria, se io mi affido a Te sarò salvo; se sono sotto la Tua protezione non ho niente da temere, perché essere Tuo servitore significa avere armi invincibili di salvezza che Dio concede solo a coloro che vuole salvare.

O Madre di misericordia, placa Tuo Figlio: quando eri sulla terra occupavi solo una piccola parte, ma oggi che sei innalzata al più alto dei Cieli, il mondo intero Ti considera il comune propiziatorio di tutte le nazioni.

Noi Ti supplichiamo dunque, o Vergine Santa, di concederci l’aiuto delle Tue preghiere a Dio; preghiere che hanno per noi più valore e prezzo di tutti i tesori della terra; preghiere che rendono Dio propizio nonostante i nostri peccati e ci ottengono una grande abbondanza di grazie per ricevere il perdono di questi stessi peccati e per praticare la virtù; preghiere che arrestano i nostri nemici, confondono i loro disegni e trionfano sui loro sforzi.
Così sia.