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Intervista a Marco Tosatti
noto vaticanista de “La Stampa” sul suo nuovo libro-intervista con Padre Gabriele Amorth “Memorie di un esorcista” L'intervista è stata
pubblicata sul sito Dato alle stampe il
libro ‘Memorie di un esorcista’
CITTA’ DEL VATICANO - Si deve all’intuito e alla professionalità di uno dei più importanti e apprezzati vaticanisti d’Italia, Marco Tosatti de ‘la Stampa’, un nuovo libro-intervista in cui si parla dettagliatamente di quella tremenda piaga che è l’azione straordinaria del demonio: la possessione. L’autore ha trattato di questo argomento con il decano degli esorcisti, Padre Gabriele Amorth, senza ombra di dubbio la massima autorità in materia, che facendo proprie le parole di Paolo VI, ha denunciato: ‘Il demonio è presente anche in Vaticano’. Dottor Tosatti, ci descrive, brevemente, il contenuto del suo ultimo volume con Padre Amorth? “È molto semplice.
È una lunga conversazione, compiuta a più riprese, con
Padre Gabriele, che in questo momento purtroppo non sta molto bene, e a
cui vanno tutti i miei auguri affettuosi, sulla sua vita, e soprattutto
sulla sua lunga battaglia contro l’Avversario. Oltre ai suoi ricordi
personali, Padre Gabriele mi ha dato del materiale estremamente
interessante, e cioè i bollettini, che circolavano in poche
copie, dell’Associazione esorcisti. Una miniera di casi e racconti
inediti suoi e dei suoi confratelli”.
Lei si è occupato più volte di questo argomento. Come mai tanto interesse? “Sì, in passato mi
ero interessato a questo tema, su richiesta della casa editrice con cui
lavoro più di frequente, ‘Piemme’. Avevo pubblicato un libro
intitolato “Inchiesta sul demonio”,
vari anni fa; e poi, altri due libri, uno relativo al rapporto
estremamente duro e conflittuale di un grande Santo, Padre Pio, che fu
vessato per tutta la sua vita; e un altro ancora, in cui si
raccontavano le storie di tre Santi posseduti dal Demonio; fra cui
quello straordinario della “Piccola araba”. Devo dire che fino ad
allora mi ero occupato poco o niente di questa zona oscura della vita;
che certamente però costituisce un grande interrogativo, legata
come è al mistero del male e della sofferenza, spesso di chi
sembra meritarla di meno”.
Crede che siano molto diffuse in Italia le realtà del satanismo e dell’occultismo? “Certamente. Nella maggior
parte dei casi si tratta di puro folclore, goliardia o inganno.
Purtroppo però talvolta si varca il confine della
criminalità, e in certi casi, come afferma Padre Amorth,
qualcuno ci mette lo zampino…”.
E’ vero che Padre Amorth ha denunciato la presenza del demonio in Vaticano? E qual è la Sua opinione in proposito? “Nel mio libro, Padre
Gabriele ha fatto questa accusa, che mi ha colpito molto. E a una
precisa domanda l’ha ripetuta, asserendo di essere ben sicuro di quello
che dice. Ma vi ricordate che cosa disse Paolo VI del “fumo di Satana”?
Quindi non è impossibile”.
Cosa l’ha colpita particolarmente di Padre Amorth? “La serenità, la semplicità, il suo buonumore. E il buon senso. Qualità straordinarie se si pensa al tipo di vita che conduce, alla sofferenza estrema da cui è circondato, e dall’ambiente in cui esercita il suo ministero pastorale”. Suggerimenti per difendersi dal demonio? “Non credo di avere nessuna
autorità per dare consigli, se non quelli che ho ricevuto:
condurre una vita limpida, da cristiano, e pregare, chiedendo l’aiuto
di Qualcuno ben più forte di noi e di lui”.
Come si difende il cattolico Marco Tosatti dal demonio? “A questa domanda ho
già risposto in precedenza. Forse di mio posso dire che è
opportuno non dimenticare, se si crede a una vita che non sia solo
materia, l’esistenza di un essere malvagio, ma senza enfatizzarla oltre
misura; se c’è il Male, c’è anche, e in misura ben
più grande e alta, il Bene”.
Parliamo del Papa. Monsignor Andrea Gemma, uno dei pochi Vescovi ad effettuare esorcismi in Italia e nel mondo, ha affermato che durante una preghiera di liberazione, il demonio gli avrebbe rivelato di sentirsi molto danneggiato dal pontificato di Benedetto XVI. “Benedetto XVI, nella sua
predicazione, nel suo ministero e nelle sue scelte, mi sembra che dia
chiari segnali di volere una Chiesa, e gli uomini che la compongono,
più puliti, più fedeli e più coraggiosi. Tutte
cose che non possono che dispiacere all’Avversario”.
Per concludere. A Suo avviso, come mai molti cattolici, tra cui anche alti prelati, non credono alla reale esistenza di Satana e dei suoi angeli ribelli come esseri personali? “Baudelaire scriveva che il
miglior trucco del diavolo è di far credere che non esista. E
sembra che ci sia riuscito molto bene, anche in ambito cattolico. Devo
dire che questo fenomeno mi sembra davvero straordinario, tanto
più se si pensa che da Paolo VI in poi tutti i Papi ripetono che
invece bisogna tenere in conto l’esistenza di questo puro spirito
opposto a Dio. Un’amnesia che certamente non è presente, per
esempio, fra i musulmani. Uno dei momenti importanti del pellegrinaggio
alla Mecca, l’Hajj, consiste
nel lapidare Shaitan, Satana. Come dicevo prima, non bisogna certamente
vedere il diavolo dappertutto, siamo sufficientemente abili noi uomini
nel compiere azioni malvagie; ma un cristiano non può ignorare
quello che dicono, chiaramente, i suoi testi fondamentali. E il Vangelo
distingue molto chiaramente l’attività di Gesù come
guaritore da quella di Gesù esorcista”.
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febbraio 2010 |