Paolo VI, beato !?

di un fedele scandalizzato








E siamo a 3.
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono stati canonizzati; sono annoverati tra i Santi, adesso si beatifica Paolo VI.
Quanto si aspetterà per beatificare a suo tempo Benedetto XVI, sempre che non lo si farà mentre è ancora in vita… visto il continuo “aggiornamento” delle norme…?
Mentre per Francesco I la beatificazione è già stata sancita dal mondo.
Siamo al completo. Tutto il Vaticano II è posto sugli altari.

Se c'era bisogno di aspettare chissacché per stabilire che la Chiesa conciliare è l'unica Chiesa veramente e interamente “santa”, questa nuova beatificazione di papa Montini rompe gli indugi e permette di professare questo nuovo articolo del Credo: Credo nella Chiesa conciliare, unica interamente santa.

D'altronde, quando si cade nel ridicolo, non ci si ferma se non si arriva fino in fondo!
È la legge dei corpi pesanti, che oggi può tranquillamente applicarsi a questa nuova Chiesa conciliare che ha rinunciato a tutte le qualificazioni di ordine soprannaturale per rinserrarsi nella mera natura… e la natura, di per sé, è pesante e trattiene nella pesantezza terrena ogni cosa e ogni essere che si abbandoni ad essa.

Chi era questo Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini, ieri papa cattolico e dal 19 ottobre 2014,  “beato” Paolo VI?

Era il 1998, quando il compianto Don Luigi Villa dava alle stampe il libro dal titolo: Paolo VI, beato?, per dimostrare che questo papa controverso non era degno degli altari, e non è del tutto azzardato ritenere che la sua beatificazione possa essere stata ritardata dalla poderosa documentazione fornita da Don Villa.
Su questo lavoro si può vedere la nostra recensione di allora e chi non avesse ancora il libro in casa, può scaricarlo qui in formato pdf.

La vignetta che abbiamo posto all'inizio di questa pagina illustra in maniera realistica la figura di questo demolitore della liturgia e della dottrina della Chiesa cattolica, che piangeva sul latte da lui stesso volutamente versato.
Figura che è ben illustrata anche dalle immagini di repertorio di questo Papa modernista tutto dedito a traformare la Chiesa di Cristo invisa al mondo nella Chiesa moderna amata dal mondo.
Celebre la sua foto in cui benedice con la mano sinistra, a significare la sua reale collocazione dalla parte dei capri e non delle pecore (Cfr. Mt. 25, 33); a cui si accompagna l'altra in cui ostenta con protervia il simbolo del gran sacerdozio ebraico, ad indicare la sua doppia appartenenza, per niente riconducibile alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
E non è un caso che la Chiesa odierna oggi voglia beatificarlo, infatti non si tratta più della Chiesa cattolica, ma della “chiesa conciliare”, del tutto diversa dalla prima.



dall'Ephod pende il fioccho



l'Ephod di Paolo VI

Non ci dilunghiamo oltre, perché su questo papa che concluse il Vaticano II e ne firmò tutti i documenti stracolmi di equivoci, di errori voluti e di ribaltamenti della dottrina bimillenaria della Chiesa, è stato detto così tanto che sembra siano state proprio tutte le critiche cattolicamente fondate ad aver indotto il Vaticano a beatificarlo.

Chiudiamo con una sorta di promemoria, perché non ci si dimentichi dei moniti del Vangelo.






Che il Signore abbia pietà di noi peccatori e preservi la Sua Chiesa dalle conseguenze delle malefatte degli uomini di Chiesa.
 



ottobre 2014

AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI