A proposito di pace:

citazioni cattoliche sulla pace

In occasione della giornata di preghiera e di digiuno “per la pace”, indetta da Papa Bergoglio per domani 7 settembre 2013, ci sembra opportuno segnalare, tra i tanti possibili, alcuni passi relativi alla concezione cattolica della pace.

Per primo segnaliamo due preghiere tratte dal Messale tradizionale, facenti parte del Proprio della S. Messa votiva per la pace:

Deus, a quo sancta desidéria, recta consília et iusta sunt ópera: da servis tuis illam, quam mundus dare non potest, pacem; ut et corda nostra mandátis tuis dédita, et, hóstium sublata formídine, témpora sint, tua protectióne, tranquilla. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum. Amen.
O Dio, da cui viene ogni santo desiderio, retto consiglio ed opera buona, concedi ai tuoi servi quella pace che il mondo non può dare: affinché i nostri cuori siano dediti all’osservanza dei tuoi precetti e, cessato il timore dei nemici, la nostra vita, per la tua protezione, sia tranquilla. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. Amen.
(Messale tradizionale, Oratio della S. Messa votiva per la pace)

Deus, qui credéntes in te pópulos nullis sinis cóncuti terróribus: dignare preces et hóstias dicátae tibi plebis suscípere; ut pax a tua pietate concessa christianórum fines ab omni hoste fàciat esse securos. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum. Amen.
O Dio, che non lasci abbattere da alcun terrore i popoli che in Te sperano, accetta le preghiere e le offerte del tuo popolo, affinché la pace da Te concessa, renda sicuro da ogni nemico il mondo cristiano. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. Amen.
(Messale tradizionale, Secreta della S. Messa votiva per la pace)

Per secondo, segnaliamo due passi di Thomas Merton, trasmessici da un caro amico:

Alla radice di ogni guerra sta la paura: non tanto la paura che gli uomini hanno gli uni degli altri, quanto la paura che essi hanno di tutto.
 … … …
In nulla possono riporre la loro fiducia, perché hanno cessato di credere in Dio. Porrete fine alle guerre chiedendo agli uomini di fidarsi di uomini che evidentemente non meritan fiducia?
No.
Insegnate loro ad amare Dio e ad avere fiducia in Lui; allora saranno in grado di amare gli uomini in cui non possono avere fiducia ed oseranno far la pace con loro, fidandosi non di loro ma di Dio.
(Thomas Merton, ”Semi di contemplazione”, Garzanti, 1951, p. 64, passim)

Se gli uomini volessero veramente la pace, la chiederebbero a Dio ed Egli la darebbe loro. Ma perché Egli dovrebbe dare al mondo una pace che in realtà il mondo non desidera? Perché quella pace che il mondo sembra desiderare non è affatto pace.
Per alcuni pace significa semplicemente libertà di sfruttare altri senza pericolo di rappresaglie o di interferenze. Per altri pace significa la possibilità di derubarsi continuamente a vicenda.
… … …
Per la grande maggioranza pace significa semplicemente l'assenza di ogni violenza fisica che possa gettare una ombra su vite dedite alla soddisfazione dei propri appetiti animali di comodità e di piacere.
Molti uomini come questi hanno domandato a Dio ciò che essi credevano fosse la “pace” e si sono chiesti perché le loro preghiere non fossero state esaudite. Essi non potevano comprendere che in realtà erano esaudite.
Dio ha lasciato loro ciò che desideravano, perché la loro idea di pace era soltanto una altra forma di guerra.
Così, invece di amare ciò che tu credi sia la pace, ama gli altri uomini e ama soprattutto Dio. E invece di odiare coloro che credi fomentatori di guerra, odia gli appetiti e il disordine della tua anima, che sono le cause della guerra.
(Thomas Merton, ”Semi di contemplazione”, Garzanti, 1951, p. 65, passim)


Per terzo, segnaliamo un passo dell'omelia pronunciata da Pio XII il 13 giugno 1944, nella chiesa di Sant'Ignazio; trasmessoci da un amico e pubblicato sul sito Agere contra.

Chi volesse implorare alla Vergine la cessazione dei flagelli, senza un serio proposito di riforma della vita privata e pubblica, starebbe semplicemente chiedendo l’impunità della colpa, il diritto di regolare la propria condotta, non secondo la Legge di Dio, ma delle passioni scatenate. Tale supplica sarebbe la negazione e il contrario della supplica cristiana, sarebbe ingiuria a Dio, una provocazione alla Sua giusta collera, l’ostinarsi nel peccato, che è l’unico e vero male del mondo.


Per quarto, segnaliamo una raccolta di citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace, da noi già pubblicata nel gennaio 2002.

Questi dodici Gesú li inviò dopo averli cosí istruiti: “… Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
(Mt 10, 5, 12-14)

Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. … Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi,
(Lc 10, 3-6, 10-11)

Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me.
(Mt 10, 34-37)

Pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre: padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.
(Lc 12, 51-53)
 
Poi disse: “Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancata qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e cosí una bisaccia, chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volse al suo termine”. Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli rispose: “Bastano”.
(Lc 22, 36-38)

Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. E uno di loro colpí il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”. E toccandogli l’orecchio lo guarí.
(Lc 22, 49-51)
 
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
(Gv 14, 27)

Giustificati quindi per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo.
(Rm 5, 1)

Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita … eravate senza Cristo … senza speranze e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesú, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli è infatti la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli un popolo solo … facendo la pace, … per mezzo della croce. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni gli altri, al Padre in un solo spirito.
(Ef 2, 11-18).
 





settembre 2013

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